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e 346 *Trratrato X.111. Dello Stato de' Parrocbi . sa impecraí 1 efprefía . C. Ottenne licenza dal Veícono a viva voce, O pure io iícriceo ? P. Solo in voce orrenni licenza , C. Secondo la lettera del Sacro Concilio di Trento , Seff. 23. cap. 1. de reform, € oecefaria licenza ¡a iícricro + Difcedendi autem licentiam in Scripts , gratifque concedendam ; e non efíendo ia quefñto modo, giudica culla la conceflone, Cafiro Palao Tom, 2. Trat. 13 «difp. 5. putit. $.num. 8. ¿n fine , 8 aleri fencono lo ftego : Lo tengo pero per probabile , che peril foro della coícienza, non e acceflario, che la licenza Ga in Ícricto , ma che baña la verbale: Icá Bona- cina vbi fupr. Leño Jib. 2. deimfit. cap. 34. dub. 39. mum. 158, Torrecilla vbimfra , dif. 8. num. 36. 2. Ebbe V.S. canía d'octener queña licenza, WS añentará ? P. Padre, non ebbi altro motivo , che di folleuarmi va poco, € andar a vedereiovici parenci, 8 amici, C. Per aficncarí dalla Parrochia per piú di due me, € necefaria maggior canía di que- Ñá , come diro di lorro : peró per idue meñ, che concede il Concilio nel cap. citato, baftá quefta cauía, di volerfi alquaoto diuertire, co» me dice Leaudro del Sacramtato part. 8.T rad. 7odifp. 5. quel. 3 3- Laíció V.S. períona, che feruiís: , es fuppliñe alla [ua afenza cucco queño tem- po! P. Si Padre , vn Sacerdote amico mi fece grazia di lupplire alla mia 28coza. C. E quefio Sacerdote , al quale V.S. lafció raccomandaca la lua Parrochia , era Parrocho diqualche Luogo vicino 2 Perche , effendolo, ben porena V.S, raccomandargli l'afiftenza della (ua Parrochia, come dice Machado Ton. 2. lib. 4. part. 2. Trat. 4. doc, 4. nm: 1, P, Padre , aon era Parrocho , ma vn Sacer- dore parcicolare, che viucua mel Luogo mt. demo . C. Era approvato dall'Ordinario , per vdi- rele confeflioni ? Berohe, non efiendolo , non po:icua V,S. fidargli Pafiácoza de fuci Pare rocchiani. _P. Padre , era approvato dal” Ordina» rio. C. Aueva anche licenza , per poter confeí- far Donne? che, le non l'aueñe avura ¿ne meno porcua lafciargli la cura delia Parro- chia. P. Padre, per tutto aueua licenza., C. Dimaudo Y.S, facoltá al Veícouo , per foÑtituire in fuo lnogo queíto Sacerdote per i due meli , che fava alicore ? P. Cow'era gid aorecedentemente appro- nato, € con liceaza d'rdirz le cone foñi, non mi parue becellario dire al Veícono chi Jafcia- uo per mio foficuro . C. Se P'afíenza fofíe ftata di Lei , d (tere gior ni, ben poteua V.S. di fua autoricd deftinare queño Sacerdote per fuofofticuto ¿ma efendo per piú tempo, non poteua farlo fenza licena za e facolrá del Veícono ; come dice Barboía de Oficio Parrochi part. 1.cap..8. num, 52, Con. fta dal Coocilio Tridentino , che nel cap, cit, dice: Vicarimm idoneum relinguat ab Ordinario approbandum ; non dice , approbatum , ma ap- probandum ; perché, come 6 ricerca maggior abilicá , per feruire nel! Vicio di Curato , che per amminilirare per fuo beneplacito il Sacra. meato della Penitenza; per queña ragione non volle il Concilio, che porefñie il Curaco á luo arbicrio fofticuire qualfiuoglia approuaco , per vdir confeffioni ; ma che fode nnouamente ap- prouato dall'Ordinario , per effer fofticaico ia aflenza del Parrochos: con quelto (i proua ció, che auanci hó derro con Machado, che; feil foltituto fofle Curaro d'alero Luego, poteua feoza nuoua licenza dell'Ordinario , fupplire Pafleoza dell'aicro Parrecho, €. lo tieoe Bar. boía ibid. perché queño tale gid era ripu. taco abile , per feruire all Víficio di Par- rocho » 4» P. Da quello, che ora V,P. mi dice, mi dimaadó uel principio , mi fi e fuegliaco va Ícrepolo ¿% € , che vo'alerranno m'alícorai al- eresi per due meñ; e quantunque laíciafi ro Parrocho ricioo , accio. 2moinifrafici Sacra. ment a' miei Parrocchiani ; peró non diman- dei licenza dal Veícovo , per añentarai . C. Beoche alcuni Dorcori , che cica Barbo» la nelle Colercanes fopra ¿l Concilio di Trento m Seff. 23, cap... fub nuro. 67. ceogano ,cheil Parrocho, auendo giaíta cauía , puó afencarí per due mef roici, 6 difgiunci, fenza licenza del Vefcouo; il concrario peró e quello , eh ha da tener pererreo , e ficuro; e lo viene Bar boía ibi num. 67.e nella part. 3. de pote/t. Epijts allrg. 53. num. 97. cicando del [uo fencimento Veolino , Toledo, Leo , £ alcri; lo fenie Torrecilla nel! Efame de* Y efconi Trata quel: 3, Sebt.2.diffic. 5ymum.25. E 6 raccogllt dali: parole del Concilio nel luogo di lopra 6 tato, che dice: Orfcedendi autem licentiami fcripnis; gratifque concedendam ultra bimejtre tem- pus , mf ex grani canfa non obtineant ; Adunqué fi fuppone, che per aícararíi quei due mel, necesaria liccoza del Velgono + Da done 0 feriíce , che fecondo queñta fentenza , il Parto cho , che fi alsentalse per li desti due MeÑÍenz licenza del Veícovo , non guadagnerebbe p fiucri, e che doucrebbe refticuirgli , Como cice Tosrecilla. ¿bi4. mum» 25. E compide ue fepe queña remiuzione y lo diró pida ballo . z 5. P. MWacenío Padre ,'che l'anno eden: nel quale con licenza dell'Ordinario perito

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