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+ y r 200 CAPITOLO VLTIMO. bel nono , e decimo Comandamento . ducono al fetto, e fercimo ; e pole Dio quefi due vlrimi precerci per infe. gnarci ,che non folo fi pecca collopra , víur- pando(i la donna , ó la roba alcrui, ma auco defiderandole + Ebenché in torri gli alcri pre. eri é peccato il defiderare quello , che proi. biícono ; fi pofero peró queÑi due cfpreísi, proibendo j praui deliderij, si perche quetti bafianano per darci vo'clen pio, comeanche per efles queita la materia , che piú (i defidera dall'huomo . 49. Et auuerrali , cheil deliderare i beni di *] Comandamenti nono , e decimo , fi ri- Tratrato VII1,.del VIII, Comandamento » forcuna , non efeado per mezal ftlecici, nea fine prauo , ne per auarizia , non fard peccan to almeno morcalez e le Ñ deliderano per qualche buon fine , come ptr pagar debiti, far limofina , coll'animo libero da ogni auarizia, non v'é peccaro alcuno; quáncunque fa me- glio conformará il Criftiauo colla volonca di Dio, e non defiderare piú di quello Dio vuole; che, fe queÑfti beni temporali ci foflero neceifa- rij, beniífimo la Macilá Diuina ce li darebbe; equando celi nega, e fegno, che non € bene per noi; e pero gerriamoci nelle braccia delía fua Divina Prouidenza, che fe nutrifce fino gli wecelli dell' aria, e vefteicampi fenza facica, molto piú fofenrerá le fue creacure ragioneno- li : cosi aueíffimo noi cura di leruirlo, com'egli ha cura di mantenerci . DERIEIRIZAIROINIRIN IDR IRADRIMS CIA AO LA DI QVELLE COSE, CHE SIEGVONO ALLA CONFESSIONE. É Vello, ín che piú ha ed iofifere il Confeñore , deue elfere , di muo- vere al dolore il Penisente ; perche l'integiacá materiale della confefione non fem. pree necelíaria per riceuere il frucco del San cramento , quale non pudo confeguirí feoza il dolore fopranaturale . Deue auucrejre il Confefiore, che molte perfone vengono á con. felflaríi feoza dolore, e moltie , che non fanno qual dolore (fi ricerchi per la confeífione;e cosi deue loro fpiegare , che coía fia contrizio. ne, eche cofa l'attrizione, e come l'atcrizios ne é bafltante colla confeffione , per riceuere ¡l perdono de' peccati, E per molti Confefori, che non hanno in pronto ragioni , per indurre il Penitente al dolore delle fue colpe , porró qui alcuni mociui efficaci, acció con (pirito, eaclo li luggerifcano al Penitence cerminara la confefiione , nel modo feguente . CAPITOLO 1, Del? Efortazione ,cbe hd da fare il Confeffore al Pensente finita la confefhone . 2 E . Non baña, figlio, accioche Dio - ¿ Bliperdoui le ne colpe , che contro la luz bontá ha commeño , l'auerle conf uc colla bocca , gli € necefario di pid, clic abbia vn vero dolore d'auer oficio lua Di- vina Mafia, e siloluzione, e propofito di mai pin cftenácria » Non ho dubbio , che le V.S. dari vn'ocs chiata all'amabile bontá di Dio . che ha «ffelo, auerd gran pena de'fuoi peccatiz poiche con quefti ha iogiuraro, € offclo non vahuomo, O n'Angiolo , ma liiteo Dio ,che!'ha crea» to , fatro Criítiano , e redento co”! fuo Sangue preziolo ,e facrogli innumerabili alcri beacfe cij. Efe nelle leggi policiche del Mondo € tam. to praticata, e con ragione, la legge della gracitudine , e qualñuoglía huomo aggiufta- ro procura di corrifpondere con donaciai di ricognizione d chiunque gli fá qualche gra- zia , ¡o nonso ,fe vi fia ragione, per la quale Dio demeriti quello , che metrica qualGuoglía huomo j né che (ij giutto- il pagare si gran bes neficij ,come ha facto Dio á V.S, con off:fe, $e jograciendioi, 3. Se V.S, flege in vna carcere fententiato al fupplicio per i fuoi delicti , tenza avere, chi porefle liberarla da fimil fentenza, e venific da» gli vicimi confini dell'Indie vn Re, al quale sai V.S, auclle prefaro víficio alcuno di [tro nido, ne mai conoíciuto ,e s'offeride di morí» reegli lu patibolo per liberare V.S. dal'2Ls morte , El in efferto deñe la vita per lei, e mo- rifle ,con che paghercbbe queíto gran fauort fatrole da queílto Re, quanto fe gii profefle» rebbe obbligaca? E lc fofíe V,S. cauto cruda, eciranna ,che á quetto Ré, cie le ha tacto beneficio si Gingolate, delle pubblicamente vaa guanciata , non larebbe vo'clecranda empictá, $: yn delitco orrendo ¿ Ora quetto fteho , che pra-
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