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178 VINCENZO CRISCUOLO servò per disposizione testamentaria un abito e un mantello 343 ; Giovanni Batti– sta da Nocera Umbra un breviario 344 ; un breviario chiese negli stessi termini an– che il conterraneo Girolamo da Nocera Umbra 345 , mentre a se stesso e a un al– tro frate da nominarsi pensò Giovanni Francesco da Amelia, riservandosi "un breviario piccolo per esso per portare per viaggio di stampa venetiana sub signo Europa, et che se paghi ancho un altro breviario già compro et non pagato a quello che serrà nominato da esso testatore" 346 . Qualche frate, oltre che a beni temporali, pensò soprattutto a rispettare e ad incrementare obbligazioni di carattere spirituale. Cosi ad esempio Paolo da Correggio fa celebrare una "missam solemnem et musicalem" nella chiesa par– mense di Santa Maria della Scala per rispettare un voto fatto da una sua serva mentre egli stesso era ammalato 347 • Anche Bonaventura da Borgo San Sepolcro tra i suoi lasciti testamentari ordinò per un quinquennio "celebrati missam Beate Marie iuxta easdem eiusdem testatoris intentiones" 348 . Francesco da Spello, oltre alla celebrazione di "unam missam solemnem in altare maiori ec– clesie Sancti Gregorii terre Ispelli", ordinò anche "in eadem missa canere facete litanias Domini Nostri Iesu Christi"; e inoltre di sabato, durante la quaresima e nelle feste della Madonna "in ecclesia Sancti Laurentii et in capella Beate Virgi– nis Marie per magistrum cappelle eiusdem ecclesie et eius cantores ad honorem Beate Virginis Marie et pro salute anime ipsius testatoris canere facete Salve Re– gind'349_ Un'ultima annotazione va dedicata ad alcuni frammenti di committenza artistica, anch'essi presenti nelle disposizioni testamentarie dei cappuccini. Gi– rolamo da Visso, ad esempio, lasciò venticinque fiorini alla chiesa della Madon– na di Macereto in Visso "pro picturis et aliis ornamentis unius cappelle"350; Ar– cangelo da Visso lasciò alla stessa chiesa "florenos triginta pro picturis et aliis 343 "Item reservavit sibi unam tunicam et pallium pro usu suo, iuxta consuetudinem dictorum patrum, ad eius velie et beneplacitum ipsius testatoris": AST, Notarile Narni, vol. 91, f. 38r. 344 " ••• eius matrem donec vixerit, quam gravavit ac gravatam esse voluit ad sibi emen– dum et trasmictendum quantocitius poterit unum breviarium": AST,. Notarile Amelia, vol. 303, f. 256r. 345 AST, Notarile Amelia, vol. 303, f. 256v. 346 AST, Notarile Amelia, vol. 304, f. 125v-126r. 347 Cf. Appendice documentaria, doc. 17. 34 8 AST, Notarile Amelia, vol. 302, f. 69v. 349 AST, Notarile Amelia, vol. 341, f. 225v. 350 AST, Notarile Amelia, vol. 286, f. 44v.
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