BCCCAP00000000000000000001361

MOREAU DE SAINT-MÉRY 375 vescovo di Parma, Isidoro Bianchi e Giuseppe Poggi non si in– teressavano piu di lui, Ercole III d'Este era stato deposto ed ,esule. Quasi a colmare il vuoto, il Turchi aveva riempito le pa– reti dell'appartamento privato coi ritratti del Muratori, del Ti– raboschi, del Paciaudi, del Mazza, dell'Affo, del Bodoni, dell'Al.:. fieri, di Eustachio Manfredi, di Maria Teresa, di Giuseppe II 4 • In questa adunata di spiriti generosi non compariva il Du Tillot, tna nonostante tutto, il ricordo di quel grande non doveva es– sersi spento nell'animo di chi ne era stato fervido ispiratore, anche se aveva poi cercato di riscattare l' « errare giovanile », op– ponendo una coraggiosa resistenza alla triste evoluzione del se– colo. E certamente ricordi di quei tempi vennero risollevati sul– l'inizio del 1801, allorché inviato dal Primo Console, arrivo a Par– ma Moreau de Saint-Méry, risoluto a riprendere e continuare il programma dell'antico ministro di Filippo di Borbone 5 • Gia prima dell'arrivo di quell'inquietante coloniale francese, ,dovevano pero svanire come nubi d'oro d'un tramonto, i sogni di tranquillo e libero apostolato concepiti nella parentesi austria- 1ca tra il 1799 e il 1800, anche se nulla annunciava cosl prossima ia fine. Dalla meta del 1800 al 1803 c'e infatti un impressionante precipitare d'avvenimenti. Il ritorno di Bonaparte dall'Egitto, il colpo di stato del 18 brumaio, la vittoria di Marengo (14 giu– gno 1800) vennero a mutare repentinamente le sorti delle armi francesi. Dalla fine di giugno all'autunno inoltrato del 1800, Parma dovette nuovamente subire il gravoso passaggio degli eserciti vinti e vincitori. Francesi, tedeschi, cisalpini, piemontesi vennero ancora una volta a vivere a carico dei cittadini 6 • All'im– provviso ritorno dei francesi in Parma, rassegnato ormai nella ,certezza di non sfuggire alla deportazione, il Turch·i si era af– frettato a comprare una villa nella campagna reggiana per ce~ larvi e seppellirvi i suoi scritti e sottrarre almeno quelli alle per– :secuzioni repubblicane 7 • Ma i repentini alternarsi delle fortune 4 Elenco dei ritratti posseduti dal Turchi, in MBE, Mss. Campori, 12. 6 Cf. J. LECOMTE, Parme 80U8 Marie-Louise I, 260 e 264. 6 Cf. H. BEDARIDA, Les premiers Bourbons, 177-178. Ecco, tra i tanti accenni ,di passaggi di truppe, quanto scriveva il Cerretti sull'inizio del 1799: « Questa citta [di Parrna] la piu superstiziosa ed inerte di quante esistano in Italia, offre, da piu giorni a questa parte, l'aspetto il piu imponente di una citta guerresca ed at– tiva. Continuo e n passaggio di truppa, di attrezzi militari, munizioni, ecc. Avant'ieri giunsero due bellissinii Reggimenti di Cavalleria piemontesi; e ieri passarono da cento carri con polve, obizzi e cannoni, i quali al momento che scrivo tornano ad• ,dietro e s'incamminano verso Borgo S. Donnino. II bello si e vedere i soldati ne' Donventi e nelle Chiese frammisti a monaci tremebondi, a canonici e a preti, i -quali ogni momento si aspettano sentir dalla bocea de' loro ospiti il 'veteres mi– grate coloni'». Cerretti al Birago, 1 genn. 1799. MAS, Trien. repubbl., 190. Nel– la grande miseria e carestia, di comune accordo, vescovo e duca avevano orga– ·nizzato una commissione di 15 membri, ecclesiastici e civili, per raccogliere vetto– vaglie e danaro per far fronte alle nuove emergenze. ALLODI, Serie cronologica II, -429; L. MONTAGNA, Il dominio francese, 28-29. 7 N otizie di vecchia data per compiere il libro del convento di Parma, ms. in .APC, f.3.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz