BCCPAM0001162-4-1600000000000
224 lib. 3. cap. 10. mn. 8. diFagundez in Decalor, Tom. 1. pracept, 2. lb. 2.cap. y. n. 9. di Diana P.9. Traf?.8. refol. 17. che infegnano,che quel. lo, che giura con animo di giurare ; pero (eno za incenzione d'obbligarfi col giuramento,non refta obbligato 2 quello.Perche Fopinione con. dannata parlaua di quello , che giara f20za in tenzione di giurate;e queñta folo del'intenzione d'obbligar.Peró, quantung non obblighi que- flo giuramento , lará peccaro veniale per il meno; emortale, fe € giuridico , come s é detro di fopra . 78. Dico per feto, che il giuramento pro» miñorio farco fenza inteazione di giurare, fard peccato mortale , fe manca la verirá di prefen. tes e fe quetta non manca, fatá peccato ve- niale (eccerco fempre il giuremento de con. tratti ) peró non obbliga il cal giuramento, adhuc, dopo la cordannazione . Cosi fente con $. Tomafo , Caierano, 8 aleri, il R.P, Fr. Martino da Torrecilla, fol. 366. 1. 261, E la ragioncé , perche il giuramento fenza in- tenzione di giurare , non € giuramento: Adun- que von puó indurre alcuna obbligaziones: Tuttauolta, le dal non compitfi queto giuras mento , doucífe feguicne qualche fcandalo ,6 danno del rerzo, obbligherebbe ja cofciena za; € anche: nel foro eleriore obbiigherá al fuo compimento , come dice Lumbicr obfern, 8. num. 209, Propofizione XXVI. Condamnara . Se alcuno , folo , d in prefenza altri , 0 interros gato, d per fuo guflo , ricreazione , d altro qualunque fine , giura , che nou ba farto la tal cofa, che veramente ba fasto , intendendo Fra fe fleffo , alera cofa , che non ba fatto , 0 altra [irada dinerfa da quella , done | ba fatta , 9 qua'frnoglia altro agginnto uCrtO, realmente non mentifce , ne e fperguuro, Propolizione XX VIT, Condannara . La caufa giufña d'ufare fimiglianti ambfbologie e, tutte le volte, che e neceffario , ó vtrle alla Jalute del corpo , onore difefa della roba do. mejtica . o per qualfiuoglia alero atto di virtk; di modo che Poccultar la veria > fi gundich; all. ra efpediente , e fanorenole . Vppongo primieramente , per mi. glior incelligenza di quefte Propo- hizioni ( che tanto hanno dato da dire az.» nuomini piú dotri ) che le reftrizioni mentali , o amáibologic , fono condannate per bugie, e le vi s'aggiunge giuramento , per fpergiuro . Cosi lo dice la Propofizione 36, condannata : Non mentitur , nec efl perturius; € per confeguenzajo niua calo, ne per la vica, ne perVonore, mé per la roba, ne per altiro 79" T rattatoX. Spiego delle Prop» Condannate da Inmocenzo XI. qualfiuoglia fine , € lecito víare derte amfibo. jogie , O reftrizioni. ( raccoglic dalla Propo. fizione 27. condanoara. E fi proua; perchi la bugia in niun cafo e lecira: Arquil'amfibo. logie fi condanuano per bugies Aduaque ja niun cafo faranno lecite , 80. Suppoago in fecódo luogo,che le '¿mfñs bologia s' vía lenza giuramento , folo fará pec- cato veníale, non iocteruenendouidanno del proffimo + fi come lo € la bugia. Ma le l'amáia bologia fará con giuramento , lará peccato mortale: Arqui Pamábologia € bugia : Aduna que [e e con giuramento , fará Íempre peca caco mortale, fia la materia d leggiera O gras ue. Tucra la dificolea (che non e peecaro) con- fifte ia: conícere e decidere , quali ambibologie fian condannare, come bugie, e quali no; il che rifolueró per le conclulioni feguenti , Prima Conclufione . 81. Ico ia primo luogo , che quello ; che fi condanoa in queíta pro= pofizione , fono le reitrizioni puramente mentrali : cosi riene 1d M. Lumbier , Filgueria, H»zes, e Torrecilla fopra queta propofizione. E fi prova dal celto medemo del- la propofizione condanaa:a , che dice : fi quis intra ,(ealcuno dencro dife, Ó interiorme-te víafle la refirizióne + Adunque folo la rettrizio. ne interna, O mentale fi condanona . Retiris zi0ue menrale ( dice , quando aon fi iguitica, ne có l'equinocazione delle parole , né con ala trecircoítanzs citeriori, malolos ha la e: tri» zion: nell'animo : v.g. mi e dimandaco le oggí hó vííto Pietro , quale in verica ho veduco ;€ perchd non voglió manifeitarlo, dico: non ho veduto oggi; intendeodo dentro di me medemo , non I'hó veduto per dirtelos ques fta (1 chiama amhbologia, e reftrizione pu- ramente mencale , 8 inceraa; e queita e queila, che fi condanna ,come bugia . Seconda Conclufione . 82. Ico per fecondo , che le refiri. zioni,ó amfibologiefenfibili, ó elteriori non fi condann2no in queíta Propofizione , Cosi féarono i DD. Cia taci nella Concluñione precedente . La ragione € ,perche loccultare la veritá molce volce é lecico, 8: anche d'obbligo ; come quandoé interrogato il Confeñore di qualche peccato vdico in Confeffione: Atquila bugia mai € ls cita + Adunque ha da darfi quaichs ftrada, per occultare la vericá in molci cafñ . $ubfus mo + Sed fic efi , che non í puo coll'amfbolo= gía mencale , per efíere bugia: Adunques coll'elterna . 83. Efe mi sgaddimanda, iiiral * ams 0-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz