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sas Trattato XV IL. Spiego delle Ppopofiz. Cond. da Alefandro VI. co» Sed ficeft , che non lolo ¿il Gne della proi. bizione de” libri, che alcuno non fi peruerca con efli, ma che anche ( fa quefñto, a fine di caftigare con fimil proibizione l'Autore, 8z ia odio fuo': come tiene Diana part. 6. Trat. 6. refol. 49 Adunque , quancuaque in quelio, che riciene , O legge libri proibiti , ceflafie il Ene di peruertirG , von per quefto potrebbe leggerli, ó ricenerli; poiché non cea cuteo il fine della proibizions , ma va fine parziale, 8 inadequa- co d'cfa. S'auuerta aleresi, che non (i potranno rice. nere ¡libri proibici, quantunque fjao io idios ma , Che non sintende, ne quantuoque Ñi cen. gano ptr ornamento della libraria , ne per per. mutarii con alcri; come dice Lumbier Tom, 2. num. 843.8 anco alcuni Dortori, che taciuzo il nome cita Lumbier ibi, dicono, che non pon- no i Mercanti ritenere cífi libri, per ftracciarli, e ferniríene d'inuolgerui le mercanzie, e queño mi paremolto vero ; perche in qualche foglio d'cíM puo eerni qualche propofizione erronea, 8c andar ia mano di qualche igaorante, che leggendola fi peruerta . 300. Dico per cerzo , che nella ritenzione di quetti libri proibici € paruitá di mareria', di modo che le ritengono vn giorno, d due non fari co!pa grane , come dice Torrecilla muelle fue Confulte Trat, 9, nun. 34. pa9. vltima, la ragione e, perche nella lezione de libri degli erecici Ki da paruirá di materia; come co Alterio, Se altri dice Bonacina Tom. 3. difp. 1.quef. 2, pund. q. num. 14. € Regiaaldo dice , che leggen retre, Ó quaciro lince, e parnicá: Sairo, il leggere dieciz Duardo il leggere vna pagioa inticra; quantunque; fe la pagina fa delles maggioriznoo firgue queña dorerioa Bonaci. n2,chela cicacon quella di Reginaldo , € Sai. ro: Adunque, (e ia legaere libri d'eretici prois bici con si grane ccofura, v'é paruicd di mares ria ,anche vi (ará ¡a riceoer poco tempo i libri proibiciz Queito pero deue ¡areaderá , quando riceneadoli queíto poco di tempo, non ve pe. ricolo di legeerli, DEDEDEIRIXIKOIOREKOX ID TRATTATO XVIIL XPENDITCE Sommaria Notizia ,e Compendiofa Spiegazione delle venti Scomuniche , che íi contengono nella Bolla della Cena, $. I. Auuertenze generali circa di queña B olla . s. Tueti i Confeori e necefaria la no. tizia delle Ícomuniche rifernar nella Bolla della Cena : Primo, perche cosifi comanda elprefíamente nel Tefo di dec. ta Bolla con quefte paroles Caeterum Patriar. che , Archiepifcopi , Epifcopi , aljjque locorum Ordinarij , nec non Reétores y ceterique curam anio marum exercentes, ac Prasbiteri Seculares , quorumuis Ordinum Regulares , ad audiendas pec- catorum, confeffiones , quawis auétoritate deputati, tranfampium prefentium litterarum panes fe han beant, eafque diligenter legere , br percipere fm. deant: Secondo , perche, efiendo rifernare al Sommo Pontefice detee Scomuniche , e non aucndo i Confeflori giuriídizione per afolucra ne , € necefario faperle , acció non dijao l'affo- luzione ignorantemente al penitente, che , per efier iacorío in alcuna d'efe , € incapace d'efes afíoluto : € quantenque alcuni Dotcori Ícufino da colpa graue ¡il Confeflore, che non ha co- pia,oO traoínato di decca Bollz, no"! fcuíano pero, fe non sá quello , che contiene; come puá vederá io Bonacina Tom, 3. difp. 1. q. 22.punt, 7. num. 4. e 5. € per queíta cauía ho voluto ag- ginogeze qui vn Sommario delle fopradett£> fcomunichey fpiegandole breuemente con al- cuni Nota . 2. Quefta Balla 1 chiama Bolla della Cenz del Siguore , perche (i fa Ja fua pubblicazlone ja Roma nel Gionedi Santo, che € la Feria quíaca ia Cana Domini. La materia di decta Bolla fono le cenfurcia efa contenuce , € rifer- uace al Papa: E quantunque moia il Pontefi- ce non ceizil fio obbiigo 5 mé quancuaque ú leggano cucci gli anai, fi molriplicano le Cen. lure , male wenci, che G pubblicano queR'22- no » fi rimyouano , d pubblicano nuouaments l'anno feguente . Non ligano quee Ícomunl- che gl'Infedeli, perche noa fono fuddici della Chieía ,poiché non fono encraci ia eña perla porta del Baremo: ma comprende cactiÍ > Ci