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244 fe la minore, ma bensi per il dubbio fe pola, O nó recicarle , nel che ha da favorirá la liverrds Ergo Ec. E fi conferma ; perché quando il Medico dubita , fe fará danno ,0 00 all” infer- mo il recicare 'Víficio , € probabile , che non Pobblighi d recitarlo . Izá Bonacina ,e coo lul Diana part, 2. trat. 12, re/ol..28,Adunque pari- formiter vel noftro calo » 212, Dico per terzo ,che non fi condanna Y'opinione di Sanchez vbi fupr. num. 7.che dice, che quello , che non puo recicare le Lezioni, e Re/ponforij di Macrurino,per non auer Breuia» rio, efendo Vfficio di noue Lezioni, non€ obbligato a recicare i Salmi di Marruciao, abenché li fappia a memoria : € fi prova , per» ché ciaícheduo'Ora e maceria indjuidua, e non fifalva la ragione formale del Matcucino , Íolo ne' Sali: Adunque, dec. Aggiunge pezó-decco Sanchez ibi, che le 1 Vfficio folle di Feria , O Santo femplice benché non pofla recitare le Le. zioni, e Re/ponlorij, fe puo iSalmi, € obbli. garo á recicarli, perche in decci Víbcij le tre Lezioni , e fuoi Reífponforij fono materia pic cola riíperro á eueto il Maceucino, Pero la det. ta prima opioione a mio parere € falía; perche riprovandofi, che la maggior parce riri a le Ja minore, fi riprova anche , che voa parte ciri a fe la parce a lei vguale , 213. Da doue s'interifce, che quello, che nel'Ore minori non sá Je Antifone, Capicoli, Orazione 8:c. e obbligato á recicare i Salmi, íc li sá a memoria ¿ perche le Antifone , Capi- soli, E: Orazione éc. fono parvirá riíperto dell'Ora; Sicome quejlo,che ha mangiato qual- che paruica di cibo in giorno di digiuno, € obbligato a digiunare , non oftante che il digiubo fij materia indinidua ; Adunque dc, 214» Dico per quarto , che non fi condanna Y'opivione di Nauarro , Rodriguez , Ledeíma, Valcoza, Suarez, S alcri, checica , e fiegue Diana p. 2. T rat, 12. refol. 5. che dicono , che jl prececco delle fere"Ore Canoniche e vno,e€ che lolo ( commerte vn peccaro mortale la- iciandole ,e non ranti, guante fono le Ore, che fi eralafciano ; 8: io queña cooformirá lo praticano Copfelori, € Peoicenti, $ € pracica comunemente ricenuta nella Chicía , come dice jl P. Filgueira fopra quefa propofizione fol. 229. $5. Videtur . Vedafi quello , che circa quelto di. JO nella 2. part. áclla Pratica Trat. 13, CAP. 3 MNM. 24» 215, Dices: Adunque quello, che lafcias wo'Ora Cauonica delle minori , folo peccherá veojalmente , Si prona la confeguenza : perche rutre le ler Ore fono mareria d'wn fol precerco: Arqui vn'Ora minoie e marcria leggiera rif perto alle derre; Aduoque von fará peccato mortale il lalciarila; il che e couiro la doteri. na, che abbiamo fuppolo nslla prima con. EINionS » : Trattato X. Spicgo delle Prop. Condannate da Tmmocenzo X1. Riípondo , uegando , che vo Una Ganonies fia paruicá di macreria riípereo di cucco ¿Y A, cio , feguendo anche l'opiaione di Caramuelg nella Teologia fondamentale fundara. 53. 5, q, m. 190. done per paruica dice, che non baíta, Che fia l'occaua parte del turto , ma che há da elere parce dellorcana parte; Acqui vn'Ora Canonica € parte delle oro , e non parte del? otrana parte; Adungue vn'Ora Canonica non é paruicá di. maceria 5 ma bensi maceria, graue. 216. Dico finalmente, che non refta con- dannara Vopinione di Oliuerio Bonacio, apud Dianam part, 4. Trat. 4. refol. 219. che dice ( quancunque a mio parere 1) falía ) ,che quel. lo , che molte volts al giorno propone, e cipe- te la volontá di non recicare 1 Víficio folo commette vn peccato in numero ; perche tutte quelte volizioni (i voiícono nell'elteriore oa. miflione della recictazione : Che queíta opinion non (ia condanoaca (beache per alrro,come há detro la ftimi falla) e chiaro, poiche, ur pa- tet , € molto diuerío il cafo, del quale parla la condannazione , : Propofizione LV. Condannara . Sodisfd al precetro della Comunione annuale y quello , chefi comunica in peccato mortale . 217. Ico primieramente, che quello, che li comunica in peccato mor. tale , non fodista al prececco della comunjone anavale; $ ¡il contrario €il condannato : lo fteílo ha da dirfi delle alcre oc. cañoni , nelle quali obbliga la comunione: v,g, in pericolo, ó articolo di morte; 8 in queñi cai quello, che facrilegamente fi comunica, commette due peccari morcali: vno contra il precerco della comunione; l'alero contro la ri. ucrenza del Sacramento , 218. Dico per fecondo , che quello , che nella Paígua fi comuoico facrilegamente , € obbligato a comunicará di poi con buoua dif- pofizione . La ragione e; perche quello , che ha obbligo di fodistare a qualcne coís ,c non ha fodisfateo , € obbligato , quaudo puó,2 fodisfare ; Atqui, il Criftiaoo ha obbligo di comunicar voa volca l'anno, alchenon ba fodisfarro colla comunione facrilegaz Ergo Sec, Cio non oftante (benché non la gindichi vera) Yopinione concraria , che porrtano Granata, S. Antonino , Valenza , 8 alcri, che cita, e hiegue Diana p, 3. Trat. 4. refol. 61. non refla condannata , come fente ¡ii P. Torrecilla fopra queft a propelizione fol. 198. concl. 3.n. 46. Pet= che quantunque il precetco , che obbliga 4 tempo determinaro, celia, fe nou se fodif- fatro al tal tempo; come quello , che per fua solpa non yd; Melia il giorno di feña, Ó non dis

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