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190 Trattato VILLE. Dell VIII. Comandamento 2 * ODROXIEDKIXIKIXOXRDRDRIOMDD ¿TRATTATO VIIL DELL VII. COMAND?0, NON DIR FALSO TESTIMONIO. Vefto comandamento pofe Dio , per- che s'ateendefe alla conferuaziones ” della fama, 8 onore del Proflimo: la tama( daooifica co' fofperti, giudicij re. merarij,e colla derrazione ; e F'onore colle contumelie ;e cosi tracceró ¡a queñi capicoli de” foíperti , giudicij temerarij , detrazione ,e contumelie ,e dell'obbligo , € modo di refii. tuire la fama , e Ponote ; e quantunque alcuni DD. foglino trartare in queño Iuogo dell'or. dine giudiciale , e degli obblighi de* Giudicí, Avocaci, 8 alcri Mioilrí di giuftizia ; jo mi riferno qnefte macerie per il Traccaro quinto. decimo della feconda parte della Pracica . per fuggcrire gli obblighi di quetti vfficij coa quel- Ji degli alcri ftaci , de' quali ho da traccare jo detra Íeconda Parte, CAPITOLO 1 : De' Sofpetti , e Gindics temerary , J. , Padre m'accufo , ch'effendomi man- cata voa fupelletile di caía, penfai d'vna períona , Ch'efa fofíe , che me l'auefíe rubata. €. Crede V.S. come cofa cerca , che la tal períona glic l'auefe rubara? P. Padre , oo me 0'2ficorai totalmente. C. Adiumque era folo fofperto, il quale (í diftivgue dal gindicio ¡a quetto ,che il gindi- cio dererminata , e cercamente aence all'og- gero propafto y doue il loíperro, quantunque iociimida crederlo, lzmpre pzró reña con qual. che perpleflica , fe fará cosi, ónó la coía, che ci (i propone, 2. Áucua V.S, qualche fondamento di fof. pertare, che quelta perfona le auefe rubara decta maiarizia? Come l'auer detra períona poco buon nome nella Repubblica ia mate:ia di rubare , O perche folo quella fia entraca ¡a caía di V.S, P. Padre , qualche fondamento autuo, ben- che leggicro ; 8 era, che quella períona fape- ua bene cueci i cantoni della mia caía, e fre- guentemecnte v'eotrava , C. Accioché il loípetto, y giudicio fia te. merario , € neceario, che non rifa fonda» mento per fofpertare , ó giudicare: per il gin- dicio li ricerca maggior fondamento » Che per il foípeteo ; 8: auendo leggiero fondamento , il fofptito non fará temerario, e per conleguen. za né meno peccato,. E beache Bannez quel. 60. art. 3. €e aleri, dicano , che il fofperco te. merario , ch'é quando fi folperca fenza alcua fondameaco , e peccaro morcale ; Alcri peró diftendono, che, febbene il lolpetto lia teme. rario , non € mortale. Irá Pietro di Navarra lib. 2. cap. 4. num. 454. Nauarro , Caierano, é£c altri. Perché il foíperco non fa iogiuriz graucal proflimo: non eíiendo di graue ía, giuria, non e colpa mortale : Aduaque il fol. p=tto temerario non Íará peccato morcale . 3. P. Padre m'accuío , che in vna CcONgiuNa tura giudicai dererminatamente , che vna ptra lona viuclfe male . C, Con qual fondamento fece V.S. quefto giudicio? P. Padre, per vedere , ch'entraua frequen. temente in vna caía. €. In quelta caía era qualche femioa di cat- tivo nome ? P. Padre, (i mormoraua per ¡l Luogo di lei, $ era cenuca per donna leggiera ,e vana, C. La períona , che andaua ín quetta caía, aueua con lei qualche accinenza di pareocela, amicizia, O alero ticolo oneíto ? P. Padre, aucua qualche amiga co'l Pa- droae della caía. €. Certo €, che il giudicio temerario in ma. teria grave e peccato morcale; perche e far ingiuria grauc al proffimo il giudicar male di Juijn cola grane,e di confiderazione ¿ molie volie pero 13 cuía dal peccato morcale : prima, quaudo la maccria € leggiera rlecondo , quaa- do non ve la piena deliberazione: terzo, quando we balteuole foudamento, per giudi- car male della perfona : quarto, quando il foudamento baña per far folo giudicio proba- bile, e Viocellero s'auanza ¿ farlo quali cerro; perche dalla probabilica al gindicio quaf cer. ro, non ve ditanza calo , Che confticuilca materia di peccaro mortale : quinto , fe, quan» cungue avucriiíca Pincellerco , che giudica ma- le del proffimo , non avuerte peró , che il fona damento € infufficiente, per giadicar male , né queno allora lurá peccato morcale il giudicios il cutro e doctrina di Lelflio 11h. 2. de Luftit. cap» 29.dub, 83.1. 28, 4 É par sbrogliare iConfefori, noreró qui la

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