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Capitolo 111. Dell'Obbligazione de gli verfo.de ' Padriz 73 erolri infegnano , che il Padre e obbligato do- rare (condo la fua pofbbilitá le figlie Spurie. La ragione €, perché dal jus naturale é obbli. gato il Padre agli alimenci de'moi figli : Atqui, la dote viene in nome d'alimento nella Senten. za comune de'DD, vedafi Sanchez vbi fupra difp. 26.1. 1. Azor Tom. talib. 2.c4p. $. 9.6. '“Adunque il Padre e obbligato dorare le Áiglie Spurie. Quantunque Molina Ton. 1. de ¿uf. difp. 124.2. 22. $e alcri faccino diftinzione fra la dote ,e gli alimenti, e dicano , che , febbene ál Padre há obbligo di dare gli alimenti alle figlic Spurie , non 'há peró di dotarle . 21. P. Padre m'accuío , che ho efpofto vn' altro figlio ¡llegittimo , perche folle portato all'Ofpicale , C. Procuro , che riceuefíe il Bareelimo ? P. Padre si. C. Due cole fono d'anuertir in queño c2- lo; vna e, le fia prccaco efporre i figli illegicci- mi;elalera, s'egli fia obbligaco reftituire all Ofpitale le fpeíe , che fi nell'allenare il figlio: alla prima rifponde con Azorio , 8 alcri Lean- «ro del $5, Tom. 8. Trat. 1. difp. 8.6. 2. quel. 21. dicendo, efíere cerco, che non e peccaro el porre rali figli , quaudo ( reme infamia, la quale molte volce s'incorre, fe non s'occulca- no decci figli, e non s'elpongono ; perche e iguominia, che vna Donna concepiíca da huo»- mo non fuo, e che quefto abbia fgli dall'al- ¿rui Donna . Quanto alla feconda ; fe i Padri fono poue- ri,non hanno obbligo di reftituire cola alcu- na al'Ofpitale : fe fono ricchi, deueno refti- tuire gli alimenti, che confumo il figlio nel! Ofpitale, in fentimento comune de'DD. ancor- ché Enriquez con altri, che cita Leandro vbi fupra q. 23.dicano , che né menoi Padri ric. chi fono obbligati 4 queña refticuzione ; per- che 1'Ofpirale há le fue rendite , e limo(ine , per alleuare quefi figli ; e fe quelli, che (i efponga- no , auefíero da reftimire, farebbero fuperfl ue quefte rendite: Adunque dc. Quefta ragione e molto tenue , perche Of pitale há alere fpefe da fare , e molti figli efpo- fi di Padri poueri, quali non ponno contrí- buire gli alimenti , e con yueíti Ípende molcos ecosj la prima opinione € la vera, mallime fe ''Ofpitale non fofle grau cola ricco. Vide Lean- drum ibid. CAPITOLO IL Dell'obb!igazione del Marito verfo la Moglie,e di quefta verfo di quello. ftrapazzo mia moglie , e le metto le 22. . Padre m'acculo , che alcune vol:e p maniaddofío . C. HI caftigare fua Moglie € con cauía 12] gioneuole , acció s'emendi ? ; P. Padre, alcuna volia hd ancor troppo ragione di caftigarla , perchée alerimente nom pofío tidurla á compire alle fue obbligazionl domeftiche ; alcre volce "ho malcrarcaca (enza cauía . C. L'hi caftigata con moderazione ,d pu= re con eccefío 2 P. H caltigo non e ftato eccedente; C. Auendo cauía legitrima , e leciro al Ma. rito caftigare la Moglie moderatamente , ed accioche s'emendi , come con Barboía , Caje. cano, e Silueftro, infegna Valero in d:ffer.vtrinf= que fori. Verb. Vxor. differ. 4. contra Tica. quello, che dice non ellere lecico al Marito bac- tere la Moglic. 23. Turci peró conuengono , che efendo feaza cauía ragionenole , non e lecico al Mari- to cafligare lua Moglie ; e le il caftigo e graue, fará peccaro mortale. E la ragione € , perche il Saperiore puo con cauía legicrima caftigare il Suddiro , e fenza quella , pecca facendolo: La Moglie e fuddira al Marito, dx inferiore: Adunque con cauía ragionevole potrá cafti- garla;ma fe lo fá fenza cauía , peccherá, 82 il peccaco autrá due malizic diftince di (pecie; l'eoa contro la giuftizia, e l'alcra contro la pierd , per la circoltanza d'eflere fua Mogliez itá Lugo de Penit. difp. 16. 1. 306. Perche, G comeperla viriú della pietá ve vincolo [pes ciale frá il Padre, 82 i figli; cosi we frá il Mma- rico ,e la Moglie ; € le la Moglie porca odio al Marito, e gli perde il riípezto, O queto a quels la, peccano contro la picca . Peró nori quiil Coofeñore , che le differen- ze domeliche , quali fogliono efer frequenti frá Marici, e Mogli, ordinariamente lono pee» cari veniali, quantungue l'vo Paltro (fi dicano qualche parola di frap azzo . 24. Auuertiíca anche le Mogli, che pecca» no mortalmente in non vbbidire a' lor Marici in cofe di rilieno , e di confiderazione , che toc. cano al buoo goucrno della caía; e queñto peca caco s'oppone alla viriú dell'vbbidienza , e dele la giuftizia ; all'vbbidienza , perche dilubbidi- fce á quello , che e fuo vero Superiores : Mulier fub viri potrftate eric : Contro la giultizia , pera ché in vircú del macrimonio vé vn virtuales contratro crá il Marico , ela Mogiie , co'l qua- le il marico s'obbliga di (oíteararla , e quelia d'vbbidirlo in cole giuÑe, e ragioneuoli: Acqui jl Marito p:ccherebbe concro la giuítizia non alimentando la Moglie: Dunque anche quella non vbbedendojo . Icd Fagundez in Deca!. l. 4. Cap. 12.1. 1. £ Le 25. E le alcuno dimandafe, fe h Moglie commetrra due peccati di Ípecie diftinci , dilub. bidendo al Maricoin coía graue, riípoado di nó ¿€ lo cano dalía dorcrina di Diana part. E. É Trato.
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