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370 LE OMELIE DEL « CRISOSTOMO D'ITALIA » Su questa linea in diversi cicli di discorsi, assai pm ampu delle precedenti omelie, ricchi di movenze variate e pieni di fer– vida vita, superbissimi non meno per il contenuto che per la forma 108 , con strettissima unita e uniformita di materia, il Tur– chi sfoggia un ricco repertorio d'argomenti apologetici, che rive– lano le mirabili sue risorse di apologeta: dialettica serrata, viva– cita e fremito incontenibile, ironia mordace e aggressiva. Cosi nell'om'elia del 1798 sulle Contraddizioni degl'increduff nel secolo decimottCLvo, dopo aver opposto, nella prima parte, alla, «contra d di z ion i di mas si me» degli increduli, il piano, di religione grave, ragionevole e costante della chiesa cattolica, nella seconda parte smantellava alcune delle loro piu perniciose, «contraddizioni di pratica» 109 • Nello stesso anno, men– tre Pio VI era trascinato lontano dalla sua sede, i cardinali di– spersi, il culto pubblico umiliato, i beni della chiesa depredati, quando sembrava che per la chiesa cattolica fosse giunta l'ultima ora, parlando Sopra lCL perpetuita dellCL chiesn cCLttolicCL, nata in mezzo alle oppressioni «allevata e nutrita nel sangue dei suoi fi-· gli », dimostrava con fermezza come questa chiesa, non potesse, temere le attuali persecuzioni 11 º. In una celebre trilogia nel 1799, con implacabile logica e corrosiva ironía chiamava a giudizio• «ragione, virtu e felicita», per mostrare quanto fosse, irragionevole, vizioso, e infelice l'incredulo nella sua empieta 11 1. In questa trilogía e gia notevole quel sentimento di commozione apologetico-estetica che tanta parte avra poi nella letteratura religiosa della restaurazione. Per reagire allo spirito illuministi– co, che aveva inaridito e disseccato la vena della pieta cristiana era necessario instaurare un nuovo modo di sentire, attingere, argomenti da nuove fonti: « Le ragioni hanno pur poca forza sopra coloro che abusano, della ragione. Alla ragione bisogna aggiungere il sentimento. II sentimento vale ordinariamente piu che non val la ragione. La lo– gica mi convince, ma la sola eloquenza mi persuade, e mi tocca. La logica non mi presenta che la nuda ragione; l'eloquenza mi pre– senta la ragione stessa, ma animata dal sentimento. Questo senti-, 108 Forse per questo Ottaviano da Savona (Lezioni 1, 437) opinava che fossero·, le piu belle omelie del Turchi. Cf. anche CERATI, Memorie, p.XXIII. - Tutte queste· omelie vanno sotto il nome di in edite, perché edite soltanto postume. 109 · Hanno negato ogni valore agli apparati esterni del culto religioso, e poi per far intendere agli uomini che sono liberi ed uguali, hanno innalzati simboli,. .uniti colorí (bandiere), inventa ti ornamenti stravaganti; hanno preclicatá la tolleranza, religiosa, e poi hanno massacrato coloro che avevano opinioni religiose contrarie alle loro iniquita; hanno bandita la liberta di parola e di stampa, ma guai se si toccano le, loro massime; hanno promessa piena e assoluta liberta, ed hanno messo il giogo su] eolio « ed alle mani ed ai piedi catene infrangibili di misera servita » e. ogni grido di lamento e divenuto un grido di morte! Op. eompl. XI, 5-29. 110 Op. compl. XI, 30-56. 111 Op. eompl. XI, 99-160; XII, 5-31. -· Su questa trilogia, si veda la conclusione, di questo studio, a p. 414.

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