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140 Fugga figlio ¿che a quefñto modo l'a¿Mfera la pierá Divina, accio fi semprino colla rus giada della ua grazia plincendij della pafiod ne venerca . Procuri V,S. d'efier molto diuota della Regina degli Angioli, che € Madre di cutra la puritá ,e Principefa de' Vergini, Le reciti ogni giorno il (no Rofario, digiuni qual. che Sabato , fe puó , in onore della fua Pu- riffima , 8 Immacolata Concezzione , e Íperi dal fuo patrocinio , che Ja libsrerá da quelto DRDLDRIRIRIRIMIZOKOD> Trattato PI 1. del VII, Comandamento ; vizio ¿e la leuerá dal profondo dell'Iaferno; nel quale ' hanno fepolta le fue brutture , e vis nerá da qui auanri vna vica eranquilla , colla cefcienza ferena, e ' anima pacifica , libera giá dalle pafioni, colle quali la ceneuano ale Jacciaca i lacci fenfuali ; e Diole dará morendo vn'eterna Gloria, fe qui (1 priva quattro giorni di vica di quefti irragioncuoli, e paÑaggieri diletti della carne, Grao premio ln vero per si piccolo crauaglio , SHIZKOKOD TRATTATO VI. DEL VII. COMANDAM?.o. NON RVBARE. CAPITOLO 1 Del Furto , e quantitd , che conflituifce il peccato mortale , 2. Vppongo » che il furto Ef occulta ret S aliene ablatio , invito rationabiliter Do» mino; Sichiama occulta rei aliene ablas tio, 2 differenza della rapina , che quefta ( fa a viña del Padrone della cofa , come diró nel cap. 3. ma il furto fi fi occulramente, fenza che'! veda il Padrone della coía. Si dice rei aliena , perché il pigliare vno di quel che € fuo, non e furto; come quello, il quale ricupera quello , che gli hanno rubato, 0 fa giufta ri- compenía di quello , che gli (fi dene , non com. mette furto ¿perche non piglia Ja coía alerui, ma la lua , Sidice, ablatio , non , daemnificato, perche , febbene, ogui furto dansifichi, aon ogai danvificazione peró e furro : V.G. quel. lo ,il quale abbruggia, O taglia vna vigna d'altri, fi dice, che dannifica, enon che ruba, Si dice inuito Domivo , perche il pigliare la co. fa con confenio del uo Padrone, non € furco; e per efíerio, e necefiario , che fia contro la vo. lontá del Paúrope della cofa; il che puo effere in due modi; perche puol elfere inuolontario ji Padrone in quanto alla foftanza , Ó in quan- to 2l modo: in quanto alla foftanza fará,; quando non € fua volonrá, ne rorrebbe, che gli pigliaficro la fua roba : in quanto al modo, quando confentifle, che pigliaflero la coía, non vorrebbe peró , che fi pigliafie fenza fna licen- 22; V.G, vn Padre di famiglia , quale fe fuo figlio gli dimanda(ie qualche reale, glielo da. rebbe; non vuole pero , civegli fe lo pigli fen- za fua licenza , Quando il Padrone e involon- tario , in quanto alla foftaoza , € furto , e pec- cato mortale (effendo grane la materia ) e we obbiigo di reíticuire, Ma quando non € inuo. lontario nella fofanza , ma folo nel modo, non é peccato mortale , ma venjale , ne ve obb!ie go di reflicuire, Sidice finalmente, innito rationabiliter , per fignificare , che, fcbbene il Padrone delta coía non acconfenta, che gli (a preía, fe la fua re. fiftenza dirragionevole , non fará furco il pi- gliarla: V,G. quello , che efiendo in eltrema neceffica, piglia vna cola; ancorché , quello, che n'é Padrone , non vi confenta , non fard furto ¿perché in queto calo , non € ¡nuito ra- tionabiliter . Fá Piecro vna ginla ricompenía de'bzni di Gionanni, il quale e jonolontario ja gueíto ¿non commette Pietro in queíta ri- compenía furto ; perche , ancorchée Giovanti fia inuolontario, non 1'e ragionenolmente, Piglia voz Donna d fuo Marico , quello ,ch'é neceffario per la fpeía della famiglia , ed eo non glíiclo vuol dare, noa commecte , 16 pi» gliarlo furto ¿ perche , febbeae il Marito (a ina nolentario , né voglia , che la Moglis lo pigli, non€ inuoloncario ragioneno] mente . 3. Suppongo ancora, che nel furco(i tro» uino due ingiurie ;'vna , che fi fi dá Dio, tral» gredendo la fua Santa Legge , che proibiícs il robare; Valera, che (6 fa al Profimo , piglian- dogli le fue facolcá . Lragerauio , che ( fid Dio nel furco , ha da rifarciríi cella confeflio. ne se penitenza . Quello, che fi fi al Proffi. mo, ha da rifarciri colla refticuzione ¿e non baña il confefíare la colpa, fe non (i refticuiíos, potendo ¿ne ( fodisfá con folo reftiruire , fe non fi confefía; il che dico , perche hó cronato alcuni ignoranti, quali peafano , che con re= ftiruire compiícano , ancorche non confeffino la colpa del furcos de aleri , che ftimano di com- pire con confelfaríi, ancorche non relticnif- chino 3 8 ancora hó tronato aleri ¿che penfas no, che non abbino á confeflare il peccato dei furto , le non ponno reíticuice; igaoranze 11
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