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Delle Scomuniche della Bolla della Cena , Crifiiani, quantunque fijoo Eretici, Scifmatici, o Apoftati . 3. Non incorrono quefte ceníure quelli , che non fanno ,che vi fijoo , fecondo quello , che diéli nella 1. part. di queña Prat. T rat. 5. cap. 6. numo 40. pag. 83. done nporai di qual qualicd ha da eficre Pignoranza, acció Ícufi dallio- correre detra pena: la medema dottrina puó vederí in detta 1. part, Trat. 6. capo 8. part, 3. pum. 98. pag. 118.encl Trat, 11. $. 1. 04m. 7. pag.261, Né meno s'incorre in alcuna d'efle , le il peccaro al quale fono annefíe , non fodes mortale,ó per mancanza di deliberazione , 0 per parnicá di materia: Né meno giacorrerá alcuva di derce ceníure , quando il peccato fofie folamente interno + la ragione del primo €, perche la colpa ,e la pena fono correlatini , 8 hanno ad auer fra di feproporzionez Atqui ciaícheduna delle fcomuniche di quefta Bolla e pena grave: Adunque, accio sincorra , € necefario , che la colpa Ga morctale y la ragione del fecondo e, perche la Chicía non cafiga colle fue pene ció , che non conofces Acqui noa conofce gli acti meramente interni 3 Adunque non caÑiga colle pene di quelte cenfure gli arc ¡ meramente interni, 4. Niuno Confeflore particolare puó añol- vere ,feoza Ípecial privilegio da cafo alcuno, ne cenfura delle contenuce ja queña Bolla ; e le lo facefle , farebbe oulla l'afibluzione ; e qualá- voglia Confeflore, che fenza fpeciale privile- gio prefumeñe d'affolnere da alcuna di derte icomuniche, lacorre egli Refo ja Ícomunica; come dice la medema Bolla con queñte paroles Quod fi forte aliqui contra tenore na prafentium ta» Libus excommunicatione , (7 anatbemate laqueatis, vel corum alicui , abfolutionis beneficium impendea re de fatto prafumpferint , eos excommunicationis fententia innodamus : Ma s' auuerca primiera- mente , che Íecando la parola prafumpferinsy qualefi vía nel Tefto, folo incorre nella Íco- munica il Confefiore , che ; fapendo di non po- cer affoluere da derce cenfure, turca volta al: folue da efes e cosi non incorrerá in dera quel» lo , che afolucfe per ignoranza , quantunque fia craísa , ó fupina ; come con Sanchez , Avi- la , 8 alcri infegna Bonacina Tom. 3. difp. 1- queft. 22. punét. 3. num. 4. S'auuerca in fecondo Juogo, che la fcomunica, che incorre il Con- íeísore , che fenza fpeciale privilegio afsolucíse da alcuna delle ceníure della Bolla della Cena, non e rifervara ; come con Nayarro infegna Villalobos nella Somma , Tom, 1. T rat. 17- dif. 231. NAM. 17. 5. Ho derto , che jacorre la Ícomunica il Conítisore , che prefumefe afsoluere dalle des- se cenfure della Bolla della Cena , fenza fpeciale prinilegio , perche;z fe Paueísa, in niun peccato, ne pena incorrercbbe ; e nella Bolla della Saata Ciuciasa 6 concede facolra d'alsoluere vna vol» $17 can via, e Valera in articolo di morte , da rutte le cenfure contenute nella Bolla della Ce- na, eccerenatone il peccaro d' ereña. E fe; quando fono occulte le cenfure della Bolla della Cena , poflino afsolueríi toties quoties , la viral della Cruciata ; E: anco fenza elsa, per ipriui- legij de'Regolari, s'e derro aleroues E fe ia vircid deija Bolla della Santa Cruciaca fi pofsa jo vo'anno aísoluere in diftinte coofeffioni da diuerñ cafi, O cenfure della Bolla della Cena, s'é derto nel Trat. 1. della 1. part, della Prat, num. 9. pat. 39. Anche ia arcicolo di morte puó qualíiuoglia Confeísore aísoluere da decce cenfure ,e da turte Je alcre ze fe abbía ad im- porí al penitence Ponere di prefeoraríi , riauen- dofi dall'infermita , al Superiore , al quale € ri- feruaca la ceoíura , se derco di fopra- nella y, part. Trat. 14. $, 1.n4m. 4. pag. 261.0 in que- fla feconda parte Trat. 13. CAP. $ Part, 4. 115%. 69. pag, 364. 5. II. Della prima $comunica della Bolla della Cena del Signore « Efto della Bolla : Excommunicamus , (P anathematizamus ex parte Dei Omnipo. LL tentis, Patris, 7 Fily , S Spwitus Sana Eh, auttoritate quoque Beatorum Apoftolorum Pe. tri, Cr Pauli, ac moffra , quofcumque Hufitas, V uiclephiñas, Lutberanos , Zuinglianos y Calui- niftas , Vgenettas » Anabaprifias , Trinitarios , O” a Cbriftiana fide Apoftatas , acomnes , 0 (tugulos alos Hareticos, quocumque nomine cenfeantur, Y cuiufcumque Secta exiflant , ac corum credentes, re- geptatores » fautores, O generaliter quaslibet corum defenfores , ac eorumdem libros herefim continen» ses , vel de Religione tralfantes, fine auftoritase noftra , Ur Sedis Apofiolica fcienter legentes , aut yetingntes , inprimentes , feu quomodolibe: defen= dentes , ex quauis caufa publice , vel occulid quouis ingenio , vel colore z nec non Scifmaticos » (7 e05, qui fe dnoftra , 7 d Romani Pontificis pro tempo- re extiflentis obedientia pertinaciter fubirabunt , vel recedunt . Nota 1. Quefta prima fcomunica compren- de fei forti di perfonez Primo, gli Brecici di qualfiuoglia ferca , che fijao ; Secondo, gli Apoftari dalia Fede: Terzo, quelli, che cre» dono agli Ererici , li riceuono , fauoriícono , d difendono : Quarto , quelli , che leggono li- bri , che conteogono ereña , O tratrano di Re. ligione : Quinto ; quelli , che riteogono, ¡me primono , ó difeadono decti libri con qualíuo- glia cauía , O colore. Seto gli Sciímarici, € quelli, che s'apparcano dal vbbidienza del Som» mo Pontefice . Dell'ereña, e apoftalñia ho gia parlaco nella 1. part. Trab. 8.Capy L. MUI. 2» PA: 38 e nella 2%
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