BCCCAP00000000000000000001361

MOREAU DE SAINT-MÉRY 379 In un lungo e interessante dispaccio al Talleyrand l'astuto av– vocato narra dettagliatamente quel memorando incontro col Cri– sostomo della chiesa italiana 2 ª. lnvano egli aveva cercato di blan– dirlo parlandogli della fortuna e dei vantaggi che gli sarebbero venuti dall'innalzamento di Lodovico al trono d'Etruria, facen~ dogli perfino balenare · il miraggio del cappello rosso, qualora si fosse impegnato a favorire la sua missione. E invano era ricorso -alle minacce 21 • Protestando il proprio disinteresse e la propria nullita política l'eloquente vescovo, aveva dichiarato con molta ,diplomazia, che il duca non l'avrebbe interpellato sull'affare in discussione; che se avesse richiesto il suo parere non si sa:rebbe inipegnato a farlo rinunciare « parce qu'il désirait ardemment que le Prince conservat sa souverainité actuelle » 28 •. « A la fin de cette conversation, - scrive il Moreau - oii. le maximes évangéliques et la morale chrétienne ont joué un role .tres beau dans une bouche éloquente, l'Éveque m'a conjuré de ser– . vir son maitre en lui faisant laisser ses États actuels jusqu'a sa mort. J'ai averti l'Eveque que je ne croyais ni a sa nullité politique,. ni a son désintéressement, et je lui ai répété c¡u'il pourrait devenir funeste de faire jouer des ressorts que je connaissais, dans une af– faire dont les acteurs principaux ne croient point aux fourberies soidisant pieuses » 29 • 11 residente si era dichiarato risoluto a non uscire plinto « du ·cercle étroit que j'ai tracé, et je n'en laisserai pas sortir, quel– ,que voyage qu'on veuille tenter daris le pays des chimeres ». Ma non erano che grandi paroleªº· Il timore di una violenta trasla– zione indusse pero H duca e il vescovo a studiare le modalita per il caso di una resa inevitabile. In un breve memoriale del 'Turchi le troviamo compendia.te in tre punti fondamentali: 1 º due mesi di governo dopo la pubblicazione dell'abdicazione; 2° nel nuovo possesso personale condurre soltanto qualche persona di 26 Del 24 marzo 1801, in PAE, Parme, t.47, ff. 21-27. Cf. App. I, doc. 58. In tale dispaccio e notevole il giudizio che il Moreau da del vecchio vescovo « qui quoique parvenu a sa 78eme année, n'a jamais. quitté les pratiques alternativement ·humbles et séduisantes mais toujours ambitieuses... ». Ivi, f.23r. 'Z7 « J'ai parlé ouvertement a l'Eveque Turchi... J'ai employé le deux moyens les plus puissans sur les hommes quels qu'ils soient: la contemplation d'une récom– pense ou d'un chatiment selon le parti qu'ils prendront.... ». Moreau al Talleyrand, .cit., f.23v. 28 Moreau al Talleyrand, cit., f.24r. 29 Cf. J.E. DRIAULT, op. cit., 134-135; L.A. ELICONA, op. cit., 222; F. LEMMI, .Storia p,olitica d'It.alfu: L'eta na,poleonica, Milano 1938, 102. 80 Ma quanto fosse sincero il disinteresse del Turchi e dimostrato anche da .questa breve protesta preparata di suo pugno, non si sa per quale inviato e per .quale corte: « La storia parlera anche di questo ed i posteri vedranno con istupore,, ed indignazione come sia stato trattato dalla F[rancia] un Principe che si e dipor– tato con essa colla maggior lealta e buono. Stupiranno egualmente come una so– Tella [regina di Spagna], che poteva impedirlo, abbia permesso che un fratello da lei amato sia stato balzato dai propri Stati per relegarlo in un lsola [Elba], il eui Sovrano non vede !'ora d'abbandonarla, e ci guadagna ne! perderla ». Lettera .confidenziale di Cesare [?] ad... [?], che rappresenti; lo stato di desolazione in cui .si trova attualmente l'lnfante, minuta autogr. del Turchi. MBE, Mss. Campori, 12.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz