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115 C. Adunque benche V.S. fapefe, che per quefta copula contracua parencela d'affinicd con fua Moglie, fe ignorava, che reftava im- pedito da poter dimandare il debico , non € in- corío in queña inabilitá di dimandarli, in opi- nione di molti Dottori, che cita Tomafo San- Chez lib. 9. de matrim. difp.32.m. 27. di Bafilio, Porrel, 8 altri, che cica Diana part. 3. Trat. 5. refol. 12. Ela raglone e, perche le pene Eco cleñaftiche , che simpongono per caftigo di qualche delitro , non s'incorrono da chi com- mette il delitro con ignoranza di dere pene: Atqui ,la proibizione di dimandare il debito fatrtad chi há accefío a parenti di fua Moglie dentro il fecondo grado, e pena Ecclefiaftica impola per caltigo deiPincedo : Adunques quello , che non sá quefta pena, non l' in. COrr€ . 97. Econfeguentemente né meno incorrerá nel detto impedimento quello , che ignora, che per copulam cum confanguiaca vxoris in fe. cundo gradu fi contrae afoitá. E molto me- mo quello, che aueñe accefo con decta con. fanguinea , non fapendo , che fa parence della Moglie , o credendo, che lo Ga in terzo,ó quarco grado . Vedali Murcia Tom. 1. difq. lib. 2. difp. 4. refolo 23. Me. 2.€ 3. Or ora diró qual € lignoranza , che fcuía dall'incorrere quefti impedimenti. Da queíla ragione s'inferiíce l'opinione cira. ta al num. 88. (qual laício nel fuo efere ve ar. diíco come hó detro aftermarla ) che ladulce. ro, il quale da parola di fpofare l'adultera, do- po che lará morta fua Moglie, d che con in- cenzione ,e parola di fpofare l'adultera , am- mazz0 la propria fua Moglic; fenon sá, che á quefto deliteo € impofta la pena dell'impedi- mento di Crimen non incorfe detto impedimen- to ¿come affermano il Paludano , % alcri, che cita , e fiegue Murcia in difq. Tom, 2. lib. 2.difp. 4 refol. 22.1. 2. 98. Efe mi fi dimanda , che ignoranza fará batante, perelmere dall'iacorrere cosi quefto impedimento, come il dimandare il dcbico , Riíponderó , che non folo Ícuía lP'ignoranza in. uincibile, maanco la vincibile , come non fia crafla,O fupina: Pinferifco dalla dotcrina di Nauarro , Silueftro , 8 aleri, che cica, e fiegue Sanchez de matrim. lib. 9. difp.33.M.31.c32 quali dicono , che le pene Ecclefñiaftiche non 5 incorrono da quello , che le ignora , quan- tunque Pignoravza fa vincibile, purche non ha crañia , o fupisa; Acqui la prinazione dí po. terúi dimádar il debito dal mariraro,che há auu- to accefio con confanguincea di fua Moglicia fecondo grado, € Pimpedimento del Crime fono pene Ecclefiaftiche : Adunque quello, che le ignota , non le incosrerá quantunque l'igno. ránza fia viocibile, purche non fa crafia,o lupiaa . Vedaf Murcia vb: fupra refol. 22.e 23. Trattato VI.del VI. Comandamento > per totum + 99. P. Anche m'acculo Padre , che con al= tra parente di mia Moglie reco habui auanti di maritarmi, - C. Fuit copula confumata intra vas ? P. Padresi, C. Ela parente di fua Moglie , era parente d'affinitá, O di confanguinica 2 Perche , le fof. le folo parente di lua Moglie per affinicá , non autrebbe V.S. contrarto impedimento , ne pa- reotela alcuna colla propria ua Maglie : V.G, fe V.S. habuifier copulam con qualene Cogna- ta di fua Moglie, per quefto non auerebbe contracro parencela alcuna , ne impedimento con fua Moglic: ¿Quia affinitas vna non canfat aliam afíuitatem e P. Padre,era parente di confanguinita di mia Moglit . C. Era parente dentro il fecondo grado , Ó fuori di quello ? perche , edendo la parentela di coofanguinica ia cerzo, O quarro grado, non rifulrerebbe impedimento alcuno dalla der- ta copula : Poiche per la copula illecita Íolo trifulca impedimento nel primo , e fecondo gra- do ,enon nel rerzo , O quarto «la fopraderca copula era illecica : Adunque fe fofle parente di fua Moglie fuori del fecondo grado non riíul. terebbe impedimento alcuno . P. Padre, la Períona , colla quale habui copulam , era Cugina carnale di mia Moglíe . C. Sapeua V.S. che la perfona, cum qua copulam habebat cra Cugina carnale delia.» donna, colla quale di poi s'e ammogliato , e che ex hac copula rifulcaua impedimento d'af- finita? Perche , fe aucfle iguorato 6 l'vno, 6 Valero, non auercbbe incorío decco impedi. mento , comet s'é derro neln.96.en . 97. e 98. E fi puo vedere ju Leandro del Sacram. part. 2. Trat. 9. difp. 25.9. 61.0 9-62» P. Ben fapcuo , che quetia perfona era Cu- gina carnale di mia Moglie, e checx diGas copula rifultaua Pimpedimento d'2fíioica . Co Le fú dilpenfaco quefto impedimeuco, per poter contraere il matrimonio € P. Nó Padre , perche mi dife wn Confefio- re ,che era mecettario imperrare da Roma la difpenía; parendomi quelto vu uegozio di gran longhezza , ce molto difficile , nou nv arriichial d'intraprenderlo , e mi fpolai con queíta mala fede . C. Giá conofcena, che commettena vo gra- ue peccaco di lacrilegio nel ricenere Con nullica ilSacramento del Macrimovio $ P. Padre si , e m'accuío di quefta colpa ta0- O grant . C. Confumavuit Matrimonium. . Pp. Padre si. C. Hi peccato mortalmente con queño; € tnece le volre, che acceflic vxori luz, ue 11: perendo , fine reddendo debizum , ha. commciio colpa

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