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398 ULTIMI ANNI: 1800-1803 l'amministratore richiamava in vigore la prammatica delle ma– nimorte del 25 ottobre 1764 1 ª 1 • Il 12 luglio estendava tutti i di– ritti civili agli ebrei1 38 ; il 24 luglio introduceva parte del codice napoleonico 1 ª 9 • Allo scatenarsi dell'uragano il vecchio prelato, ultima colon– na ancora resistente dell'edificio borbonico, aveva alzate proteste, ma riconoscendosi ormai impari alla lotta e sentendo venir meno le forze vitali, si era affrettato a richiedere aiuto al Consalvi e a Pio VII 140 • Estenuato dalla lotta, prostrato dalla morte repentina di Lo– dovico re d'Etruria avvenuta il 27 maggio 1803 141 , reso quasi cieco dalle lacrime versate sulle perdite della casa borbonica 142 , il Turchi tentera invano di reagire al profondo abbattimento, per non soccombere sotto l'infuriare della nuova bufera. · stato ordinato ai Capi delle Confraternite e di altre Pie Corporazioni laicali dí Parma di trovarsi quest'oggi da questo Governatore. Alcuni credono, che l'oggetto di tale convocazione possa restringersi alla insinuazione di omettere d'ora innanzí nelle frequenti funzioni e processioni, che qui si fanno quelle pratiche pressoché superstiziose dei tempi bassi, che qui non si sono mai discontinuate... >. Scarabelli al Canzoli: Parma, 6 maggio 1803, ivi. 137 Inoltre il ministro Scarabelli ha notizia che si trovi sotto i torchi « la disposizione dell'avocazione alla Repubblica di tutti i feudi >; cosa che il ministro giudica tuttavia eccedente i poteri dell'amministratore di Parma (Scarabelli al Canzoli: Parma, 17 maggio 1803. MAS, Corrispondenza, 199) e soprattutto « im– matura », benché creda imminente la pubblicazione di nuove leggi « per la ripri– stinazione e preservazione dei diritti della Sovranita contro le teocratiche invasioni > (al Canzoli: Parma, 20 maggio 1803, ivi). Nel settembre dello stesso anno, in, se– guito ad alcune irregolarita riscontrate dalla polizia cisalpina sui confini dei feudi vescovili di Monchio, il ministro protesta presso il governo cisalpino, perché « non si e mai osato pubblicare cola [nel feudo di Monchio] verun editto e quindi non si e mai diffidato il pu.bblico, né informato che si intenda aggregato al dominio di Parma quel Feudo di cui si sono staccate finora le investiture al Vescovo... e se ne e soste– nuta l'indipendenza dal Sovrano di Parma >. Scarabelli al Canzoli: Parma, 27 sett. 1803, ivi, 200. 188 Lettera concernente gli Ebrei abitanti negli Stati .di Parma,, di'retta al Supremo Magistrato delle Finanze dal cittadino Moreau de Saint-Méry ... Parma, 10 germinale, anno XI [31 marzo 1803]; Decreto dell'Amministratore generale concernente gli Ebrei, Parma, 12 luglio 1803: Stampe, es. in Miscell.Moreau, 82, PBP. Il capitolo avanzo proteste contro queste innovazioni. Cf. Journal II, 17 germin., an. XI [7 aprile 1803]. 139 L. MONTAGNA, op. cit., 42-43. 140 Turchi al Consalvf: Parma, 20 maggio 1803, in SAVIO, Clero francese, 300. Il Consalvi mando, infatti, una nota di protesta a Parigi (in PAE, Parme, t.47, 361-367) e ancora nel 1804 per acconsentire alla incoronazione imperiale di Napo– leone la Santa Sede porra tra le condizioni anche la revoca dei decreti sulla mano– morta ristabiliti in Parma dal Moreau. Cf. A. LATREILLE, Napoléon et le Saint-Siege (1801-1808), Paris 1934, 275; A.L. ELICONA, op. cit., 227-228. 141 II Turchi tenne corrispondenza epistolare col reale discepolo fino al 21 maggio 1803, cf. scambio di lettere Ventura-Mozzi in tale data: Firenze, Arch. Stato, Regno d'Etruria, cart. Ventura, Dip. estero 9 bis. Lodovico, s(lpolto provviso– riamente nelle tcimbe di Medici, venne poi portato all'Escuriale. F. LEMMI, op. cit., · 133. La regina Maria Luisa, rimasta al governo di Etruria come tutrice dell'infante Cario Lodovico, scriveva al venerato precettore dell'estinto sposo: « lo non posso niente, 'ma quel poco che o, sempre e disposto per il mio Turchi ». Al Turchi: Castello, 30 maggio 1803, in G. FERRAR! MORENI, [l cap'f)Uccino Turchi, 207. 142 Notizie di vecchia data, f.3, ms. in APC. - Per non perdere completamente. la vista chiede di poter dire la messa votiva della B. Vergine e la commutazione del breviario. Al Consalvi, 16 agosto 1803, in SAVIO, Clero francese, 300-301.

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