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402 ULTIMI ANNI: 1800-1803 Nello stesso giorno della morte dell'inflessibile difensore della li– berta ecclesiastica e civile, il Moreau ebbe la grata sorpresa di vedere il clero locale implorare la sua protezione contro i diritti della Sede Apostolica 165 • I canonici infatti richiesero il suo aiuto, perché l'elezione dell'economo generale, Francesco Casanova, non fosse contraddetta dal succollettore apostolico, ma potesse il ca– pitolo (secondo gli statuti anteriori, che lo favorivano fin dal 1225) esercitare il pieno diritto d'amministrazione in sede vacan– te, indipendentemente da Roma 166 • L'amministratore francese ve-– deva in questo ricorso il trionfo delle proprie massime e una di– mostrazione palese che il Turchi non era ben visto dal suo cle– ro, che condannava cosl il sistema pastorale dall'estinto pastore· all'indomani stesso della di lui morte 167 • Ma una volta chiamato in causa il Moreau prendera motivo per aver diritto non solo a. giudicare se a Roma o al clero di Parma appartenesse l'ammini– strazione nel caso concreto esposto, ma anche per concedere ai canonici la facolta di nominare per la diocesi un vicario, dopo la morte del vescovo 168 • Per l'antico avvocato delle Antille, che nel suo proposito di emulare l'opera tentata cinquant'anni prima dal Du Tillot aveva urtato contro la fermezza e la resistenza dell'antico collaboratore, del celebre ministro francese, la defere1,1za mostrata ora dal cle– ro dovette apparire assai lusinghiera 169 • E di fatto egli fu abile abbastanza da approfittarné; tanto piu che il successore del Tur– chi, il cardinale Carlo Francesco Caselli, uomo cauto e speri-– mentato, non poté prendere possesso della diocesi che il 1 mag– gio del 1805 110 • Nel frattempo la chiesa di Parma si trovo in condizioni as~ sai simili a quelle dei tempi del Du Tillot, ma pure con di:ffe-- 165 Il Capitolo al Moreau: Parma, 15 fructid., an XI [2 sett. 1803], copia in. PAE, Parme, t.47, 302r-302v. La petizione, richiesta dal residente su carta intestata. alla repubblica :francese (cf. Moreau al Talleyrand, 15 fructid., an XI, ivi, ff. 304-- 305r), venne sottoscritta da Luigi Castellina, canonico-decano, e da Gaetano Volpi,. canonico-segretario. 166 Cf. anche ALLODI, Serie cronologica II, 441; R. TONONI, Condizioni della Chiesa VII, 358. 167 Moreau al Talleyrand, 15 fructid., an. XI, dispaccio cit., ff. 304v. 168 II Moreau si rallegra che l'annuncio della morte del Turchi abbia dato– occasione di manifestargli « le occorrenze di quelle disposizioni che colla superiore, intelligenza e bene placito del Governo, devono adottarsi per tempo della vacante· Sede Vescovile », e pur confessando che le risoluzioni del capitolo erano « ben molto accelerate..., ad esclusione di qualsiasi conato d'intrusione », preveniva i canonici,. che « facendo uso de' legittimi diritti della Suprema Podesta inerente al Governo della Repubblica Francese », accordava « il beneplacito per eleggere e deputare,_, nelle dovute forme, in Vicario Capitolare, il Signor Canonico Loschi ». Moreau al Capitolo, 15 fructid., an XI, copia in PAE, Parme, t.47, 303r. 169 Prende infatti coraggio e da consigli a Parigi: « Quant a la nomina-· tion d'un Éveque, je me bornerai aujourd'hui... a vous transmettre cette seule opinion. C'est qu'il est non seulement inutile, mais meme dangereux d'avoir quatre-· Éveque dans ces petits États, dont la population totale est d'environ 420.000 ames ». Al Talleyrand, 15 fruetid., an XI, cit., f.305r. 170 Nato ad Alessandria nel 1740 e morto a Parma ne! 1828, resse la diocesi: per ben 23 anni. Cf. ALLODI, Serie cronologica II, 446-499.
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