BCCPAM0001162-4-1600000000000

EXA Delle Cofe Notabil: . cbb'igo abbi di reflicuire chi ammazza il Competitore y D. 30. ibi. O.a'¡incorrono nella fcomunica per occafio- ss del duello , e chi pofía afloluere da, cueftta cenfura, o. 31. ibi, en. 16.10 fine p. 467» Won e lecito accertarlo per fuggire la nota di codardo, 0.13. P.373+ Ardando ad efío s'incorre in Ícomunica ,e 2 chi vi more s'ha da negarc la fepoleura Ec- cleñafiica , 0, 14» Íbi. 5: é Jecito il duello finto; per queño non sia. corre nella cenfura , n. 16. Pp. 374- E Elleziont e Vando fi deve fare nel piú degno , 0.19T, 8e (eq. Po 240» Empbiteufs Che coía fia, e come- fi diftingue dagli alcri contratti, nm. 145.P. 175». Eredi . Quando fono obbligati a pagare í debici , che Jafció il Teftatore, n. 25. 3% leg. p. 80. Ve- dafila parola Homicidio, € la parola Te- filamento » Eretico + Quello , che lo riceue, Ó fauorifce , quando incorre nella fcomunica della Boila delia Ce. L2 ,N. 4. p. 38. € NoLa 1. P. $27. Erefía a Che cola fia ,n. 2. p. 38. Come fi difiiogue dal'Apoftañia , € Paganch2 mo, e Giudajímo , » 2 ibi. Puo clfer occulra per le, e peraccidens , 0. 25. p. 469. € elterna, 0 interna ,1bi- L'interna non e rileruata ,n. 5. Pp. 39- La pud añoluere qualfiuoglia Conftilore , M. 27. p»469. Eranco Pefterna, che noo naíce da errore in- rerno , n. 28, ibi. Non pouno i Vefconi afloluere dali'Ereña clter- pa occulra ,n. 6. 8 (tq. Pp. 39- Ne da quefta ponno afoluere i Prelaci Regola- ri le períone Secolari, n. 28. p. 469- Se decri Prelaci ponao afloluere da efa ¡lora Suddici, nm 29.ibi. Errore . L'errore fofianziale dirime il matrimonio, ma noo lVaccidentale , €ccerto , le fi contraciie fotro la condizione di qucfto accidente ; D. 68. p. 107: A Come dirime Perrort della Condizione , ibi. e > e 2”. mu: De ia $59 Vedaíi la parola Matrimonio « E/llrema Vnzione » Solo fi puo amminiftrare agli iofermi, cht fo. no in pericolo di morte ; non 2 condaanati, pea quei, cheencrano do pericolo di mare, 9 guerra ,n. 84. p.369- Riceuendo J'jnfermo il Viatico , € in baltanes pericolo per amminifirarli la Sanca Vazio- ne,nés'ha da guardare, che Piofermo ba priuo de' fenfi , ibi. Che peccaro fia non dire iSalmi Penicentiaii, n. 85. ibi. Non fi puó amminiftrare queño Sacramento feoza Srola , quantunque Piafermo anc/(le a morire fenza d' efo, per non auerla alla mano ¡eccecto fe Finferno non aueñe potu to riccuere alero Sacramento , 0. 86, ¿Di. In opivione probabile pudo emminifirari la Santa Vozione con l'olio dell'enno antece- dente ,n.87.P.379+ Non fi puó amminifirare queño Sacramento co'l Crifma; e che deus fare il Sacerdore, che per Ínauercenza voíe l'infermo con detro Crifma ,n. 89. € 90. ibi, « p. leg. Alllafermo, che nacque monco , ó citco ,Ó fordo , fe gll ponno engare quedi fentimen- ti, quancunque noa abbia peccato Con e, D, 91+P.371: In quetto caío non s'ha da dire la forma foteo condizione, ma aolucamente , 0. 92. 1bi, Al'lníermo , che e miglioraro, € vicico dal primo pericolo, fi puo di nous dargi la Saura Vnzione, fe ricade do alero pericolo, D. 93. ibi. Lo ficáto e; fe Vinfermica dura per longo £e1- po, 0 94, ibi, Che s'ha da fare quando Pinfermicd on da campo d'rngere cueti Ícnrimenti da per (e, n. 95.6 0.96.p.371- A' fanciulli, che hanao Pyío di ragione le gli pux dare quefo Sacramento, quaorunque pon fi fiano comunicati, ne abbino com- mefo peccato ateuale , 0.97, ibi. Ecanco fi puó amuioifirare a' pazzi, che ptr auaaci vifiero Criftiacamente, 0. 93. ibi. Non e peccaro mortale non riceu.r: la Santa Vozione , come non di lafcia per diíprez20, D. 90» P+371- Etd. E Quello , che auanci Pecd legiccima riceue POc- dine Sacro , jocoree ia lofpenione, fe non e Ícuíaco da igneranza , che non fia ciaña, n. 20. P. 304» Quello , che efercica gli Ordini avanti Verá 12. gitrima pecca granemente , 0. 21. ibi. Euchariflia vedañi la parola Comunionea E Fal: PPP

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz