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-Copitolo Y. Del Voto di Pouersa » -P. Padre, io non ero cerco , che il Prelato donefle auer guñto , che vf2£ la cal cola . 2" C. Quaneunque V.P, non fofle certo dí que- -fto ¿non flimapa peró probabilmente, che fa. ría quefta la volontá del Superioreg pdiche mon e necefíario per la licenza tación , che il Religiofo formi giudizio certo d'elier volontaá del Prelato , che ví la coía, ma bata, che ne formi giudizio probabile; come con Gerfon, S. Antonino, 8: aleri, dice Tomafo Sanchez nella Somma lib» 7. Cap. 19. Numa 13, prope fnem . : % + PP. Né meno gindizio probabile io feci che il mio $nptriore"volcfle , che fenza licenza pi- gliah ,ne vía Mila cal cofa .. C. E' cofumé ne) no Ordine giáintrodor- to , € permejo, chei Religiof piglino , €z v(- no fimiglianti cofe? perche ; fe vi foffe tal co- fume queñto fteflo [arebbe licenza tacita , O refunN, di pigliare, dare, vfare , O fpender quello , che (i fuole fare lenza dimandar licenza eiprefía ;come con Pifano , Cordona3 , e la co- mune ciene ¡il N,P. Leandro di Murcia nello /pie- go del 6. Cap. della Regola quefl. 7. num. 2. " P, Padre ,nooecofume vel mio Ordine di igliare, ne víare la coía , chejo víai, fenza dimandar licenza a] mio Prelato , C. Vidde il ívo Prelato, che Y, P. riceué la tal cola , € diffimulo , chela piglia (ie ? perche; guando il Prelato vede, che ilSuddico vía voa cofa fenza licenza efprefía, e taco, porendola eigere, fenza che abbia timore, ó alera cofa, che Pobblighia tacere ; il fuo filenzio ttello ( reppea come licenza cacica, come afíerma Mur. cia ibidem queft. 9: num. 3. € 4» P. Padre, non era prefence il mio Prelato, ne vidde, quando io riceyei, de ylai quella coía . : C. Era il (uo Prelaro huomo aípro , rigido, di modo che non fofíe yolontario ia che 1 Spd- diti víafíero le cofe ¿che ragionenolmente pone no pigliar? perche la licenza cacira , Ó pre- funta non ha da regolarf da quello vuole il Prelato fecondo l'aípro fuo genio, ma fecon- do il giudizio d' huomivi difapaflionati, e di dercame ragionevole¿ e quando ragioneuo!- mente ,e fenza paffione fi giudica, che il Bre- Jato douerebbe acconfencire, che il Religiofo yíafie qualche cofa , quelto fi chiama licenza preíuoca ; come dice con Azorio , Villalobos nella Somma , part. 1. Trat.22. d:ffic. 4. num. 6. G altri, P. Padre ,il mio Prelaco e molto amico del- la rtagione , niente duro, né afpro in concedere le licenze . Sicche, efendo cosi,(fi concenterebbe, che V.P. pigliae quella coía ( non efendo con- traria , ne aliena dalla foa profellione) e che ne vía(se., P. Seijo gli dimandauo licenza , tengo per 391 cerso , che me J'auerebbe Concefía ; poiche me ha daca per aleri ca6 foiliz 000 aucrebbe peró guíto , che ne vía Íeoza lua liccoza . C. Secondo quefto il Prelato era voloncario jo quanto alla foftaoza , Y ¡nuoloncario ia guaaro al modo : era ¡o quanto alla (oftanza volontario , poiché non gli difpiaceua , che V.P, piglialse , ed víalse queila cofa s era jauo.» loutario in quanto al modo , poiché non vole= nap che la rencíse fenza Jicenza ¿ e cosj io ques fto caío non we peccato mortale , ma veajale, er mancar nel modo, e non nella loftanzar Jcá Le (lus lib. 2, de mf. cap.41. dub. 9. fub nung, 79.5. Crediderim . Piecro di Navarra Tom. 2, hb. 3.cap, 1.pum. 160. p28,( mibi ) 93. Rodri- guez, 8alcri, che cica Tomafo Sanchez lib, 7, della Soma, cap, 19. MUNS. 13. Prope mediung; Ma,fe ( credeíse prudentemeare , e fi giudi- caíse, che ¡l Prelato farcbbe voloncario nella foftanza, e nel modo + ciog, che non folo $ contenterebbe , che il Suddito vfafse la cofa, ma che aleresi gufterebbe, che J'víalse lenza di. mandargliene licenza ¿in qutíto cafo e proba- bile , che non vi farebb: né meno peccaro ve- piale ,comecon Nauarro, e Mendozza afier- ma Murcia vbi fupr. quel. 10.1. 5. 45. P. M'accuío Padre , che Rando fuori del Coguecato , ricenei voz cofa con licenza pre. Ínora del mio Prelaco ¿€ arrinando a caía non gliene diedi raguaglío, C, Confumo Y+P. la coía auzati di ricorasy al Convento? Perche , fe la cofa, chericeue, era confuncibile, come «na mersoda , o colla» ziope, e confamó colla licenza preíuaca, pri. ma di ricornar al Conuento, non era necefsts rio darne ragioae al Prelaco, P, Non fi coníumo Ja coía avanti di ricor- par al Conuento . C. Ela liceoza prefonta, colla quale Y.P, riceug queña cofa, fi fondava folo in pon po= ter per allora auer pronto ricorfo al Superiore; o in queftalcro , che anco augadolo , í con- rentercbbe il Prelaco , che (i riceueíse ? Perché; fe la licenza fi fondaíse folo nella difficolcá del ricorío al Prelato , farebbe obbligato , ritor= pando a] Conuento , dargliene raguaglio, e dí mandare la licenza efpreísa + Sanchez vbi fupr num. 3. Murcia q- 8. num, 3. P. Non fi fondó la licenza preíunta folo nellafseoza , Ó dificil ricorlo al Prelaco; ma ia auer giudicaro , che, quantunque folse prefene te , fi contencerebbe la riceuefli . C. la queño cafo non fú colpa graue Con» tro la pouertá il ricenerla ; Murcia ¡bidem n4m. 3. Sanchez n. 9. quaacunque farcbbe peccata veniale , fe il Prelaco foíse inuoloncaria in quanto al modo :cioé , che il Suddico arciuso- do 21 Conutnco hon gli defse conco di quello aucia ricevuro 3 ne gli dimandalse licenza di porcrio víare . : CA:

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