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222 non P'interroghi della Fede . Sic Torrecilla fol. 442.Con.5..9. Perché la Propofizione eondá- nara parla , Ípppofta gia la dimanda: e quello, che fugge , non fuppone , che l'abbia interro» garo , L'altro , perche la fua fuga e confefñio- nc baltante d'efer egli Criltiano ¿ poiche non fuggirebbe, fe no'l folle, Propofizione X'X. Condannaca . Non pud fare la volonta y che *afjonfo della Fede abbra in fe margior fermezza di quella , che merita il pifo aclle ragioni, cbel'inducono etalaf cnfo. Propofizione XX. Condannacra . Da qui e, che puó qualfinoglia prudentemente_» ripudiare l' affenfo fopranarurale , che anta va» 64» Vppongo ,che, accio I'huomo fac- cia v'atto fopranaturale di Fede, ricerca la grazia eccitante, € coope- rante . Confta dal Concilio di Trento Se/]. 6. can, 3.e 4.€ dal Concilio Araulicano 2. ca. 9. che dice : Quories bona agimus, Deus in mobs, atque nobifcum , vt operemur , operatur + 8% éco- mude de' Teologi. Suppongo per fecondo , che quelta grazia eccitante, K adiuvance non folo (i trova nell'intellerto mediante Villultra- zione ,lume , O infpirazione; ma anche nella volontá, mediante vna pia affezione , colla quale fopranaruralmente fi muoue la voloatá al bene, 65. Da qui s'inferiíce la falfita di quelte due opivioni ; poiche la deciara nona togliena alla volontá la pia aflezione ,e turca la ua mozio- peactribuina alle ragioni dell intellerto : ela 20. fopponeua , che il morjuo dell'aGento fa. pranaturaje fofle fallibile , 1 chee falifimo; perche quefto motivo € la riuelazione Dinina, la quale e cerciffima , e infallibile . Propofizione XXI, Condabnata . Loffenfo della Fede fopranaturale, vtile per la jalute fi comparifce colla notizia folamente probabile della rinelazione : anzico'l timore, co l quale vns teme, fe Dio fía quello ¿che abbia parlaro , 66, A falíitá di queñta opinione fi dimo- fira facilmente. Perche l afento lopravaturale, e vtile per la faluce, ha da eflere certiimo: Atqui, non potrá ef. ferlo tulo colla probabilitá, o timore ce'!a ri- uclazione Ditina: Acunque ricerca notizias certa , di che Dio l'ha riuelaco . La maggiore e cerca , porche l'aflenío di Fede fopranacurale Tras tato X. Spiego delle Prop. Condannate da Immocenzo XI. fi fonda acila veracicá Diuima , qua quid certius La minore, € anche fermifima. Perche la certicadine dell añenío A fonda nella cercezza dell! oggerco motiuo : Aduaque fe queño € probabile , non potrá quello efiere certo . Propofizione XXI, Condannata. La Fede d'un Dio, folamente e neceffaria di ne» ceffita di mezzo 5 ma non la Pede efplicita, cbe Dio fia rimuneratore . 67. * Oppone efpreflamente quefa opi. nione á quel Telto di S, Paolo : Aca cedentem ad Deum oportet credere quia ef, cr quia mquirentibus fe remunerator (5t , ad Hebreos cap. 11. 1o che dichiara il S. Apottolo, che quello, che ha d'andare á Dio in queíta vica per la grazia, e nella furura per la Glo- ria, deue credere, che we yn Dio, che rimu. nera quelli, che lo feruono , 68. Peró non li condannano qui l'opinioni, che dicono , non elfere necefaria neceffitate me- dijPefplicica Fede del Milterio della Sancifima Trinica , 8 Incarnazione ; né meno quelle , che parlano della Fede implicica, ne della necefli- tá di precetro . Vedali quello ho decco nel Dia. logo Trat. L. cap. 1.0: L. Propofizione XXIIL Condannata . La Fede , detta cosi latamente , per effere dal tefli. monio delle cyreatarre 0 motiuo fimigliante y é baftante per la ginftificazione e lta Propofizione ; perche la Fede nt. ceflaria per la giultificazione , ha da eficre fopravaturale : Arqui . quella, che fi fon- da in motiao di creature, non puo elere [o» pranaturale : Adunque , ne eflere baítante per la gioflificazione . La maggiore é cerca : per. che fra la difpofizione alla grazia , e la grazia fteíía , ha ad eflerui proporzione : la grazia € fopranaturale : Adunque Ec. La mínore é chiara ¿perché Patto ( fpecifica dall'oggetto formale: Adunque, fe il eefimonio creaco Í2- ra motiuo della Fede , efendo quello naturale, non porra queíta effere fopranaturale. E cosi refla condaonaro Perrore de' Manichei , che dicevano efier baltante per la giuftificazione la Fede vaturale, come ceftifica San” Agoftino lib. de vtilitate credendi cap. Y. Refta anche con- dannara , come ben proua Filgueira fol. 108. 5. Num veró, Vopinioue di Ripalda de fide difp. 17. Sec?. 10. (7c. Che ammertena voa Fede Jara , che non cra Fede Teologica;z fe ben dí. ceva , che cra fopranacurale , ma che proctr deua da motiuo di creature, Vedal anch: il R- P.Tosrecilla fopra quejta Prop. pum. 249 $299: Pro- 69 S I dimoftra facilmente la falficá di que»
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