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389 | de' lcro Prelari, eleggerí per Confefore vn Sacerdote femplice , che non fía approvato dall'Ordinario : come dice Ochagania fup. n.4- Trujleoch fopra la Bolla lib. 1.6.7. cap. 1. dub. 1. num. 6.e con Valquez, Reginaldo, 8 aicri, Bonacina Tom, 1. difp. 5. de Sacr. Panit. que. 7. punót. 4-5. 1. fub num. 10. come non ía il tal Sacerdote femplice huomo illerterato , « in- capace, che in queÑo cafo farebbe nulla la confefÉone , non per mancanza di gjurisdizio» ne, ma per Pjnfufficienza del Soggetto , che il Religiofo elefe . Sic Ochagauia loco citato , que 8. mum. 9. prope medium , Valquez , Reginaldo, ee altri, che allega Giovanni Sanchez vb: fupra num. 8. Fraggiunge queño Dottore ibi, in fe, che fe il ral Sacerdote non fofíe deltutro huo- mo ignorante, farebbe valida la contefione, quantunque il Penitente refterebbe obbligato 4 ripecere dí poi quei peccaci, che non poté ca- pire il Sacerdote poco intelligente : il che deve intenderfi , quando il penirente elegge fimi. gliante Sacerdote per Confellore bona f4e; come dice Bonacina vhi fupra 5. 2.num. 13.c 14. 0 quando l'ifeffo penitente € huomo dotto , che puó fapplire all'ignoraoza del Confeffore , au. uyertendolo di quello , che € peccaro morcaic, O veniale, e le circoftanze , che mutano fpecie; come dice Lugo de paenit. difp. 21. SeÉt. 4. num. 70. in fine, e num. 72, alerimente peccherebbe il penitence in eleggcrá per Confefiore il Sacer- doce ignorante , dice Lugo cod. num. 7 2. € Con- feguencemente farebbe la confeffione ula. 3. Inalcune Religioni fuol'eflerui Staturo, aconfuerndine inrrodorra, che quando tn Re. ligiolo viaggia con vbbidienza de' fuoi Supe- riori , abbia facoltá, e licenza tacita, di cona fear dal fuo Compagro , quantunque fa fo- Jo Sacerdote femplice ; ii che (i prarica nella no- f'ra Sacra Religione de' Capuccini, Come afero m4 11 N. R. P. Leandro di Murcia foprail7.Ca. fut. della Regol, quel. 2. num, 8.benchié per Ícor- danza , O negligenza non.0é abbino dimanda. ta ¡Religio6 , che fono in viaggio ,licenza el, preña al lor Prelaro , ye " Elc in alcuna Religione fo: Statuto , ó río. introdotro , che í Religioli, che vanoo fuori del Conuento, abbipo racica liceoza da' lor Prelati di confegaríi_ con Religios d'alera Or. dine , O Sacerdote Secolare potraono faro . L.fente Porcel in dub. vegui, Ferb. Confelfar erga Kelig. num. 12. (doue tracra de: Minori, e diquab cueci gli alcri Ordini) che, fe il Reli. giofo ,che viaggi¿, non fricordó di diman. dar licenza , di Coofefaríi da Confefior frauic. ro, potrá coofefars da Religiolo d'aler Ordi- ne, OSacerdore Secolare: e Che fe il luddito A ricorda di queño avanti d'vícire dal Cooucúro, e obbligaro dimandare al íuo Prelaco liceoza, di couftlarí fuori dell'Ordine , : ; , 4. Adungue, mi dica ora V.P, le noo ha li. Trattato XIV. Dello Stato Religiofo « cenza c(prela dal íuo Prelato, neg ile, pe Sraturo della fua Religione, che quando vanno fuori del Conuento ¡ Religiofi, abbing facica licenza di confefarf da Sacgrdece , che one del medemo Ordine; come mi dice ,che o lo confeffi ? "8 P. Gliclo dico, perche ho la Bolla della, Cruciara. E : C. E'opipione di Rodriguez , e di aleri Dot. tori Salmaricen6 , che taciuco il nome cita ¡l P, Leandro di Murcia vbi fupr. quel. ¿+ mum. 1. di Mendo Hurtado , de alcri, che cita , e tieng per probabile Leandro del Sacramento part, l. Trat. 5. difp. 12. que/t. 6%. che affermano , che il Religiofo puo per il Priuilegio della Bolla eleggere per (uo Confefore qualfivoglia appro. varo, acció Vafiolua da' peccaci mortali non rifernaci, quantuoque Ga fenza licenza aícung del fuo Prelato proprio , la qual opinione gin. dica ficura in pracica Diana part. 1, Trát. 11a refol. 14. in fine. Al E Ítcondo queña dotrrina ben puo Y.P, confeñaríi da me, non auendo qualche peccan co rifervaco, quansuoque abbía "altra materia di peccaco mortale, . Lg contraria fentenza , che dice, che i Relja gio in vircú della Bolla non ponso cleggerh Confefiore firanicro approyato dal Veícouo, acció l'a(fplua da' pescaci morcali non riferuard oclía fua Religíone , la Giegue con Cordoya ,€ Fr. Pietro Nauarro , il P, Leandro di Murcia nel huogocitato., mins. 3, Bardi, Lugo, é altri, che cica Diana part. 11. Trat. 6, refol.38.6 quefta feorenza € la vera , e quella , che deue te. nerí 5 perche i Pontefici Clemente VIILE Vr» bano Vi. hanno dichiararo , che i Religioh, in ordíne alla confeMone, fijao lubordinati, € foggerti alía difpolizione de Prelaci, fenza ché li pofa luffragare la Bolla della Cruciaca , pee andar covtra queño; Adunque non porragindo fcoza licenza de lor Prelari eleggerá ontcfoje ln virrú della Bolla, che liatolua da' peccall morcáli von riferuari. 7 5. Peró mi dica V.P, i Prelati della lua Res ligione permerrono , che i Religioh piglino la Bolla, fapendo che fi feruono del [ua Priula legio, pes tarh afolucre da' peccaci grani (uo. ri della Religione 3 perche con queÉa (oñercos, za, €licenza cacica Íuippofta, tenga per pro= babile , che pocrebbero i Religiol alerá dellá, Bolla per quef'eftecco , come, parlaodo de pac- cari rilernaci, lo cigos coa Eoriquez , Lugos Trulench , $: alcri, Leandro del Sa.crgm. para 1. trab» 5» difp. 1 3 q4e/l 59. perche lo quelo, caío cella gíá la dichiarazione del Decreto: d'Vibaga, YHI., poiché ferusudo( i Religioh del privilegio dellg Bolla con taleranza a € ln cenza tacita de' lor Piclari , gia li verifica 006 ftaono foggsci alla loro diípofizione, 19 qrél: ue alla confeflione. : + 4 Ss > a. - . - P. Si-

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