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456 quero ha de regolarí a giudizio di prudente; perche jo yoa: mercaozia ( guadagna molto, de in alera poco ,e che la regola migliore e fa. re al prezzo comuntimeocre jarrodotro fenza dolo . 37. P. Anche m'2ccuío Padre, cheho an- cora venduro á piú alto prezzo. le mercanzie, che dano a credenaa , che quelle , che mi fi pa. gauano á danaro contato » C, Pigliava V.S.. piú prezzo. folo per psa» fare, che € piú eñimabiie il danaro preíente. che Pabíente 3. Perchée queño ticolo non e balance, Si € condanvaro da Invocenzo Xi. come ho derto nel num. 35. P.. Padre, io non vendeno piú caro par que- fío cicolo , ma per le mole difficoltá , che fono in riícnotere, rifchio. di perdere quello , chei da , € fpeleio ricuptraril prezzo. C. Concorrendovi quede condizioni , aca €illecico , ne e coodannato ii venders pid caro acredenza, che a danaro concato; «il prez- zo giufto,che pocrá pigliará , per dar dcre denza la mercauzia, € quello, che fenza dolo s'aggiufta comunemente co'Mercanci. Sic Luo. bisr ibid. num. 1557. (7 feg. Vedafi anche il R, P. Torrecilla fupra num, $3. cr feq. 38. P. Cosianche wm'accufo, Padre. che ef. fendofi accordati,e conucnuci tuccii Mercantil di vendere cerca mercanzia al prezzo fommo, eche niuvo la vendede per meno, ancivio la yendtvo al medemo prezzo fommo , ¿a cuicóG tráno contenuti. C. Quelíto concerto, e conuenzione, che fe. cero.i Mercanti, e, e ( chizsma monopolio. E [e fofíero conuevuri di vendere piú caro del giufto prezzo fommo ,é cerco , che pecchercb bero grauemente , con obbligo di refticnire: y anche peccano contro la caricá almeno, face. do nel monopolio conuenzione di vendere tucti al prezao fommo.,'e non ameno; poiché con queíta coofederazione prinanoi compratori di poter comprare le mercanzie a piú buca mer- caro ; li dubbio € , (e peecano cootro la giufi. aja, con obbligo di refticuire quelli , che fanao il monopolio , conuenendo di vendere a! Prez» zo lommo ,erigorofo: 1 P. Calperfe Tom.a. Trat. 19. de consradi, difpe q. SeF.15. 00m. 88. fente con. Rebello , e Turriano. che in queíto caío fi pecca contro la giafizia, con obbligo dircltitpires 11 coucratio ciene Bonacina con ali Tom.2.difp.3. de contrait. q. 3. PeSoMioZ. Lofigllo Ícoce con Aragon, Villalobos Tor, a. Trato 24, dific. 17.048. q. 39- Quetta [econda (corenza e probabile ; psiché non e. contro la ginftizia il vendere a prezzo giuRto: Atrqui il prezzo fommo della cola € giufto: Aduaque conueneado iMercan. ti diwendereal prezzo fommo , non operano contro la giuftizia ;e per confeguenza non fo- no obbligaria reficuire : Ció non ofante c<g. Trattato XV. D'altri fhati, eos Y "Jicij particolari » go per pia prodkode a prima opinions; pticht la libercá , che gli huomini hanno di comprart a prezzo medio, gr iofimo de cofe ,ef pretio eftimabilis + Sedfic eft-, che nel monopolio,e conuenzione, che i Mercaaci fanno di vendere le cofe folo al prezzo lfommo ,priuano gli huos miai della libercá di poterle ricronare, e com prare aprezzo medio , 8: infimo : Adunque ia queíto monopolio li privano d'vna coía efima, di prezzo + Atqui € cootra la giuftizia ilpri, uaze gli huomiai d'ena cofa efimabile di prez» 20 + Adunque ia quelo caío peccano i Mera caari contro la giuttizia ; e faranno obblisari alla reftituzjone . Ma riguardo a V.S. tengo per piú probabile, che, aca efendo concorío al monopolio sax queRi Mercaoti, pote vendere al prezzo, in cui efli eravo conuenuci, le mercanzie, fopra le quali cffi aucuano faro la conuenzione : Sig Regioaldus , 8 alijapud Dianam par?. 1.T rat, 8. refol. 14. laragions €, perche V:S. vendeoa al prezzo correote: il prezzo corrence e il giue fto prezzo; Aduuque V.S, veudeua a giuto prezzo; per alrra parce oon era concorío á pri» uare.co 'l monopolio gli huomiai della lor li- bertá : Adunque pocé molto beaz coaformará nel prezzo con quelli, che aucuano farto il monopolio. 40. Vie wn'alera forte di monopolio ; 8 é quando s voiícono alcuni Mercanti, de arriuan. do qualche mercanzia, la pigliano entca infics me, per veoderla cál (oli, e non dar logo, che altri pollano venderla ; e come nella vendi» ta, O compra non eccedona l'equirá del giu- fio prezzo, 0€ w' e frode , ue dolo; teogo per probabile, che non fia contro la giufi. zia quefto monopolio : sic Calpenfis fupray NUM, D%e 41. P.M'acculo Padre , che per [pedir mes glio.alcune mercanzis, benche á prezzo ginfto, giuravo, che m'eraao coftaco dicci , non een. domi coftate che otto , C.. Intendeua Y.S. per le, evaleva figojás £are colle parole , che gli erano coftaco dieci, contando le ípeíe del porto, e ftimando i rifci, e pericolit P. Padre si, C, Puo il Mercanee fenza mentire víare 'a01. fibologia (non eflendo interna ) per occulcaré la veritd 5 c giarare , che quello, che gli cotto erco,, gli cofta dieci, contando le fpele ¿por ti, epericoli, co' quali viene ad eñimarii dicci la mercanzia: Cosi Pinfegnai nella prima paris deilg Prat. Trat. 10. fub num. 87. pag.225. 41%. P.M'acculo Padre, che ho comprata alcune Cole per meno delliofimo prezzo, ptr dar il danaro anticipáto di molro tempo 41342: ti. C. E' contrarro molto vfato quello di ds:e il danaro anciciparo nella compra dei: cOs Y yA

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