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LA PIÙ DISPERATA VITA r35 in quel principio, non molto cresceva, perchè la pativa estrema-· mente e non ci venivano se non uomini che solamente desidera– vano di patire. E quando vedevano che non erano defraudati dal loro primo desiderio, trovandoci da patir più assai che di •quello che si diceva dal volgo, si riempivano di letizia ; e tanto si godevano in quel patir che se fosse bisognato morire, non avrebbero lasciato quell'abito. E interveniva loro come inter– viene a chi tiene la palla calda in mano : che la palla scalda la mano e la mano conserva la palla calda. Cosi il patir li accen– deva nell'amor di Dio e l'amor li riscaldava e confortava a patir» (III, 39). DIO HA FATTO QUESTO PATTO E quantunque paiano cose frivole mangiare arrosti e cibi delettevoli, nondimeno chi bene se ne guarda e sta forte nella osservanza della Regola, ci trova sotto lo spirito di Dio. E sappiate che Dio ha fatto questo patto con essi boi Frati Minori: che quanto noi ci priviamo per zelo della osservanza della Regola, delle comodità del corpo e dei gusti di cibi e di tutte le affezioni terrene, tanto il nostro Signore ci riempie di gusti spirituali. E sappiate che c'inganniamo, che pensiamo di render la vita facile con accomodarci corporalmente; ma noi la rendiamo più diffi– cile, imperocchè quanto più ci concentriamo nelle cose del senso, tanto più la Religione ci diventa un inferno, avendo perso lo spirito. Ma all'incontro la Religione ci è facile, quando che nella osservanza della Regola, siamo pieni di spirito e non ci è cosa grave che non ci paia facile con lo spirito. Però questo è quello che principalmente si deve cercar : d'aver spirito, perchè vivere neUa Religione senza spirito, è cosa intollerabile (III, 78). LE DISCIPLINE Molto si esercitavano nel far delle discipline, le qual! piglia– vano che servissero loro a prepararsi alla santa orazione. E molti di loro dicevano : « Se non si gusta in qualche modo la passione di Gesù Cristo, non par che si possa far orazione» (II, 283).