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Abbozzare la conclusione d'uno studio nel quale la narra– ,zione di un'illustre vita ha avuto per sfondo tutta la storia del Settecento, con la sua lenta trasformazione da un vecchio modo di pensare e di agire fino ali apice del progressismo illu– ministico, per poi scendere (dopo l'epilogo sanguinario della ri– voluzione) verso la restaurazione dei valori tradizionali, poteva apparire cosa non facile. Se non che questa stessa costatazione di un secolo riflesso in modo cosl eccezionale nella vita di un uomo, era gia per sé stessa una conclusione che non si poteva omettere dal formulare espressamente. Come non si potevano tralasciare alcune annotazioni sulle vicende del patrimonio dot– trinale e letterario, che quest'uomo ha lasciato in eredita ai ni– poti dell'Ottocento e ai secoli posteriori; vicende che, del resto, servono per porre il quadro da noi tracciato in una cornice sto– rica sempre piu concreta. L'UOMO La vita di Adeodato Turchi (con le sue luci e le sue om– ªbre) ha percorso infatti una parabola ben singolare: dagli in– flussi di Ubertino Landi e del Muratori della· prima formazio– ne, aveva toccato il culmine tra il 1764 e il 1771 sotto il Du Til- 1ot, appoggiando il principato assolutista nella lotta contro i privilegi ecclesiastici e le pretese feudali di Roma, e attraverso la crisi politica del 1771, mentre Ferdinando di Borbone rifaceva pace con la Santa Sede, era scesa gradatamente col declinare (in Parma) del moto innovatore e col crescere della reazione fi– no al 1788, anno in cui per cause esterne e interne finiva col passare alla restaurazione, quando in Francia stava per scoppia– re il turbine rivoluzionario. I1 favore accordato al cappuccino dal discepolo del Condillac negli anni 1776 e 1779 allorché lo ·scelse come precettore dei propri figli, potrebbe gia apparire in 1ui come un segno di restaurazione dottrinale e d'indipendenza di contegno di fronte al moto progressista. In realta questo segno non era puro da ogni alleanza e amoreggiamento sospetto. Lo stesso Ferdinando di Borbone ancora nel 1788 appare di cio con– sapevole. Si e percio creduto falsamente da alcuni storici, che il punto · veramente critico della vita del Turchi dovesse riferirsi al tem– po della caduta del Du Tillot, mentre resta documentato che il vero mutamento d'atteggiamenti non avvenne che in seguito al 1788. Secondo altri storici, tra cui il Botta, anche l'elevazione episcopale non avrebbe portato il cappuccino a mutare opinione, ~bensi discorso; tutta l'attivita del Turchi tra il 1788 e il 1803
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