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Propofizioni LXYIT. LXIV.e LXV. Condannate: 259 proua ; Perché il cercare directamente Pocca- fione, e cercare formalmente il peccato; íl cer- carla indireie ¿e folo permedo , quando non we obbligo d'euítarla : Atqui, mai é lecito cercare formalmente il peccato; il permercer- lo peró si, quando non we obbligo d'suitara Jo : Ergo Ec, 302% Dico per fecondo , che , quantunque non Ga condannato ja quefta propofizione 63. il cercare indirecramente Poccalione di pecca- ye ;Sará peró peccaro mortale il cercarla ind;- aeété , quando non we per quefo vrgente ne. cefitá , ma folo vrile, O onelta. Et il dire il contrario ,e contrauenire alla condannazione delle propofiziovi61. e 62. nelle quali fi con» danna il dire , che quello , che fá ja occañione proílima di peccare, quale puó , enon vuole laíciare ,puo efíere affoluro; e che bafta per non lafciarla , che v'abbia cadía veile, ó one. fía per queño: Adunque non auendoni canía wrgente , molto meno fará lecito cercar indi. rerramente l'occabone di peccare . Da doue s'inferifce , che non € lecito andar A predicare aglLnfedeli con pericolo di fouuer- riríi ; ne alle meretrici con riíchio di violare la gaftitá , quando non compete per obbligo il predicare á quello , che lo fa. E ( proua; per- ché queño cale ha folo cauía vtile , o onefta per quefto efercizio, e non vrgente , come di. cenamo nello fpicgo della propofrzione prece» dente , concl.q. 1. 237. di quello , che fence le donteísioni folo per dinozione , con pericolo d'incontinenza . 303» Secondo s'inferiíce, che il Parroco po- trá andare ad amminiftrare i Sacramenti, o jofegnare la Doctrina aglinfermi, quancun- que nelle loro cale inconrra/fe qualche occafo- ne, e vi vada con pericolo di peccare . Perché, prima , queño cerca folo indireótd efa occaño- ne,e poi, latal occafione gli € inuolon. taria, per ragione del uo obbligo, e vfKicio . 304. Inferiíco per terzo , che ne i Mercanti, ne i Nocajj, ne gli aleri Vfficiali fono obbligaci a laíciare il loro víficio , quando hanno necef- fitá d' efercicarli per il loro fofentamento , e della prcepria famiglia , quancunque tali vfficij fijno Joro occafione di peccare , Ica cum Sua. rez, Hurtado, Sanchez, 3% aJijs Torrecilla fol. 49. num, 80. Perché queñti cali dirertamen- te intendono efercitar il lor víficio,e folo indi- rercamente P'occafione , quals loro inuolon. raria , per ragione del loro víficio . Ma fe con qucíta occalióne inuolontaria v'anc/lero ancire Vabito di peccare,ha da ofíeruarí il derco nella propolizione 60. vendafi alere dortrine dell'oc- calone proffima nella 3. p. della Pratica propa» fiz. 41.condannata Propofizione LXIV . Condannata . E' capace Y'affoluzione 'buomo , per quanto ¡gnovi ¡ Mifieri della Fede , Y anche, fe per neglin genza , quantunque colpabile , non fapia il Mifiero della Santifima Trinita , e quello dell' Incarnazione di N. S. Gres Cbrifio . Propofizione LXV. Condaumata ; E' baftante d' auer una volta creduto quelli Mis fiera 305. Vppongo, che con necefficá di mez-. z0 fiamo obbligari d credere elpref= lamente , che v'¿ vn Dio, eched rimuneratore.. E nell' opinione piú probabile ( quantunque la contraria nó fia condannata) alcresi il Miftero della Sanciílima Trinica, 8z Incarnazione , inmodo tale , che chiiguora ció , ch' € neceflario di neceflicd di mezzo ( quantunque l'ignori incolpabilmente ) non.» puo faluarfi . Di neceílicá di precerto fiamo obbligati a credere con fede efplicita curro ció, che (fi contiene nel Credo , 0 Articoli ¿ e quello, che ignora queíto jncolpabilmente , puo fal- uaríi : ció fuppofio , 306. Dico, che quello , che colpabilmente ignora il Miftero della Santifíima Trinicd , de Incarnazionc, e gli alcri, che fi contengono nel Credo , non €capace d' aoluzione ; 82 il dire il contrario e il caío della condannazione, Si proua la conclufione ; peeche l'ignorare col» pabilmence quello, che 1 deue credere di ne= ceflicá di mezzo , come fono i Milterij della» Santifíima Trinird , 8 Incarnazione, é peccato mortale : Acqui , il penicence , che nella confef= fione concioua il peccaro mortale , Cincapace d'afoluzione: Adunque, Sc. 307. Da doue s'inferifce,che, le il Confefore puo ¡inftruire nelia confefione il penitente ne Mifterij della Sanciffima Trinica,S locarnazio- ne ,potrá aoluerlo ,co'l propoúito fermo d' apprendere il reto : Ma fe il penicence, effena dogliimpofto dal Confefore in altre confe/li. oni , che imparaffe gli alcri Mitterij della fede, non 1'há farto , deue il Confleffore negargli Pal- loluzione fáinche l'impari , ficome fi nega a chi há abico di peccare , e a chi ommette colpa- bilmente la refticuzione . Ica Torrecilla fopra queñta propofizione fol. 459.concl. 3. num. 6. E la ragione, perché e neceflario , che el. prefiamente fappia i Mifterij dell'lacarnazione, eSantiffima Trinica, per adoluerlo, e baíta che gli alcri proponga d'imparargli,e, perche i das primi fono necefiarij di necefíica di mezzo , € non gli alcri. E che abbia propolico d'impa- rare glialeri, (i proua 3 perche l'ignoranza col- pabile d' efi € peccato mortale » Acqui ,il pe- nitente dene auer propolito d'euitare ogol peo» Kk 2 caro

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