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D. Bern. ferm,34 Íup.» f20f- Helm. in €. 12. Luce . 292 Perorazione Deprecatoria modefte , tratti mondani, 8 altre abbominazioni , che obbligano ad vn muto filenzio chi non yuol offendere la yerecondia: Andiamo 24'Sa- cerdoti, le £ permeflo elaminare quefto Santuario ; eche y; vedremo? Angioli nella purita? Serafini nell' amore? Cherubini nella [cienza Celefte? Soli nello fplendore delle virtd? Elia nel zelo? Paoli nello (pirito apoftolico? Anacoreti nella ritiratezza? Antonij, $e ¿larioni nella penirenza ? Quefto doucrebbe eflere; e cosi deue prefumere la, pictá; pero Hen ! Hen ! piange S. Bernardo; Domine Deus! quia ¡pfi funt ¿2 percujpone tua primi, qui videntur im Ecclefa tua primatum diligere, gerere principatum , arcem Sion occupanerunt ; Non eft ¡am dicere, VÍ P0= pulus, fic Sacerdos ; quia nec ficpopulms ut Sacerdos. O' non íi verifichi d'alcuno quello, che dice Helmeflio: Er quid ef Sacerdos fine fcientia Diniñe legis? Sepuleram patens , plenum immandiris: putens aby[fi , laguens mortis y rete diaboli y ianua inferni , Jpeculator cecus yeques fine equo , miles Jine gladio , negotiator fine pecunia , agricola fine femine y avis fine alis , coro pus five anima y lncerna fine igmes mutus est, opprobrium hominum, ¿> abite dio plebis, * AA os 4. Se di qualche Sacerdote puó dirfi, ch'2 ignorante y € che non há notizia delle leggi Diuine, $ obblighi del fuo ftaro , e manca nell' adempire l' Vfficio facro,$: impiego Diuino, che ha, ne viue, come deue, ed há coltumi indecenti; queíto tale fará vn fepolcro aperto , che efala il puzzo dell'abbominazione , che porta rinchiufo nell'interno; lara yn pozzo profondo dell' abbiflo affondaro nella yoragine delle praue fuc pallioni: fará laccio della morte, e rete di Satanallo, alla: giando la fua anima colie colpe, e quelle de' fuoi proffimi co'l mal' elempio: fara porta d'inferño quello ,chedoueua condurre le anime alle porte della Gloria: Sará come la guardia cieca , €he non puóco: nofcere l'inuafioni nemiche , ne difendere il Campo raccomacid lará come il Soldato lenz'armi, che facilmente? vinto dal fuo con- trario ; come il Mercante fenza capitale, che e neceffario viva fenza credito , e facoltá : come lP'Agricoltore Íenza; grano da feminare, che per alcun modo non gli riufcirá di raccogliere: fará came! vccello lenz' ali, che non potrá yolare verío il Cielo y €relterá allacciato dal terreno, e caduco : lará come il corpo fenz' anima , vn cadauere fetido ne'yizij, morto alla grazia ,e virti : lará come vn candeliere eftinto, che ferue ,non diluce, ma d' imbarazzo nella caía di Dio: fará in fine muto per perfuadere il bene coll'efempio , e ftaccare dal male colla, dottrina: reflerá elpofto al villipendio del Popolo, e diíprezzo delle genti: opprobrium hominum , dy abiectio plebis. : 5: Per rimedia di tanta ftrage de'coftumi, che il Monda rilafciato patifee ¿ laíció Dio 'elifiruite falutifero del preziofo fuo langue , depo- íitato ne' fonti Diuini de' Santi Sacramenti: quefti fonoil refugio de' malfatrori: la falute deglinfermi: la medicina degli addolorati: il foccorío de' bifognofi : il teforo de' poueri , il fulfidio de'mendichi : in fine pofeil Cielo in quefti il rimedio ditutri i mali del Mondo , com» mettendo alla vigilanza de*Sacerdoti il rifanare con queft” antidoro, Ma, ahi dolore ! che altresi profanati íi vedono queíti Divini Santuari]! Quanti fono quelli, che indegnamente vanno al Santo Tribunale della confeflione? pochiflima + in molti mali Criftiani la diligenza in dif- poríi per vna buona confelfione: s' elamina molto luperficialmente la cofcienza : fi nafcondono moltiflime volte ¡ peccati co'l velo della, icuía: non fi manifeítano le neceflarie circoftanze , Che concorfero nella colpa : il dolore dell'offeía di Dio fuol' elfére molto poco: i pro» pofiti

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