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Capitolo Y. Parte 1FI. De” Contratti . vanni la rivenda di poiá prezzo ¡nfimo a Pie- rro : anche quelto e mutuo palliaro ; poiche € lo feo ,che le Pierro prelftade 4 Gionanni jl valore della merce á prezzo infimo , e di poi eigefie da ello il prezzo rigoroío . Anche» quefto contratco moatra e condannaro dallo íteflo Innoccazo nella Propofizione 40. Queñto e quello, ch'é fucceduco nel cafo di V.S. poi- che tú lo fieño, che le V.S. auele Ícoffo da Pietro i fuoicento reali, e glieli auc/fe impre- ftati la leconda volta , con la condizione che d'indi auanti venifie a comprare alla fua borre» ga turre le volce, che gli occorrefse comprará qualche merce . 106. E per chiarirí, fe poté lecicamente ima porre queít' onere fa di mefticr fapere fe V.S. vendeua a Pietro piú caro di quello l'aucrebbe aunto da alero borreghe? P. Padre gli hó venduto la merce al prezzo COrrente . C. La coía, che V. S, vendeva , era tanto buona, come quelia , che Í¡ rendeva dagli alcri? P. Padre si, C. Ela borecga di V.S. era molto difcofta dalla caía di Pierro, di modo che gli fofle per elier difpendio Vandarui per riícuotere ? P. Padre nó. C. Concorrendoni le circoftanze delle qua: litá del prezzo, e bontá della merce, eched Pietro non vi era pi grauolo il venir aña lua borrega ,che andar alle alcre :infegnano S.An- rovino , 4 alcri ,che cica Diana part. 1. tra?. 8. refol- $9. efler lecico impreltar Con queíla con» dizione , che Pierro venifíe alla lua borrega d comprare tucce de volre , che aucfle bifogno di qualche mercanzia ¿ e per confeguenza fú leci. to inguefa opinione ció , che V. $, ha fatro, di diferire il pagamento douutogli da Pietro, con quefta condizion: ; poiche quefta dilazio. ne pon (4 va mutuo palliaco , e vircuale, Ela ragione , che puó forrificare queÑñta opiaione, e, perche l' víura e lucrum ex mutuo + Arqui V, S. non ricene guadagao alcuno ia vircú del mutuo. Aduaque non fO víura. Prouo la.» miuore, perche non ha auuto Jucro dal fuo de- bico , poiche fe gli doucua cento reali, alcri cenio gli dovena pagare: e s' ebbe qualche vaotaggio aclio fpaccio , che aueva Ce'la lua mancanza a Pietro , che veniua á comprarla ia virea del parco antecedente , qual vaoragzio proueniua dal concratro reale , e vero di ven- aia, e compras Dunque mon dal mutuo; Adunque non fú víurario . Cio non otiaate la contraria opinione € co- mune , e la difende coa S. Tomaío Siluc(tro, Verb. ufura 1. quaft. 2. Medina nella Somma leb, 1. (AP. 14w $. 25 Molina tom. 2. difput. 308. € 309. , 8 aluri molci . Er € la ragione perche € viuia | impreltare imponendo al mutuacario qualche onere presio s/t:mabile ; Atqu: V. 5. 1m- 165 poneua 2 Pierro ouere pretio effimabile ¡aquel mutuo palliaco « Adunquefú víura. Prouo la minore + la liberrá e/t precio e/timablis e tanto che non bene libertas pro toto veanditir auro : ia quelo coorrarco há colro la libercá a Pierro di poter comprare ad alcre botreghe , fuorché alla fua adunque gliha pollo va' onere prerio afimabile ¿e cosi, quantuoque non ne veaghi alcro danno al muruacrario , chela priuazione della (ua libercá, e «fura l'impreitare coll'onere, e condizione derta . 107: P. Padre, ¡ionon gli ho polto quel onere , come obbligo di giuftizia , má lolo co» me obbligazione douuta a ragione d'amicizia, € nuoua corrifpondenza . C. Non importa ; poiche non folo quando fiefigge qualche cola ultra fortem ( chiamak force la coía , O quanrica impreltaca; Y vltra fortera, quel guadagao, che (1 caua dalla mede. ma cofa impreftaca ) come debico di giuftizia, € víura; Ma anche quando s'efige come debito inlegge dibuona amicizia; Se il concrario € condanaaro come fcandalolo da lonocenzio X1. nella Propo(iz. 42. PARTE JIL Delle Compre , e vendite . 108, S Vppongo, che la vendica ef con- traítus onerofus quo traditur merx pro pretio ¿€ compra efi contraítus onero- Jus, quo traditur pretium pro merce - Si chiama contrarco onerofo, nel che conuiene colla con. dizione, mutuo, dzalcri contracci onerofi ; $ ia queño fi diftingue da' concracci luccarini , Ó gracniti : 8 e concratro oncrolo la compra € la vendita , perche in quelle s'obbligauo anche le parti ; ¡l compracore a dare il prezzo , Y il venditore a dare la mercanzia. Di queña fot» te di compra , e vendita ha da parlarí di pro- polico nella 2. parte della Pratica tratte 15. C4Po 4.1. 47..iraccando dell' vicio de'Mercacanti. Lá potranno vederf le cofe, che qui li trala» fcieranno . 109. P. Padre, m'accuío, che hó compra- to vn cauallo , quale dopo hó faputo chs co» Jui, che me l'aucua venduto , Panena rubaco . C. Quando V.S, lo compró , giudicó , che folle rubaro . P. Padre nó. ¿C. Ebbe dubbio, fe fofle rubato , Ono ? PD. Né meno. C. Quanto vale il Cauallo ? P. Cinguanra ducati. C. Per quanto V. $, l'ha compraco? P. Padre per erenta ducati. dd. C. 1 comprare vna coía , fapendo cheé ru- baca, con animo di tenerla , € peccaco contro la giuftizia elo ftefío dico, le Ai compra con dubbio

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