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LA MORTE: 1803 401 tori, e pregava il conte canonico Giovanni Scutellari di preparare !'elogio funebre dell'estinto prelato 157 • Rilasciato il certificato medico dell'avvenuta morte 158 , il ca– davere del Turchi venne imbalsamato e in appresso, vestito dei paramenti pontificali, esposto in una sala del palazzo vescovile tra dodici torce. La sera del 4 settembre, processionalmente e eon grande partecipazione di popolazione e di clero, passando per piazza Duomo, giu per borgo Riolo, strada S. Lucia, la bara fu trasportata nella cattedrale 159 • 11 5 settembre, mentre i resti mor– tali del piu eloquente vescovo d'Italia, giacevano illuminati da 60 torce, sugli altari della stessa cattedrale vennero celebrate 316 messe di suffragio, oltre le solenni esequie 16 º. Durante il resto della giornata il cadavere rimase esposto tra dodici torce accese. A mezz'ora di notte, spogliato degli abiti sacerdotali e vestito con veste paonazza e rocchetto, fu messo in una cassa di rovere. Sulle spoglie venne posto un astuccio di piombo contenente una perga– mena ov 'erc.no descritti i principali cenni della sua vita composti dal segretario P. Fortunato e firmati dal decano e dal segretario ,del capitolo 1 ª 1 • Sigillata con lo stemma capitolare, la cassa venne murata nel pavimento presso la colonna che resta tra l'altare ,dell'Assunta e quello dei SS. Bernardo e Fermo della cattedrale medesima; cuore e visceri raccolti in un'apposita urna di piombo, furono inve~e deposti nel sepolcro dei canonici1ª 2 • Solo una iscri– ,zione latina dettata dall'epigrafista Tonani rimane a ricordare il riposo e la memoria di chi era stato « aureis praesertim sermoni– bus ... apud aequales et posteros , commendabilis » 163 • La scomparsa del Turchi fu uno dei fatti piu segnalati ac– caduti in Parma nei primi anni del secolo XIX e una delle per– dite piu gravi del ducato gia governato dai Borboni1 64 • Ma non 1o fu meno per la chiesa di Parma, che sotto il suo governo ave– va goduto momenti di celebrita, pur tra le agitazioni dei tempi. 157 ALLOD:, Serie cronologica II, 440-441. L'orazione funebre dello Scutel– lari, recitata il 16 sett. 1803, apparve tosto alle stampe (Parma, Stamperia Gozzi, 1803); nel 1804 ne usciva anche una traduzione spagnola a Barcellona (en la ,oficina de Antonio Sastres, s.a.), 158 Fede di morte e ricognizione del cadavere: Parma, Arch. Vese., cass. Turchi II, copia. 159 ALLODI, Serie crorwlogica II, 442. - II Moreau nel suo Journal in que! gior– no annota soltanto: « Etat du trison. - Eté chez la C.sse Sanverini. - Voie passer a 6 h. du soir le convoi de l'éveque ». rno ALLODI, Serie cronologica II, 442. 161 Cineres Fr. Adeodato Turchi Parmae episcopi, copia in MBE, Mss. Cam– ·pori, 12. - Tra l'altro si dice: « Commissum sibi gregem quanto zelo pietate ac pa– ·storali sollicitudine ipse rexerit, tum aetas nostra testatur, tum maxime apud posteros testabuntur typis vulgatae et saepius recusae, et ubique exquisitae eius Homiliae ». 162 ALLODI, Serie cronologica II, 443; PEZZANA, Memorie VII, 282-288, 163 Cf. R. TONAN!, lnscriptiones, c,ar,mina non nulla I, 252. Altre iscrizioni ,dello stesso Tommi per il Turchi, ivi, II, 139-142; altra iscrizione anonima in MBE, Mss. Campori, 12. Vedi anche FELICE DA MARETO, Biblioteca, 4-5; Bull. Cap. IX, 268. 164 C. MALASPINA, Storia di Parma V, 130. Anche la principessa Carolina di Sassonia: « Terribile disgrazia per la mia povera patria a cui non mancava che ,questo... ». Al P. Fortunato: Dresda, 19 sett. 1803, in FERRAR! MOREN!, op. cit., 324. :26... Adeodato Turcki
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