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zur REORIZORA IKDOKIDREKIRIXIKIXIKDOK TRATTATO XX Compendiola Notizia , e Spiegazione delle 65. Propofizioni condannate dalla Santitá d'Innocenzo XI. l'anno 1679, ' nel fecondo giorno di Marzo » Accioche il wolume non crefca troppo, e pofa effere piv manuale , miri/?. ingero nello fpiego di quefte Propofizioni y procurando tocar Juccinta mente tuttoil necefjario per la loro intelligenza ; e per la /?/Ja ragione lajcio-per la feconda Parte lo fpiego 4.lle Propofizioni condannate da AlefJandro VII. quale/7 porra nel Trattato 17. per Lotum . Auuertenze Generali circa quelto Decreto d'Innocenzo XI. Y. Vuerto primieramente, che qualí A uoglia ,che infegni , O diffenda al. cuna delle 65. Propoliziooi con- danvate in quefto Decicro, incorre sp/o- fabio in [comunica maggiore late fententia, rilerua- ta a Sua Sancira ¿la qual cenfura incorrono an- che quelli, che Je predicano, ftampano, O dif- purano, le non e per oppugnarle . 2, Auucrco in fecondo luogo , che none lecico praticare alcuna di decre Propolizioni: Si, peiche fono condannate per Ícaodalofe, 8: in probebili, e praticamente falle : Si perche Sua Santicá comanda con precerto formales,» d'ybbidieaza, che niuno le pratichi. 3. Auucieo in terzo laogo , che quello , che pracicherá alcuna delle Propofizioni condan- naíe non comuaectrerá due peccati; vno contro J vbbidienza , per violare queÑño precetro di Sua Santiá ¿e P'alero contro quella vircú, alla guale s'oppoue la materia dellopinione, che li pracica : ma che folo commerce vn peccaro contro la vice, alla quale s'oppone l'opinione condanuata : v.g. quello, cue pracicherá Popi- nione , che ivflegnaua, che ne' Sacramenti puó feruich dell*opintone probabile la(ciara la pin fcura , folo commetterá vn peccaro di facrile» gi0 + Ela ragione €, perche non precilamente la moluplicita de' prececci molciplica iprccati, cowe infegoa la comune de* Dotrori nella mate- via de peccátis, vbi de eorum diflinétione , 8 io ho deco nelle mie Conferenze Moral. Trat. Qe Seét, 5. Corferen. 2. 1. 2. Y fegq. ma lolo, quando il fine del Legislarore e diuecio, Ó la máceria dittinta: Arqui, il Pontefice in tanto comanaz , chi Popinione non fi pratichi, in quanto non fcuía dal peccaro la lua materia per Popinione, che la fauorifce + Aduaqus il fine ,e materia del Pontefice in quelto precer- to € lo ficllo, che quello della fea opinione condannata: Adunque la fua traífgreffione non lará peccato doplicato, 4» Auuerco in quarto luogo, che qualune que pracicherá alcuna delle 6;. Propofizioni condannate , deus efler denunziaro al Fribuna» le della Santa Iuquifizions ¿ e quello, che (2- pendolo, non denunzierá il cralgrefTore , ¡de corte in comunica magziore late fententra fal- minaca dal Supremo Tribunal: dell Taquifizio» ne ia vn fuo Decreto de' 24. di Luglio del 1679. 5. Auuerto ia quinto luogo , che quantun- que quelto Decreto per eficre odiolo, abbía ad jacerprecará (ireccamente ¿ non canto peró, che (i permecca nella (ua iorerprerazions trop. po larghezza ; perche queto farebb: andare contro la mence di Sug Santica, che con que- fto Decreto ha voluto riformare la troppa ri- lafazione , che conteneuano le Propofizioni condannace . 6. Auuerto in feo luogo, ch: ia alcune opivioni , che riferifco nello fpiego delle Pro- pofizioni, dico, mos fono condannate ; ma non per queíto dico, che fono probabili + Poiche, ponao non eñere condanaace per queto De- creto d' Lanoceazo Xf. 82 alias , eliere improba- bili per alira vragione , 7. Auuerto ia ferrimo laogo , che in alcune Propofizioni condannate s'ríano quelte paro- le, Non é illecito, d e permeffo, O altre fimi- gliancí; e quantunque fia vero, Che prenden» Did 2 do 14 18 ES = A a orto ln i O cre,

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