BCCCAP00000000000000000001361

V ULTIMI ANNI: 1800-1803 1. MOREAU DE SAINT-MÉRY. I1 secolo XIX si apriva per il Turchi roseo di speranze, sia per la liberazione dai francesi, che per i consolanti indizi di un avviamento verso la normalita.1. Nonostante che il peso dei 76 anni non fosse in lui troppo visibile, le strenue fatiche e le gravi preoccupazioni, specie degli ultimi anni, ne avevano pero stancate le forze. Un' incisione del tempo, dovuta a Simone Ravenet, ci presenta l'immagine d'un vecchio rassegnato, un po' chiuso in se stesso, ma che sa nondimeno d'esser il padrone e che colpisce soprattutto per la sua semplicita e tranquillita. Il tempo aveva mutate molte cose attorno a lui. Finita l'edu– cazione dei figli di don Ferdinando2, gli interessi ecclesiastici era– no stati per lui preminenti. I doveri pastorali erano pero stati determinanti a trascinarlo nel pieno della lotta contro lo spirito giacobino, e a prestare il suo aiuto a don Ferdinando nel governo del ducato. Tutto questo gli aveva moltiplicati d'attorno nemici e detrattori. Alcuni dei vecchi amici erano passati da tempo al– l'opposizione. L'agitazione dei tempi si rispecchia percio nel de– stino d'un uomo anche in questo. Ora tra le file dei nemici mili– tavano, tra gli altri, il Cerretti, D'Azara 3, il Sopransi, il de' Ricci, il Gregoire, il Degola. Degli amici di vecchia data non restavano piu che il Bodoni, il Cerati e la casa borbonica di Parma. Paciaudi era caduto fin dal 1785, Ireneo Affo e Andrea Mazza nel 1797, l' Amaduzzi era morto nel 1792, gia amareggiato dalle omelie del 1 Anche la nascita (13 febbr. 1800) di Carlo Lodovico, primogenito del prín– cipe Lodovico di Borbone, contribul a destare queste speranze. Op. compl. IV, 39: Indulto del 1800; cf. anche ALLODI, Serie cronologica II, 428. 2 Lodovico nella Spagna, ove si trovava nel 1794, non aveva diminuito il suo aft'etto per il venerato precettore. Cf. G. DREI, Il Regno d'Etruria, Modena 1935, 12-13. La principessa Maria Teresa partita gia nel 1792 per Dresda, sposa a Massi– miliano di Sassonia, nel 1799 scriveva: « Grazie a Dio la mia felicita con mio ma– rito, i figli e la famiglia non puo essere maggiore... Oh sl sarebbe pure bella cosa se i ritratti da me mandati a Monsignore [Turchi] potessero parlare! Sono sicura che lo divertirebbero; solo tetno che li farebbero troppo cb-i.asso, mentre sono tutti tre molto viví... ». Al P. Fortunato da Modena: Dresda, 21 genn. 1799, in FERRAR! MOREN!, Il cappuccino Turchi, 322-323. Maria Carlotta era gia entrata tra le do– menicane, mentre Maria Antonia solo nel 1801 comunicava al Turchi la decisione di farsi orsolina per dedicarsi alla educazione della gioventu. Al Turchi: Colorno, 24 nov. 1801, in F. FABI MONTAN!, Maria Antonia di Borbone, in Continuazione del/e Memorie di Religione, di Morale e di Letteratura, 11 (Modena 1841) 184-185. 3 Gia amico del Rezzonico, continuava tuttavia ad esserló del Bodoni. Cf. G. DREI, op, cit., 10.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz