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Capitolo V 111. Del Matrimonio Parte VIIT.dell' Afínita : golpa morcale .-E lo feño há farro in qualf- voglia treíca razón , ofculo , amplexibus , che há auuto con effa; Perché , efendo , com'é, nullo il matrimonio , queíñta períopa non € fua vera Spofa , ne propria Moglie , ma bensi per- fona diígiunta : Reddere , ue pecere debitum, habere taGtus, oícula , Gue amplexus cum mp- liere aliena, € peccato morcale: Adunque lo feo ¿in far fmlli azioni con queña donna, colla quale V.S. s'€ pofata » P. Padre quefto giá lo conofco ,e di tutto mi confefío , e pento , e defidero adello rime- diare all'anima mia, C. Copula, quam habuic cum hac mulicre, elt né occulza? P. Padresi, C. L'ha mai lapuco fua Moglie + P. Padrenó, C. Sicche ella fard in buona fede , credendo d'efer ben maritara £ P, Padre si. 100, C, Quefto matrimonjo , come ho det- to, fú nullo; € quantunque per parie della Moglie, che din buona fede , non vi fi colpa in contraerlo , ng in dimaodare , ne io pagare; vi (U pero da parte di V.S, che fapeua Pimpe- dimento + E la difpenía di quelto impedimento, fe fofíe auanci di contraere il matrimovio , ap- parcerebbe al Sommo Pantefice ; $ efendo il calo occulto, doueva imperrarí dalla Sacra Penitenziaria di Roma oella forma , e modo, che dico nella Parce X. al fine del num. 133. douetrarto di quefte difpeníe, Ma dopo che ¿e gid coutrarro il macrimonio con buona fe- de per parce d'vn Couílorte , € efendoni, come v'e , difficolta nella feparazione, e asl ricorío a Roma, puo il Veícouo difpenfare , e Ícrinen. dagli , manderá comiílione, che il Confefore diípená ; e difpeníaco Pimpedimento, ha da ri- validarfiil matrimocvio nella forma , che bo detco di fopra in quefto Capicolo mella p. 6. nm, 89. Ma Pauerto , che finché vienela dilpenía, « ti rivalidi ll matrimonio , non puo V.S. ne- que ptiere, neque reddere debicum , perche vi e queíta difftreoza , quando l'2fficica fi con- crac per copulam ¡llicicam con parente in (e- condo grado del Conforee, ananci di contrae- reil matrimonio , O dopo d'ebBer contratto; che, quando decta afinicá rifulca ex copula habita dopo che € gia contrateo dl macrimo- nio, quanrungue la parce colpeuole.noa poílic pure debiruso, lo puo pero reddere ¿ perche; coms il marrimonio fu valido, per non efferui allora di mezzo impedimenco , hála parte in- pocente ¿Rionem ad perendum., exigcadum debirum ¿ela colpeuole in pena del (no pecca- zo, teta impedica a pereodoz má, quando, Vafíinica € precedura al macrimonio ¿comes gueto Íú nullo y non poreít perere., nec reddere j res, exbicum ¿psiche noa, izado valido ll matria 119 monio , non ba la parce i¡nvocenté azione , ad exigeadam folurianem debiti . PARTE IX, Dell Impotenza , che dirime ¡l Matrimonio » 101. Vppongo , che l' Impotrenza , della quale al prefente li tracca , et impe- dimentum ad vas femiocun) peae- trandum, 8 femen aprum ad gencracionem intra illud effandendum , Si dice, impedimen. tum ad vas femineum pensrrandam perché, quantuoque vi fia porenza feminandicx: a, vas, vel ia ore vafis, come non 4 puó intra illud, we impotenza vera, che dirime il ma- trimonio - Sidice,$ femen aptum ad gentra- tionem 8:c, perché, quantunque gli Eunauchi, qui +troque tefte carent, poffior penetrare vas, éx in illud femen aliquale emittere , fed quia ta- le lemeo inutile eft ad generacionem ;. ideó huisímodi Eunuchi fuac vere impoteates ad macrrimonium contrahendum ;' Noa táameo illi, qui vao folo carent tefte; aeque illi, quibus vno refte auulío , alrer intra corpus fuit recon- dicus , ne facilis via inteftinorum defceníui pa- rerec; quia ¡fi reuera femen aprum generacio- oi emiccuor , experiencia ipfa magikra . 102. L' Imporenza , vaa e nacurale , P'al- tra per maleficio la narurale € quella , che procede per debiticd , O frigidezza del foggetros quella del maleficio € quella , la quale per arce del Demonio , e malia. foprauiene . L'vna ,e Yaltra e perperna , O temporale :la perpecua € quella, la quale non puó Jeuaríi con forze ,€ mezzi vmani, ma folo con miracoli , O con peccaro ; $ anco ,infentenza di molti, quel- la, chenon puó leuaríi fenza notabile difficol» tá nella vica , O falute . La gemporale € quella, che feoza peccaco, e fenza nocabile dificolcA nella vita , o falute pro toglierí per mezzina- turali, 8 vmaci, Puo anche limporenza el. fere refpecciua, O. alfolura + refpeerina € , quab» do vn foggerro e inabile, ad cognolcendum mulierem vaam , non vero alias; l'adolura e, quando e inabile per tucre ¿e pua Pimporehza autecedere il contracco del marrimonio , 0. (o- prauenire al gid coarratro . L'imporeaza., che dirime il marrimonio , e la perpseua » € quella, ch: ancecede ; la cemporale pero, os quella, ch'e fuleguente al matrimonio y uon lo dirimes limpocenza refperrina perperua , che precede il macrimonio ,lo dirime folo rifperroa quilla perfona , colla. quale e impoteate , e non calla elere, colle quali non € impotente : Ve Go Lú- tius. non pareft-«cognofcere Bsrcam., quia auc virgo, aut nimis aráa et, poteft ctamen co» gnoícere alias, que non adeo ftrióre lonc: 10- lo per Bsias ausrá Pimpedimento. , mE per 'alcre,

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