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484 Trattato XV El. Spitgo delle Propofiz. cohd. da Alefandro VII, 97: Supponigo per quarco , che il penitente Bobbligato riceucre, e fare la penicenza , che glidail Confeflore , fe € giufta > Icá Bo nacioa Font. 1. de Sacram. difp. 5 9» 3. punch. 4. num.ls ecón S: Tetnáío , Scovo , Ricardo » Suarez, WValenzz , Coninch , Layman , 3 aleri , Barbo. fa mella Collet. fopra il cap. 8, citado del Tridenz. percho farcbbe fruflaneo Pobbligo, che ba il Confeffote d'impórre la penieenza , [e il peni- sente nún aueñe obbligo di riceuerla, e farla; dal che s'iníerifee , che pecca gravemente il pe- nitente , che non fa la penitenza:, che gl'impo- ne il Confefiore, fe fofíe cofa grane : Bonacioa ibi, num. q uiantunque, le fofle leggiera , im- poña per peccati veniali, non peccherebbe mor- talmente , lafciandola di fare . 98. Dice primieramente , che non é lecico al penitente foftirvire di fua propria autoricd vn'altro , che fodisfaccia per efo la penitenza, che glimpofe il Coafeffore; 8e il coneréário € il cafo condannaro jo quefta propofizlone 15. € con molta ragione fi dichiara improbabile que- fia opinione ; perche il fare la penicenza € ateo relacino al Sacraménto , come parte , che l'in- tegra: Adunque non pus il penitente aucr fa- coltá d'ordiuare ad aleri quello , che sel Sacra. mento s'ordioa a luis 99. Dico per fscondo , che non (: condanna ji dire , Che il penitenee , con ancorird , e licen- za del Cobfefiore y pofía fodisfare per alero So. fíkctico alla (ua penicenza; Cosi lo tiene Torre- cilld fopra queña propofi zione hum. 9. 2 Filgueira fopta la medenra , pag. 178. $. ln bac + Il che añicerirono S: Fomáfo , $. Bouauentura , Du. ráudo, E aleri, che colá cica Filgueira : e la ragione di bon tñer Condannato , €, perche Popivioñe condansaca diceua , che il penicente poteva di fua proprid autoritá fofticnire vo'al. wró , che per eflo fucéfe la penirenza? Sed fic éft , che la nofira opinione non dice, che il pe- nitente lo faccia di fua propriáautoricd , ma con quella del Confefiore: Adunque non re- fa condannato ¡il dire, che ¡lpenirente pola con autoritá , e licenza del Confeísore (ofi. tuire vo" alero, che faccia per efño la peni. cenzá a 100. Dico per terzo, che né meno fi con. danná +epinione , che dice efserlecico al peni. tente Pa vcóritá propria commutare la penicen- sa, che gli añegnó il Confeísore , in alcra cola yghale, 0 migliore. Torrecilla ibidem , num. yo. la ragione e , perché Popicione condanor. ea paria di fodisfare alla penitenza per fofticn. ro? Arquí la nofira non parla di queño , ma di fare Viltelso penitente alera vguale, 0 mi. gliore , nella qualé ¿gli mata quella ,che gli or- divo il Costeísore: Adunque non reíta con. dsmbaxto il dire, che polsa il penitente di fua ropria anfoticd commutare la penicenza in alwra cola vguale, O Migliore. Ma, quentun- que queíta opivione non ha condanoals., nóy miconformo con efsa , ma colla concraria, che ciene Sanchez nella Somma Tom. 8<Lib. 4 cap, 11, mum. 36. perche il commataro la peoiten- za , e ato di giurisdizione Secramentales 2 Adunque nos puó far queñto il peniceacedi propria autoritá . 101. Dico per quarto, che non li condanng l'opinione, che giudica probabile L:audoo de] Sacramento part. 1. Trat. 5. difp: 9. quejt. Da, che dice, che il penicente, che per le Refio non puó fare la penicenza , polla di lua propris an roricd futrogare vo'alero , chela faccia per lui; Perché il penicente impoflibilitato a fare la pe- pitenza , non € obbligaco d farla : Adunque potrá feoza colpa lafciarla di fare; Atqui e me- glio farla per aleri, che lafciarla di fare; Aduo- que porra ¡a queño caío fare per mezzo d'alcri la penicenza: quantunque íe puo far'alcra peni. trenza, € quella , che gli fD afegaata 00, doue- rá andare dal Confefiore, e faríela commucare; 8c in quelo cafo tengo, che non potrá lodisía- re per vn'alero terzo . 102: Dico per quíato , che fe al penicence Gicomando per psoicenza , che dede qualche limofina , fodisferá dandola per terza períona; ciod dando la limolna al figlio, O Íeruo , 0 ad alcro , aceió qguelto la dia al pouero : perché in realcá quefto fodisfa per fe la penicenaa, quan- ruoque immediarameore non dia al poncro la limofaa ; Valero, perche la mence del Confif. force , che impone la limofaz, non € che il pe- nicence la dia per fe medemo , ma che Íoceorrg de' fuoi beni la neceffica de poueri; Sed fe clt, che queño 6 fa dando per mano alerui la limo- fina + Aduoque con quefo 6 lodisferá : Sili. mica la noftra cenclufiene, quando il Coafeo» re per mociuo piubo, ordinañe e(preamente al penicenze, clregli Ée/so immediaramentes defse la limofina ¿che ia queto calo noa [odis- ferebbe , dandola per tcrza perfona . Propofizione XVI, Condannaca » «Quelli s obe hanno Beneficio Curato porno elegerfi => per Cosfejjore un Sewplice Sacordote y quad- gunque non [ia appromato dall'Ordinario « 103. Vppongo , che per Bentácio Curas to , siutende Il Beneficio Parro- bd chiale, che ha asncfío il carico dell avime 5 e che per Saccrdoce femplice s'incends il Prece , che non e approuato, ne elpolto dal! Ordinario d vdire confefioni fecondo il Decre- to del Sacro Concilio di Trento , feff. 23+44P" 15. de reform. 104. Dico primieramente , che fi condansa in queíta propofizione 16. 1l dire, che il Pat: rocho, 0 Carato porena cleggerá per fuo Cod- fefiore qualGuoglia femplice Sacerdote, quin ; 7 cun qu€

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