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Delle Cofe Notabili . pofís refulzare qualche aborto; n. 20. P. 450. E fe ponno applicare medicamenti , ex quibus pofíit oriri aliqua efuño feminis, 0.21. p- 451» A che tempo deue aujíare Pinfermo , che ricena iSacramentl,n. 22, P- 452. E quando deue manifeftarii, che fene muore, n. 27. ibi. Che d:termiaano Je Leggi di Nanarra circa de* Medici ,D. 33» P+455. Mendicanti . Non pouno afíoluere per i loro prioilegijicañ, che a fe 4 rifernono i Veícoui, a. 78. p. 479» Qhan:unque potranno afoluere da alcunicafi ad ell riferuati iure comuni, n. 79.ibi, Che privilegij abbino per difpeníare, e com. mutare i voti, e "impedimento di dimanda. re il debico , o. 81. ibi. Se ponno afíoluere dalle Ceníure , che i Veíco- ui riferuano , o. 82. ibi, Sei Mendicanti ponno afoluere da'cafñi, che i Veíconi rifernano;z e fe ponso i non Men. dicanti, che parcicipano de” loro priuilegij, n. 83.ibi, Wedat la parola Reliziofi , Mercanti. Come hanno da porcaríi nelle yendice, com. pre, Se altri contratel ,0.35.p. 455. Se per canía del loro Víficio ponno vendere a piu ¡eloro mercantie, di quello le vendono riri,D0.36.Íb1i. Quando ponno vendere a piú per venderea credenza ,n.37.p.456. Come peccano ne' monopolij,n. 38. ibi. Vedafi la parola Monopolio . Quando poono giurare, che glicofó otto, quello, che gk coló folo cioque, n.41. ibi. Se porno comprare le cofe per meno di quello, che vagliono , per pagarle anticipatamente, D0.42.043.p.455.8 leg. Ponno vendere pit caro a minuto, che in grof- Í0,D.44.P-457- Se deuono laíciare 1'Vfficio, quando gli é occa- bone di peccare , ibi. Mercantie Quali G dicano vitronee, e quanto fi ftimano mMEDO , NM, 134.P. 166. Se € peccato, we obbligo di refticuise, quan. do £i paíano le mercantie furciuamente per le Dogane,n. 153, p.176. : Meja. Vdir Meffa. Pecca quello, che fi metre a pericolo di non fengiriz, quancanque doppo accidentaluta. A ARSS E 569 ce la fenta ,0.3.p.62. Non pecca chi credeudo d'arriuare a eempo d'edicia , accidentalmente ¿pol non w'arrina, n. 3, ibi. Qua! diftrazione fia incompartibile eo'! precetto d'edir Mefía n. 3. p. 63. Quail longhezza di viaggio (cuíñ dall'vdir MeÑa M. 6.ibi. Quando per paura de'ladri pola fermarf la cala, e non vdir Meda, a, 7. ibi. Se pecca quello , che non la lente, credendo effer peccato il non vdirla, e che ñima'veca caro il non affiftere iu quel rempo ¿ll inftr- mo,n.4.en.5. ibi, Se pecca chi crede porer lafciare d'vdirla pin rofto , che peorcarvi il bambino , Che iaquie. ea eli altri nella Chiela, 0.9.P.64. Non fod:sfa a! precerto quello , che mej tempo fiello ícnre due mezzé Mefe ; ma beósi quel. lo ,chelefence fucceliuamente , M. 306.P. 247. Mef]a Celebrar Mefja. La Meña ha trefrucri, e quel di queñil ricene lo fcomunicato , o chi celebra ¡a peccato morcale, 0. 146. P. 333. € 0. 148.€ 149+ P- 334 Pecca grauemente il Sacerdote ¿che feñza cau. fa ,caufando fcandalo , non celebra in tutto Vanno,. 107. P.323. In gui giorni fi deue celebrare, nm. 108. ibi, Se pofla diri Meda priuata il Giousdi Sanco, n. 109, ibi. Se in Sabbaro Santo, e Con qual jatroito, o, 1:0.ibi, / A che hora della mactina pola comiacisrá la Meda ,P.111.P. 324. Se pofa dirá doppo mtzzo giorno ,n. 112. ibi. Che peccato fía celebrare in Altare, net quale non we Croce, € qual dent effere queña Croce, nm, 117. p. 526. Qua! quantica d'acqua dene mecolaríi nel vino per confacrare , nm. 120: ibi, Il mefcolarla non € di neceffitá di Sacramento, ma di precetto,D. 121. p.337. Quando, e come ponno pigliarfi parcicoles da conlacrare doppo dell' Offertorio , mn, 123» ibi. Che s'ha da fare , quando al tempo di coníu- mare ( ritrrouano nel corporale fregmcari, 0. 125.1bi. Non e peccato mottale eralaíciare quello , che nella Paíqua s'aggiunge al Comunicantes, Ds 130.P. 329. Qrance parole del Canone eralaíciaze fecciao ecipa morcale,jbi, li itaze oc] Canoas volontariamente difirarto € peccaro mortale, 0. 132.p, 330. Fuori del Canone none mortale,n. 133. ibi, Sequello , Che Raado all'Altare fiticorda d Cecc qualche - EN Mo Ss a E ...
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