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r ín vero troppo ¿ofpenoll. 3. H furto € peecaco mor*ale di fua narura, SX € oppofto alla virea della giuRizia ; ede peccaci, che 6 tommertono contro il Proffimo, € il meno grave; poiche fi fá con quello mi- vor aggravio , che colla decrazzione , coucu- nelia , mutilazione , percuflione , 9 omicidio; percioche có quefti fi offende la fama,onore,/a- nitá , ó vita del Proffimo ; £co'l furto folo le facolcá , che fono di minor prezzo, che la fa- ma, onore , falure , € vita, Ancorché ilforto di fya natura fia peccato morcale , puol'effere veníale per la paruica del. la materia ; e quel ,che potrebbe efiere veniale per la parnica della maceria , puo efíere morta- le per ¡il grave danoo , che cauía; V.G. le ruba ad yn pouero Artifta vn'¡nftromento del- la fua arre come glí aghi al Sarco ,co'quali cucina , e perqueíta canía non puo rrauvaglia- re, € perde le fue giornare ; ancorche il furto potrebbe effere veniale per la parvica della ma- teria, fará mortale per il daono grane, che caufa. Come, e per quali cauíe pafli il pecca. ro veniale ex genere fuo ad efere mortale ex ac- cidenti , lo fpiegai diffoflamente nelle mie Con- ferenze Morali Trat. 2. Sef]. 4. Conferen, 2.1.8. E come polla 11 peccato mortale ex genere fuo eflere veniale ex accidenti , lo [piegai nel mede- mo Trattato 2. Conf, 1. num. 4. done pocrá wvederfi , 4. Variamente hanno diícorío gli Aucori ia dererminare la quanrirá, che in materia di furco fi ricerchi, e bafi, acció fia peccato mortale ¿fopra di che riferifce varic opiaioai il noftro Padre Leandro da Murcia nelle fue difquifizioni Moral. Tom. 2. Trat. 4. de legib, difp. 11, refol. Y. 1. 5. Riferilce Popinione di Nauarro , che dife , era baítante la quantica di mezzo reale; quella di Cordova , che dife va reale : quella di Bartolomeo Medina , che dice- ua , due reali; quella di Emanuele Rodriguez, fe Aragone , che dicena , necefíaria la quanti- tá ,checcedefíe due monere d'oro, cizícheda- na delle qua!lié vn feudo d'oro : quelia di Va- leoza, $ alcri, che diísero , che feclufo altro daano eftrinfeco, la quanticá di trercali, o giulij, aucorche G rebañlero ad en ricco , era materia grane, L'opinione piú vera €, che, ftbbene regolarmente parlando , la quaoricá di guaccro reali fa macreria grave; non (fi pod ptró nemeno aíserire quelta regola fiísa per cutti ; poighé non v'e dubbio , che anche mi- nor quantitá baña , quando fi ruba la coía ad va poucro, che quando firuba ad vn riego, € che queño há da regolarfi, non afsoluriidna rifperciuamente , fecondo la qualitd , sítra, pouertd , O ricchezza , che há il Padrone, al quale la coa fi ruba , QueÑta Ela fentenza piu ragionenole, € quelta , che feguiró nel nun. $, vide ¿bi , , Capitolo T. Del Furto; 13 4. P, Padre m'accuío ; che in wna polsefe fiove, nella quale erano alcuni facchi di feu. mento , ac ho rubato fei . C. Queñti facchi quanto frumento contes neyano ? , P, Padre, vna miíura - C, Quanco valeva alla miíura il frumento? P. Otco reali la mifura . C. L'aucrebbe conferuato il Padrone fia'4l tempo , che pin valeíse il frumuento? P. Padre nó P'auena fubico da faralcire, per pagare i debici, C. II Padrone di queño frumento era Per. fona pouera , Ó ricca 2 P, Padre, era vo Giornaliero mediocremtn-. tecomodo , 6. Aucorche ael determinare la materia if. la , che nel furro conftitnifce peccaro mortale, parlioo variamente i DD, come hó decto nel 2.4 La regola peró pid ficura, eche tocca va buon ponto , équella, che riferifca di Bona- ciuado refttut. Tom, 2. q. 8. pund. 1.1.7. 8 alcri , che infegazao, quetto non auerá da gia- dicare gensraimente, ma riíperticamente; e che queilo , che bafterebbe prr il foítento ordi. narío d'en giorno della famiglia á quella per. fonz , alla quale firuba , e mazerja di peccaco morcale; V.S. rifpereo d'vn Grande, o perlo. na molto titolata , vna dobla e materia di pecs caro mortale; perche queña quaacidd baña per ragioncuole foftento di fua famiglia per yn giorno; rifperro d'vn Cauagijere von molro grande, otto reali s riípecro delle perfones medioctemente commode, 4. tsali; rifpereo ad vn poucro gicrnaliere, che col fuo fudore gua- dagna due reali al giorno , co' quali foftenta la (ua famiglia , queñi due reali fono materia graue: viíperco ad va pouera mendica vn reale. E poíche la períona , alla quale egli ha rubato quelto frumento , che valerebhe otro reali ; era vn Lanoratore mediocremente comodo, pets co V.S, mortalmente, Y e obbligato d reñi. cuire, 7, C. E quanto tempo € , che hd commelo quelo furco ? P, Padre , (ono gia tre annj, C. Ha potuco in queño tempo refticuite qualche volea queñta quaacitd q P. Padre si, C, Opinione comune de' Teologi e, che quello , il quale diferifce qualche tempo la re- fticuzione , entes le volre , che , poteado ,noa refticnifce , commerte altrerrento numero de' peccaci, Ma per follieno de' Confefdori porrá qui Po pisione di Pierro Ninarro de re/lic, Tom. 3. lib, 4. cap, q. num, 9.» che cica, e con altri ficgue Diana part, 1, Trat, 7. refol. 58.8 'quali infegnano, che quello, il quals moltes volre puo reficuire Valerui, e lo rrafcura [enza can- fa, vn fol precaro in numero COMMEtte; QUA Aa do

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