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Capito! Ú V.] C. Autua queño canallo quaiche diferto oc. culto, yuale non manifelo a V.S.il padrone d'efo? Perche fe l'aueua, e per non faperlo V.S. non pote rimediarui in modo , che non patifle qlcua decrimento , non fi colpa di V.S. ma bensi del (uo padroxe, che doutua auui- Íarnelo : come anche,fe per edere il cauallo fu- rioío , e sboccato, n'2ueñe V.S. pacito qualche dano, era obbligato il padroue, che non Pauuisó di queíto diferco, a fodisfare a V.S. il daono feguico + Ex Le inrebas , $. Qui feiens. P. Non aucua diferco alcuno occulco il tal cauallo. C. Deterioro il cauallo per auzrlo V.S, im- preltaro ad alcri, effendo conuenuto co”! fuo padrone di (eruiríene folo lvi? Perche , quan- cunque quello , che ha ius di víare vna cols, poíla cencederne l'vío ad vn'alero ; non puó pero farlo, quando elpreflamente ha patuico co"! padrone della ral cofa il contrario come Cice con Molina, Ye altri, Bonacina Tom. 2. Traít. 3. de contradt. quefl. 16. punt. Unica NUM. 2. P. Neio l'ho daro ad al:ri, perche fe ne icruiílero;ne meno fon conuenuto co'| fuo pa- ooo , diaon lafciarlo adoprare da alcri.. . Ha patito il cavajlo queíto danno , per- che$ S.le n'e feruita piú tempo, di quello, che gli fú concefo > Perche , le quello , che ri» ceunc commodara vna cofa, Pría pida tempo ¡ quello , che gli e concefo dal fuo padrone, commette furro, € € obblizaro CA C onfla dal Tefto Cipile £L, Sivecerto 5 Quin mo. leche ( limita, quando probsbilmente f A credélb , Che ¡il padrone della cola aucle gu» fto , che la cola s'víalle- per maggior tempo di quello ha conceffo 3 che alilora non vi larebbe ocb'igo di reftiruire ; come dice Baco Verb, Commodatam num. 4. P, Padre )io non mi fon feruito del canal. lo ,1e non i tre gioroi concedutimi , 125. Si € leruica V.S, del cauallo per alcro viaggio , 0 efercizio diftinto da quello, per il quale gli fA concello? Come fe concedendo- £liclo per vn viaggio di trenta miglia, le ne foile feruica per farne quaranca , O Le gli folle impreflaro per va viaggio di firada piava , le ne fofle feruico per vn viaggio afpro, e mon- tuofo ; che quando íi ferue d:ila coía per altro elercizio da quello, per cuilo concede il pa» Grone , € peccato , con obbligo di refticuire, come dice il Teto Ciuile, L. fr ve certo , ¡am ci- tato ¿Se non forfi , come s'e detro auanti, aucí- probabilitá , che ii padrone della cofa auele bene , che li víaficinalera cofa ; che allora (aria peccato , ne vi farebbe obbligo di re- liitnire . Baíico ibidem . P. Né meno mi fon ferpico del Cauallo , fe non in ció , che mi concede il padrone, C. Forí manco V.S, uc] dare da mangia1c, Párte IV. De' Comtratté: 169 8l alimentare ragiometnolmente 11 canallo ? Per- ché queño e obbligo di chi riceue qualche co- ía commodarca , che € obbligato alle fpele ordinaric, che yioccorrono ; ma a0N € obbli. gaco alle Ípe(e fraordinarie; come (e ii canal. los'infermalle fenza colpa luz , e fofífo nes celiacie Ípele per curarlo; perche quee cor. roao á coaro del padrone,. com: dice Mt. chado Tom. t, dibe 3. part. 5. Tral. 9. docine. 1.1.2 P, Sedaro al cauzllo eutto quello era ne ceflario per il fuo alimento , C, In che dunque fu il deterioramento del cauallo P. Padre fl , che inciampó , cade, e reltó alquanto malcrarcato . C, Incoríe in queño jaciampo per negli- genza di V.S, per non faperlo guidare , 0 po auerlo facto paflare in pafá pericolof? . N3 Padre, io lo conduceuo per molto 0 3 camino; ae fa mia negligenza , ma va accidente; perche (1 Ífpaucaco , $ iociampaa» do cade . C. Quando V.S. riceué il cavallo, s'obbli- go al padrone di refticuirglielo, fe periva , O dereriorana per cafo forcuito , 8 impeníaco 2 P, Padrenó. C. Quando loriceué, vsó diligenza il pa. drone di far ftimare il valore del cauallo? P. Nemeno s'+só quefta diligenza . 126. C. Quando la cola accommodatra pe. riíce , O deteriora fenza colpa alcuna del com- modarario , ad leue , ne lenifíima , pon v'e ob. bligo direfticuire il danno , che fuccede. per qualche caío fortuito, € impenfato, fe non precedefíe al riceuerí della coía parto di refti cuirla , quantunque periíle per cafo fortuito, O íi facelle, nel confignarla , la diligenza di farla fimare ; che io quefti cafi (1 deue reftitui- re, quantunque perifc per qualche cafo fora tuico . Vide Bafñeum vbi fupra n. 9. S£ Macha- dum », 5. eod. docum. 1. La ragioue del primo e, perche il cafo non cade ne fotco la proui= denza vmana, ue forro oboligazione : Dun. que perendo la cofa per vn calo fortuito non v'€ obbligazione di relticuire. La ragione del fecondo € , perche auendo pofto nel contratto lobbligazion: del calo , come legem contractus dat, obbliga aliora d fodisfare, ció , ches patiíce peril tal cafo; e quando fi riceue la cola eftimata, s' equipara per 1 incenzione, come le vi foie parto di refticuice ex cafu fore DUito . Y PAR=

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