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314 ne hanno pofo gli occhi, ne afecto , in che fia la coía dí quelta (pecie ,ó d'altra , ne meno fi mancherá nella catica , io non teftituice in fpecie i medemi frueti. 63. Dadone pare s'inferiíca , che colle lie mofne , che il Bentficiaco dicde , dopo d'auer tralaíciaco di recicare , benche fijno d'altri be- ni , e non del Beneficio , fifgrana dal'obbligo di refticuire : perche, fe con quelie , che diede de” decti frutci con jntenzione interprecacina di fodisfare al fuo obbiigo , fodisfa, comedice Suarez: Adunque , non eflendo necefíario fare la reftituzione co” medemi fucti in fpecie, cos me hó detro , pare, che fodisferá con qualGuo. glia limofina , che dopo l'ommifiione dell" VÍñ.- cio abbia dato , con intenzione interpretaciua di fodisfare al (no obbligo . 64. Ne oia contro queña dottrina ¡! De. creto d'Aleflandro VII. uella Propofizione 33. condannaca y perche lolo condanna Sua Santi. tá il dire , chef fodisfa alPobbligo di refticuire yommifiione dell Víficio colle limofine , che fi fono date auzotila deta ommiffione : non pe. ró con queliz, che (i fanno, dopo d'autr tra. laíciato di recicarlo; come con Lumbier ¿€ Prado dice il N. R. Padre Torrecilla fopra detta Propofiz, vbi fupr. 1. 50. 65. P. Padre fará necefario , che Pauuerea, che non dicdi queñe limotine tutre a” poueri del Luogo , nel quale aucuo la rendita , má ad alcri viandanti, e pellegrini? C. Quefto non importa; itá cum Villato- bos, € alijs, Diana part. 2. Trar. 2. refol. 27, perche Papa Pio V. nella Bolla, nella quale afiegna il modo di refticuire in quefto cafo, non determina á quai poueri abbia da darf, má Íolo dice, poueri in comune: Zn Paupers yg, eleemofinas . De” veoci ducati, che V.S. anena obbligo di reíticuire , gid a'bá fodisfarto due che há da- to a” poucrislereflano hora 18.ch 'é necefa- rio fodisfare P. Padre, gid gli hó detgo, che non ho mezzo , per poter fodisfare per ora , C. Non pera auerio in breue tempo ? P. Padre no, perche la mia rendita e poca, Bi appena baíta, per viuere decentemente , 65. C.E non potrá andar celebrando ¡ giot. ni, ne quali non ha obbligo per la Capellania, qualche Mela per l'avime del Purgatorio ? che io quefto modo anche puó fodistarí a gueña obbligazione ; come con Suarez , € Bonacina dice Cafiro Palao Tom. 2. Trat. 7« difp. 2:punt, 7. 12.fue, P. Padre, come che hó qualch' onere di Mefle per la miz Capeltania, Se ¡miei guada. gni fono renui, ho di bilogno peril mio ali. mento dello itipendio dell: mete Íciolte. 67. C, Há V.S.in lua caía Padre , ó Sorelje pouee, da mancenere ? he T ratrato X TI. Dello Rato de” Saterdotí . P. Padre y due Sorelle orfatie $6 Mantente do , tanto pouere , che fejo non le aiutaíii, pe. rirebbero , C, Adunque pudo ViS. fupplire-colle (pele; che per modo di piscá., e limofia fa d'intoruo le fue Sorelle, Pobbiigo , che há di refticuire quefla quaucitá a poueris Diána nella refol, 37, citata » Torreciila vbifupra nun 45. Di modo che , fe jl Beoeficiato ,ó Capellano , há Padre, O Sorelle , ó Fracelli poueriz noo folo le váne no méndicando, ma anche fe fono prini del neceflario alla decenza del loro ftaco, e perio. na, puó dará loro quello, che per modo dl refticuzione S'avena a date ad aleri poueri . Er anche elendo il medemo Beneficiato, 6 Ca; pellano pouero puó applicare a fe medemo, co'l confenío del (00 Confefore, ó alcra perío: na dorta , quello, che aucna da reflicuire a pos ueri ; perche egli non € (efendo veramente bis fognolo ) di peggior condizione degúi altri po- ueti: Siccum Nanarro, q alús pluribus Leander a Sacramento , vbi fupr. queft. 30, 68. Danno qualche limicazione Diana, € Torrecilla ne” Inóghi citari ¡a queña dottriaa, d'applicare a fe ftcGo il Beneficiato poutro; quello , che doucua dare aglí alcri poueri, día cendo , chic quetto ha da inteoderí quando que fio non fa occafione di non recitare PV ficio + Lo pes ró giudico, e credo, che la meute di queli graui Aurori lará di dire, che no! fará lecitaa mecce il Bancficiato poucro, efendoli quelo oca cahone di non recitare; non ptró ¿che no' 13% rá validamente: Non lo fará lecitamente 8 queño cáfo ; perché 4 niuno e lecito far quel. lo ,che glí € pericolo , 8e Ooccafñone di peccares Adunque in cafo che l'applicare a feil Benef. ciáto pouero ció , che doueua dáre ad alcri. ll fia occalione di non recitáre , non potra lecitas mente fare quel'applicazione: ma la farcbbt validamente , ciod reftercbbe libero dalPobolí: go di darlo ad alcri poneri, benche gli fofie occabone di non recitare ; perche , per «fimerá dal fuo cbbligo , bata, che lo dia 2 poutris guefto lo fapponiamo come verámence de Jul fatto: Adunque applicandolo a fereferebhs libero da queít'obbiigo. E conferma , PCr» che il Beaeficiato , che foccorre i fuoi Padri, Ó Sorelle ponere , fodisfa alPobbligo di reficuire ad altri poueri, come concedono Diana, € Torrecilla, fenza la llmitazione, che nos gli fia occañione di non recitare; e quello , che fodista con Bolle di compofizione , fodisfa bas ttaotemente , dice Torrecilla num. 47. f£024 porte né meno gucfta limicazione ; e quantun- que la commodita di fodisfate con Boile , Ó aiptaado poueri , d fratelli bifognoí , folic oc- calione di non recicare , non laícierá per quee fto di fodístare validameare ¡l Beneficiaro all obbligo della reflicuzione ; benche lo fará iNit- citamente per il pericolo: Adunque lo ro 2
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