BCCCAP00000000000000000001361

394 ULTIMI ANNI: 1800-1803 arrivare a Napoleone 112 • 11 5 novembre 1801 noi troviamo che il rappresentante della Francia aveva gia in mano un permesso della Santa Sede per visitare i dipinti 113 • Tale licenza venne rin– novata il 23 maggio 1802; ma essendo strettamente personale, il Turchi spontaneamente s'interesso perché venisse ampliata fino ad estendersi alle persone del seguito 114 • Non si puo, percio, du– bitare della buona volonta del vescovo di favorire il francese, che a quei tempi si mostrava ancora docile. Le cose mutarono allorché dopo la morte di don Ferdinando, rivestito di ben altra autorita che quella di sorvegliare gli affari di Parma, l'amministratore ricevette ordine del Primo Console « de faire dessiner sans délai » i dipinti del Correggio. Il 30 mar– zo 1803 pertanto questi preveniva il vescovo, a:ffinché provve– <lesse ad avvisare le monache del monastero di S. Paolo: « pour que d'une part la décence convenable soit gardée relativement a elles, et pour que d'autre les artistes... ayent un libre acces dans ce lieu et puissent remplir le plus promptement possible les volontés du 1er Consul » 115 • Il Turchi rispose in giornata che sarebbe ricorso a Roma per il permesso 11 ~ e il giorno appresso, il 31 marzo, si recava di per– sona dall'amministratore per discutere con lui alcune questioni. Molto scheletricamente il Moreau nel suo Journal cosl parla di quella visita: « 10 germinal an. XI [31 marzo 1803] : Re<;u a 4 h. 1/4 la visite de l'évéque. 11 me demanda: 1° - Qu'on ne joue plus des pieces comme font. - Refusé. 2° - Qu'on ne joue pas aux théatres pendant la semaine sainte. - Répondu que j'ai décidé qu'on ne jouerait pas durant la semaine sainte et celle de Paques. 3° - De rendre la censure des livres aux év,éques. - Refusé. Je lui parle a mon tour de la chambre du Correge. 11 dit que je suis le maitre: d'avis qu'il croit devoir demander la permission du pape. Convenu qu'il la demandera par lui et que pendant ce terme il disposera tout pour qu'apres Paques je puisse travailler » 117 • Il primo punto su cui il vescovo aveva intrattenuto l'am– ministratore riguardava alcune rappresentazioni teatrali nelle quali appariva notevolmente compromessa la dignita episcopale, pregiudicato il buon nome delle monache, presa di mira l'In– quisizione118. Di maggiore importanza era certamente il ricorso 112 Journa,l I, 1 complem. a,n IX [18 sett. 1801]. 118 Journa,l I, 24 e 28 brumaire, an IX [15 e rn nov. 1801]. 114 Jour=l I, 3 pra,irial, an X [23 maggio 1802]. 115 Parma 30 marzo 1803, in ASP, Ca,rt. Moreau, 28, copia. 116 Cf. Jour=l II, 9 germin., an XI [30 marzo 1803]. 117 Jour=l II, 10 germin., an XI [31 maggio 1803]. 118 Non ottenne che la sospensione del dramma Peres e Zimisca, satira contra l'Inquisizione, mentre invece venne rappresentata la commedia Fenellon ingiu– riosa, al dire del Turchi, alla dignita episcopale e alle monache. Turchi al Con– salvi, 19 aprile 1803, in SAVIO, Clero francese, 299-300.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz