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Cap. V¿ Part, T. Dell affolízioie ia pericolo dimorte - Gionánni Sanchez nel luogo. di fopra citato; per- ché e molto facile, che linfermo “abbia gia perío il gindizio , e (1 dubici, le ía capace d'a(- foluzione ¿€ peroperare con ficurezza , 8 euni- care il pericolo di far nullo il Sacramento , ha dadarf lafoluzlone forto condizione . 54. P.Cosi anche m'accnío, Padre , che ad vo'alero intermo, che ricrovai fenza feaío; fenza che mi defíe fegno alcuno di dolore ,né vi fofe períona , che mi dicefle d'2uerlo vdi- to dimandar confeflione , ne dar mofra al- cuna di contrizione , diedi l'afoluzione fotto condizione . C, Quef'infermo era perfona , che folle vil fura critianamente . P. Padre, von era flata gran cofa Saora la (ua vita; aucua commefo alcune fragilicd ymanc . C. Comunemente diflero iDottori , che al moribondo , che privato de'feo(i, non dá fe. gnale alcuno di contrizione , noo € leciro dare Yafoluzione ne pure forto condizione :.8 € la raglone ,perche la forma del Sacramento nt. cefariamente ha da cadere fopra la materia: gli acti del penirente fono macreria profíima del Sacramento della Penitenza: Adunque fopra d'efíi ha da cadere la forma del Sacramento. Sed (iceft ¿che in quefto cafo non confta degli atci del penitente , ne certi, ne dubijs Adun- que ne cerra, ne dubia ¿“ne añoluta , né con- dlizionata , porra darí la forma dell'afoJuzio- ne.L'alero, il Sacramento e fegno fenfibiles Aduoque la fva forma, e maceria haono da elere Ícoliibili sin queño cafo non v'e materia proílima feofibile , cerca ; ne dubbia: Adunque ne meno puo dar forma feníibile afíolura , ne condizionara . $5. Quefta fentenza a principio intrinfeco , 82 inrigor Ícolafico , ha si efficaci fondamenti, ch'e difficile darle foluzione perferca , r ípecu- lativamente e verifima ; in ranto che il R.P. M. Th yrlo difp. 36. Seé?. $. citaro dal P.Ema- muele della Concezione nel T rat, de Panit. difp. 6. quel. 4. fol. 324, num. 764. giudica , che niura probabilicá intrinfeca abbia lopinione contraria : elo ¡efío P. Emanuele della Con- cezjone ibinum. 763. dice, che e poca la pro- babilicá , che ha, licer modiciffima fit: peró Ó parla il P.Emavuele della probabilitá eftrinfe- <a, O intriofeca ? Se parla dell eltrinfeca , come dice, che €sipoca, quando nel num. 364. af- ferma , chela cengono pia di crenta Doctor, quali riferifce Moya? E trenca Aucori, e fra ci molti molto claffici , non fanno probabili- td efirinicca tenviílima , ma bensi folida , € ferma: Se parla delia probabilicá intriofeca, come dice ; che fa/iem propter Anétores docentes in tali cafu pofje abfolutionem exbiberi , videtur eam Jententiain al:quam probabilitatems babere, que Lices modicifima fu , He. peiehe la probabilica 361 ivtrinfeca non s'appogeia precifamenes in-au. toritd , ma ia ragione . 56. lo fento primieramente , che ia queto calo puo daríi l'afioluzione forco condizione al moribondo , che e vifgiuco criffianamentes, quautmaque niun (egno efteriore abbia daro di contrizione, d oentimento + ecosilo fentono Molícfio , Homabono , il P. Lupo Capucciao, 8 alcri, che cita Diana part.3. Trat. 3. refol. 8. Bartolomto da S. Faufto citaco dal medemo P» 4» Trat. 4. refol. 92. Marchantio , Lezant, 8 alcri, che allega lo ftefo Diana, part.9o Trat. 6. refol. 20. € part. 11. Trat. 7. refol, 3 te $» Sed fi aliquis lo felo fente Virroriano , Pela lizario, Delgadillo, Acacio, Caramucle, 8e alcri mol:i, cheallega Moya Tom, 1. Trato 3. difp. 6. queft.4. 5. 1. num. 9. 7 feq. e nelnum.5. dice chicr quali giá comune queíta opinione ; € la ciene per probabile nel num, 27. € agpiungs Leandro del Sacramento part. 15 Tras. 5. dif» 5. que!t.97.0 lo fiegue Fra Emanuele delia Con cezione fupra num. 764. che nou tolo G-pao af= foluerc fub condizione in queño calo , ma.che (í dene:lo feo fente ia cafo Gimigliance Giox vanni Sanchez nelle fue Seler. difp. 44.num, 32, la ragione e, perché il proílimo, che ttdia clirema neccílica , (i deve foccorrere , quando fi puó : Sed ficeft, che ¡il moribondo in quefto caío lá in neceffirá ctrema, e li puo loccorre= re lecicamen:te coil afioiazione condizionata, ptr efer probabile quetta opinions: Adunque nonfolo li puó, ma anche deue farí + lo edo dice Caram. in Tbheol. fund, part. 2. Cape Ly num. 50. $7. Dico per fecondo, quantunque 'huo. mo non fia viguco molto fanramente, e ha io- corío in fiacchezze ; e Ítaro peccatore gii 1 puó dare fotro condizione 1'afdoluzione in perícolo dimorte ,benche non abbia daro alcun legno efteriore di dolore: Cosi lo lence Gio; Ponte apud Dianam part,11. Trat. 7. refol. Marchan- tio, e Fr. Martino di S. Giuleppe apud Moyam bi fupra num. 17. 18. e 19. Ela ragione €, piirche , per queño puó daríi l'afloluzione al moriaondo , che vide crillizoamente, perche, efiendo viguto bene , fi crede piamente , che in quel palo virtualmente nimandi la confefitone: Sed fic eft , che quelli , che hanno vifiuto male, e ftari peccatori , nell'ora della morte fogliono dimandare la confeffione, e piamenic ha da crederfi , che in quel tranlito la dimandino virtualmente : Adunque fe fi pno dar l'afolu- zione forro condizione dá quello , che vifls cri- frianamente, lo ftego porrá fará con quello, che fi peccarore . $8, Ele dici, che v'e gran differenza dal" vno all? alrro, perche la vica aggiuftata di quello, che vifie criftianamente , E ena impli- cica , Ez interprecaciua dimanda della confel: fioncaclPora della morce : de a quello, chee Zz vilíuto
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