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LA MORTE: 1803 403 renze sintomatiche. E' caratteristico il fatto che durante la qua– resima del 1804, l'amministratore indirizzasse al P. Felice de' Vecchi 171 , che predicava in cattedrale, niente meno che una let– tera pubblica stampata coi tipi del Bodoni e dall'eloquente ti– tolo di Réponse au prédicateur de la cathédrale de Parme nella quale dichiarava: « J'applaudis beaucoup... et c'est avec satisfaction que je vois le cas que vous avez fait de ma recomandation d'employer la morale de l'évangile, a seconder les vues sages du gouvernement... » 172 • Che un altissimo funzionario, anzi lo stesso capo degli stati di Parma si mettesse in polemica pubblica col clero su argo– menti morali e religiosi, si spiega soltanto pensando alla evo– luzione illuministica che aveva gia scatenato una tempesta d'odio contro la chiesa, seppellendo sotto di sé con gli altari anche i troni, distruggendo tutti gli elementi tradizionali nelle vampe della rivoluzione dalla quale il Moreau usciva. La sottomissione del clero allo stato rivela, invece, una pericolosa involuzione men– tale che continuera ancora, un po' ovunque, a corrodere all'interno la chiesa, minacciando il risultato della vigorosa restaurazione religiosa della prima meta del secolo XIX 173 • 171 Gia direttore spirituale di Maria Clotilde e Cario Emanue!e IV di Savoia. Cf. L. VALDANI, "V~ta del P. Felice De Vecchi chierico re.golare di S. Paolo e parroco di s. Alessandro in Milano, Milano 1821. 172 Cf. anche E. CARRA, Gli inediti di Moreau, 42-43; ALLODI, Serie cronologica II, 450. 173 Cf. A. LATREILLE, Napoléon et le Saint-Siege, 275-326.
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