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296 Perorazione Deprecatoria ralli del preziofo fuo langue; Molto dcue ftimarfi quefta vigna, che cón tanta fatica piantó 11 Celeíte Agricoltore , irrigandola coll' acqua fa- lurifera della (ua dottrina, e lanorandolaco'] lauoriziodel fourano fuo clempio: Stima grande deue faríi di queíta Fortezza Spirituale, alla di cui guardia aflegno 1' Altiffimo eferciri di fpiriti Angelici: 11 Cielo la ftuma , perché conofce il fuo valore: Pinferno la períeguita inuidio. lo della fua bellezza: Dio la compro a grandiílimo prezzo, perch? D, Chrifoft, conofce la fua eccellenza: Ji propter illum Chriftus Jfanguinem fudir, quid magnum tu facis, f per exbortationem tuorum verborum ¡atentem erigas ? diceua il Grifoltomo . Sará bene, che noi Sacerdoti , e Minif tri della confeflione non facciamo conto di gioia si marauigliofar Supplico vmiliato , prego boccone á terra, elorto genufieflo, e per le viícere di Giesú Chrifto fcongiuro quanto m'+ poífibile i PP, Sacerdoti , che attendano foleciti a queíto gloriofo impiego ; non fuggano il trauaglio d'vn Confeflionario, nel quale ponno fare a Dio vn feruizio si grato, e di tanto giouamento a peccatori: aflumano quefto miniftero pieni di zelante carita: non | efercitino per ril= pe vÍmani, né per fini terreni: non fiedano in quefto Sacro Tris Jl MAIN unale , per cerimonia, per fpedire le genti, che vengono a lora TA! | piedi; lo faccino con quiete, vdendo con pazienza i peccati , ela UA Ñ minando con amore i pouerelli, ruítici, ed ignoranti, foffrendo con NA tolleranza l'impertinenze d' alcuni , elortando tutti ad emendaríi NS | de" loro vizij, ponderando al peccatore la bruttezza orribile dell'offeía 1 del lfommo bene, la bellezza della grazia, che perde colla colpa, 1d UNO Porrore , al quale riduce la fua anima coll cfecrabile deformita del NUTPoRN peccato, la gloria crerna, che perde, e Porribil Inferno, al quale (3 Jos! EIA condanna ,e fopra tutro Pimmenía bontá dell' Onnipotente , dal MEAT E quale s'allontana, per il vile , miíero, e difpregicuole diletto della ¿AA rl y colpa. Tocchi a bell'a gio il polío al peccatore , che infermo viene dl alla lua prefenza ; confideri le fueinfermitá; non fi [pauenti de'pecs MAI cati del lua proflimo: abbia compaílione de'caduti, eratti con caritd l chine hadibifogno , loriceua con amore, gli preícriua medicamenti MA 3 » Proporzionati , applichi la fodisfazzione, che meritano ¡ fuoi peccati, de / aprte rimedij opportuni , per cautelarlo dalle reincidenze ; no! CA € aíperi con mali termini: non gli moftri faccia Ídegnata: no! ri: AP! prenda con parole afpre: animi il pufillanimo con foauitá dolce, ri. 0 metta Poftinato con forti ragioni, che lo difingannino: con niunofí | Ml porti alpramente, tratti tutti come figli, e parte del fuocuores; ris E prenda il vizio con parole viue , meftolate di firane caritá : glipon= A deri la giuftizia Diuina con ragioni chiare, accompagnandole com» | BRA manicra pacifica: confideri, che la faluazione, O dannazione dell! | A: anima, pende da fare, ó non fare bene vna confeísione ; e che íl faríi | | male , O bene, pende in gran parte dal Confeflore; e fonoinnume» "1 ATA rabili quelle13 Ono fatte male, per colpa de' Miniftri del Confefsio: AR nario, Quando ftá confeffando vao, non penfi, che yene fono mol- q PF tiísimi altri da confeílare; atrenda perall' ora folo a quello ,che haa A. picdi; Non glidimanderá Dio conto d'auerne confeílati pochi in vna» | A mattinata; ma gliclo dimanderá ftrettifsimo , fe non li auerá confel- Mo R IN latibene, . 12. Se (1 porta in quefto modo il Sacerdote nel Confellionati0, NO hon dubiri » Che fará molto bene ne poueri fuoi fratelli, e faluera moltl 0 PECCator!; e porra (perare , che Dio gli perdonera le fue col pe quello, che sapplichera a liberare da efe il fuo proÍsimo , Mae ¡ce
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