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74 Trat.7.refol. 16. con Caierano , Ledefma , e Soro ,quali infegnano , che Íl Religiofo , che difubbidiíce al fuo Prelaro ¡in cofa graue , cos mandatagliin vireú di Santa vbbidienza , non commette due peccaci diftinti di fpecie , vno contro P'ybbidienza , e J'altro conrro la Relía gione , perilvoto , che há faro d'vbbidienza, ma che folo commerte ya peccato in Ípecie contro la virtá della Religione: ¿Arqui il Pre» lato € yefó Superiore, come £ il Marito: Adun- que la Moglie , che lo difubbidiíce , folo pec- cherá con vna malizia in fpecie concro la gin- fizia, 26. P. Padre m'accuío , che hó qualche po» co di gelofia di mia Moglie . C. Quefa geloña finiíce in fofperto , d pue re paíía ad efler gindizio decerminaco, che fua Moglie non gli fia fedele ¿ P. Padre, io non l'affermo affeuerantemen- re :folo fi ridnce la mia gelofia ad vn mal fon- dato foíperto , C. 1 fofperto non £ peccato morrale, fe non quando pañía ad efíere giudizio fermo , Be aflenío determinato , come dizó nel 8. Coman- damento cap. », Mi dica há notificato 4 fua Moglie, che há queña gcioña ? P. Padre, glie I'hó detro due volce in fac. cia. C. Queftog peccato mortale con due ma. lizie , contro la caricd, e la pietá ; contro la caritá, per anerle dato morjuo di contriltará grauemente ; poiche vna Donna onorata fente molto ,che fuo marjto penfi finiftramente di lei, e glidica fenza ragione fimili cofe ; contro la pietá , per la circoflanza d'efíere Moglic, co- mehó derto di fopra . Vedal Remigio nella Somma Trat, 2.caP.4. 5, B. no 4» 2% Quando il Confeflore incontrerá Peni- nitente , che yive con gelofia , procuri con rut- ta viuezza perfuadergli, che Jafci quefe chi. mere , dicendogli , che fono euidenti fuggeftio- ni del Demonio , e che eo gli há pofto in cefla queñe fantafiiche ¡llbñoni, á fine di fargli per. dere Pavima , inquicrare, e turbare la pace della famiglia, e rirarlo nel peccato, di cui foípetra ; che fua Moglie doneña ,e virtnofa; e poiche in quella noo há tronato motivo per fovdare ¡ Ínoi lofperci, € pazzia in vo huomo diragione perívaderfi facilmente vna coía,fen- zaaucrne toodamento. 28. Qui anche viene alla mano il tratrare dell'obbligazione de'Pupilli verfo de Tutori, e de'Serni verío de'Padroai ; di queÑti peró s'há da difcorrere con proporzione lo ftefio, che s'é derto de'figli verío de* Padri ; auvertendo , Che il Seruo ,che perde il riíperto al fuo Padrone, 0 il pupilio al fuo Tutore , commette in ciaf. cheduoa incinidua azlone due peccari di fpe- cie ditinti, contro la giuftizia , e contro l'of. Trattato IV. del IY, Comandamento > feruanza, Íecondo quello,che hó détto di fopra de'Giudicj, $e aleri Superiori cap. 1. m. 11. CAPITOLO 1v, Efortazione d quelli, che non rifpettano ¿ loro Genitori, 29. Rocuri figlio con tutto lo Audio , di p portare il rifperto douuto a'fuoi Ge- ) nitori, confiderando, che rengono il lnogo di Dio Siguor Noftro ; e coli, che diíprezza [uo Padre , ó Madre , difprezza Dio; Qui vos fpernit, me fpernit. Ma preícindendo anco da queñi rifperci Dinini,i rifperei humani, folo doueriano cbbligarla ad vn grande Audio di venerare i Íuoi Genitori. Se á quelli deue, dopo Dio, l'eflere , che há, non (ara ingrati- rudine troppo grande il non corrifpondere con turta acceozione a canto obbligo ? Se vn amico Je dá qualche donativo, procura di mofirar. fegli graro co'l farne almeno fiima ; e donen- do ranto a' Padri, con piú ragione deue con vna grande ftima corrifpondere a tanta obbli. gazione , ' Moli efemplari cafighi há dato Dio nel mondo a' figli difubbidienti a' loro Padri, e poco atrenti a confernar verío d'efli il riíperco, fe onore,cheloro deuono. Vna maledizione perperua cade fopra di Cham, perche non» portó il rifperco douuto dá Noé fuo Padre:e nelle Croniche del N.P.S, Frauceíco fi lepge nella vica di S. Antonio da Padona , che 20. dando a confeflaríi dal Santo vn Giouine, che auena dato vn calcio á fna Madre, gli dife il Santo, che donenva troncaríi quel piede tanto ardico ¿il Santo glielo dife per elaggerazione dell'ofícía , 8: il Giouine lo prefe tanto da vero, che andato á caía fi caglió ¡l piede, co' qua. le aucua firapazzato fua Madre ;l'intefe S. An- tonio, e Íubico ando a ricronara il Gionine,e miracolofamente lo riunj, ed arracco il pirde ragliaro,Douerebbero ragliarí le liogue á mo]- ti figli,iquali degenerando da quel, chc fono, e dall'efiere di figli, lanciano feoza vergogoa parole ingiuriofe contro de' loro Padri, CAPITOLO Y. Efortazione a' Padri negligenti nel! edge care ¡i figli, 3o. A pofto Iddio nelle famiglic i Pa» dri,non folo perchée diano l'ali- 2 mento corporale a figli, ma an- che acció lomiaiftrino loro l'alimenco Ípiritua- le, glinfegnino coll efempio , e colle parole buoni coflumi, addorrrinandoli fopra tutto nel timor di Dio, inducendoli con turto lo fu- dio dá frequentare i Sacramsepti , procurando, che
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