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Propofizione XIV. Condannate - ehé precató per necligenza, quantunque fia colpabile, come non fia il diferro volontario diretramente , vé proceda de lomma negligen- sacrafsa,ó Íopina ; mel qual crío ammetre 12 confeísione valida , € informe, Soto ín 4. diflin. 18.q.3.4rt. 3.5, Sedef bic. 93. Dico per quarto, che quello , che fe la confefsione volontariamente nulla ncl tempo della confefsione annuale , incorre nella Ícomu- sica, che fuele imporf ia alcuni Velcouati centro quelli, che non fodisfaano al precerto della Chiefa ; perche quello, che fa la confel» one nula voloncariamente , non fodisfa al precetro delia Chicía e Atqui la ícomunicaÑi fclmina contro quelli, che non fodisfanno al precetto della Chicía ; Adunque quello , che fa la confeísione voloncariamente nulla, jncorre nella (comunica . Quanrunque vedo , che Tor- recilla vbi fupra num. 21. tiene per probabile il contrario , con Diana, Baísto, 8 alori. Da guefa conclufione s'inferiíce , che quello , che per non voler laíciare Poccalione proisima , non € aísoluto , incorre anche in queña [co- muvica ¿ poiche quelto non fodisfa al precerto aiclla Chieía ¿e lo Reíso e di quello , che mala- ncuce fd alsoluro , fenza voler lafciare V'occa hone profsima voloncaria ; ma non quando € aísoluto , fenza laíciare l'occafione intolonca- ría + nd meno jacorre in derra Ícomunica quel- o , Che fala confefsione mala , noo per diterco 1uo , ma del Confeísore , il che tutco ( de. duce da quello s'é derco di fopra ne num. 99. Lt 91. 94. Dico per quinto , che noo Á condanna il aire, che fodista al prececto annuale quello, che laício di confefsar qualche peccáto, Cre- dendo enontamente, che non fofse mortale, quantunque Perrore fofse vincibile + la ragione e ;perche la propofiziore ctondaanata dicena, che lodisfacena al precetro della Chieía quello, che fa la confeísione volontariamente mullaz Sed bceft, che € probabile, che non fa nulla la confeísione quello , che lafcia di confefsar qual- che peccaro , quantunque erronsaménte pení, che non fia mortale , beoche Verror ha vinci- bile : Adunque non f condenna il dire , che o- dista al precerto della confffioue annnvuale quello , che laícia di confeffar quaiche peccaro, che erroneamenje penía , che non fía mortale, qhancunque l'ermore Ga vincibile+ la minore K prota ¿ perche e probabile , che quello, che per ¡gnoranza ( quantuoque fia vincibile ) lafcio di confcfiar qualche peccato , credendo erronta- mente ¿Che noo fofle peccato , d che non era morrale , non dobbligaro a reicerare le confeí. hioni, nelle quali lo tralaíció , ma che bata, che s'accub del peccáto lafciaco: rá cum Nauar- ro, Vaíquez , dl alijs Diana part, 3. Tral. 4. Fe- fol. 103.come con queñe medeme parole infe. gnai nella Y. part, dellg Prat. T rat. 1Q, HHW» 17. 483 pag. 213. Adaaque edendo probabile, che lu queño cafo non vi Ga ebbligo diripectere le confef6ni, ne fiegue, che fard probabile, che talí confeflioni non fono volonrarizmente nuld le ,che e il cafo , nel quale parla la propofizio- ne condaonaca .La doctrina di queña conclu. fioae impugoa il P, Er. Emanuele della Conce. zione nel fuo Trat. de Panit. difp. 2. 4. 33. "KM. 295. Gia ho perfectamente riípotto alle fue ob- biezioni nella 1. part. di queñea Prat, Trat. 10. pum. 13.07 feg. pag. 113€ per quefto nqa re: plico qui; colá porrá vederái . Propolizione XV, Condemnata . Puó il Peuitente dí propria autorisd fofituire» vn' aítro , (be faccia per lwila penitenza a 91. Vppougo , che la penicenza, che im. pone il Confefiore al Penicente , vna e medicinale , e Valera fodisfatroria La medicinale é quella, che s'impon: per can. telare da' peccaci, e rejocidenze fucure , e pre- fervare il penitente dall'infermica della lua ani. ma : la fodisfaccoria é quella , che s'impone per ipeccaci pañaci coofefaci, per pagare il reaco della pena, che fi deue ad efi; La penitenza medicinale e fenza dubbio , che il penitente de. ue farla per le Reflo ,feoza che io queño ía ne- ceflario diffunderái ia prone; perche , le al pe. nicence impone, che digiuni, e maceri il fuo corpo, per foggiogare le di lui rubelli paffioni, poo puo aucrlíi quelt'ef:cco , quancuaque vn terzo digiuoiia luogo del penicente + Suppon- go per fecondo , che la penítenza, ¡0 fodisfa- zione in voto e parce edlenziale del Sacramento della Penicevza ¿ ma non ¿n re: v.g. 'avimo di riceuerr la penitenza , che il Confedore impor» rá giuña, e ragionevolmente ¿ e edenziale al Sacramento , e proffima fua materia , di modo che ta la confeflione nulla quello, che non ha guefl'avimo ,€ propofto ; quantuaque il com- pirla doppo ínre, non fia parte eficoziale , nd marcria proflima della Penicenza , ma fua parce integrale . 96. Suppongo per terzo , che il Confefore, regolarmente parlando , e obbligato ad impor- re la penicenza nella confefione , e milurarla quanto Dotrá alla qualica delle colpe , che aus- rá il penicente ¿ come dice il Concilio di Treato Seff. 14. cap. 8. Vero e , che ¡a alcuni cai fono (cufarii Confeñiori , che impongone peaitenze leggieri per colpe graui; come quando il peol. tence lla per morire, 8 e impollibilicaco a far la peoitenza ; 9 quando ha da pigliare qualche Giubileo ,Ó Indulgenza Plenaria , Ó vicns con tanta concrizions, compunzione, e lagrime, che baftano non folo a lanar la macchia del peccaco , ma anche a purgare il Reaco della pt. na ; q in alericafi fioili, Ppp 2 Supe

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