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, MATTHAEUS CUIDAM PAUPERI SUBVENIT lontano, et ritornarido essi a mangiare al .luogo lóro, perché si dl– giunava ; et il Padre Fra Matteo sopradetto fu uno di queHi che ando a quell'officio, et nel ritornar~ a casa egli era alquanto lon– tano, et ultimo di tutti. Poco longi dal monasterio lord s'lncontro 5 'in un poverino che stava a giacere in 'terra, quasi tutto nudo e morto da fredo, 11 sl perché era d'inverno et que! paesi per natura 11 1. 1v et conditione loro (come credo sappiate) sono frigidissiml, sl aneo · perché in quella notte, secondo mi disse l'istesso Padre Pra Matteo; era c.aduto un poco di neve. Et nel passar di Fratl, quel povétino 1 º (tremando) dtmandava elemosina, cio~ un poco di panfro da . ve– stirsl et ripararsi dal fredo. Ogn'uno, a guisa del Sacerdote et Le– vita .net fatto del Samaritano, passo via senza fargli pur motto ; all'ultimo :urivo il Padre Fra Matteo, et vedendo il tanguire del poverello, si mosse a pieta di luí, e di dosso si trasse due buone, 15 larghe et longhe pezze di lana ch'egli, secondo !'usanza· di quei Padri, portava sotto gl'altri suoi panni, et gli le diede. Et invian– dósi poi verso il monasterio, gli sparve d'avanti que! poverino, che mal piit lo vidde, et sollo rimase nel cuore di esso Fra Matteo una gran compassione verso quello et altri poveri, secondo poi ch'egli 20 mi dissé. Et quanto piu (gionto che fu poi nel luogo) egli vedeva la commodita de Frati nel mangiare come all'hora nel scaldarsi et aneo nel vestire et in ognl attra cosa, tanto piit si ramentava della sua protnissa poverta; e quasi del continuo diceva tra se stesso: . ' ló ho promesso a Dio nella mia professione d'esser povero et os- 25 servare la Regola di S. Francesco, et altri sono piu II poveri di me, 11 1· sr et osservano la poverta megtio ch'io non faccio. Et mi disse che sempre gli stava impresso nel cuore quel poverello a cui egli dette le sue pezze et che mai se gli toglieva dalla memoria, et stando 1 torn'ando loro, O etom,: al luogo loro 3 ando] andando, F 3 a casa] adreto (sic), F 4 s'incontrorno, G, incontrarono, F 5 lgnudo, P · 6 per natura, om, F 7 credo, om. F 7 (come credo sapplate), om. G 7 frldlglsslml, C, freddosi, F, O 8 mi dice proprio il Padre, O, l'istesso proprio, F' 9 di Fratl a clascheduno, F ; il detto povero dlmandava a ciascuno, O t 1-13 Ogn'uno - languire] 1'utti passornr, via senza farli motto, all'ultimo arrivo il Padre Fra Malteo et vedendo languir, O 12 pur, om. F 14 pieta] compassione et si levo da dosso, G 15 lar– ghe et longhe, om. F, O 15-16 secondo - Padrl, om. P 16 avviandosl, F, O 17 d'avantl - poverino] d'innanzl II povero, F, G 18 una) ma, C et .o om. 18 esso] detto, O 19 quello] ·questo, O 20 quanto pfu, om. F 20-21 Et quanto - commodita) E tanto piu quanto che poi fu arrivato nel loco vedeva ·le comodita, O 21 all'hora] aneo, F 22 et aneo in, F 22-23 ramen• tava - poverta] si ricordava della promessa sua poverta nella Regola, O 23 poverta della Regola, F 23 tra) da, F 25-26 poveri -faccio] poveri et f'osservano meglfo di me, G 26 osservano - laccio] la os_servano assal meglio di me, F 28 sue, om. F, O 28 non mai, F; mai non, O
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