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CAVALIERI DI MADONNA POVERTÀ 127 nostro sia in forma di croce, acciò vediamo· essere croci:fìssi al mondo e il mondo a noi. Il cingolo dei frati sia fune rozza, vilis– sima e grossa, con nodi semplicissimi, senza alcuna curiosità o singularità; acciò despetti al mondo, abbiamo occasione di più mortificarci. Non portino berrette nè cappelli, nè cose doppie ovvero superflue (C, 23). Nè avresti trovato in tutta la Congregazione nessuno· che portasse tre panni, quantunque fosse vecchio o molto debole, eccetto nelle infermità ; ma supplivano alla loro necessità col mettervi su delle pezze. E sommamente si abborrivano quei tre panni, e per pubblica voce e fama, da tutti si teneva per ferma opinione che portar tre panni è contra il precetto della Regola, e se ne facevano da quei Padri molti sermoni, che secondo gli espositori cosi dei Sommi Pontefici come dei dottori dell'Ordine, da tutti si definisce essere contro la Regola (IV, 16). Non volevano che vi fossero abiti vecchi se non per quanto bastava per quando fossero venuti una coppia di frati bagnati per potersi mutare; ma li guastavano e ne rappezzavano gli al– tri (IV, 175). In ogni nostro luogo sia una stanzetta, dove da uno a questo deputato, si preservino i panni della comunità ; e da esso si ten– gano mondi e rappezzati per il bisogno dei poveri frati, i qùali usati che li avranno secondo la loro necessità, netti li rende– ranno cum gratiarum actione (C, 24). LI MANTENEVANO CON LE PEZZE E fu cosa mirabile che quantunque fossero panni vili da non durare più d'un anno, tanto li mantenevano con le pezze, che ordinariamente li facevano durare quattro anni; ma molti di loro li fecero bastare quattordici e sedici anni, per lo zelo della santa povertà (IV, 15). Ed una volta, lavando la sua tonaca Battista da Norcia, molto, mi ammiravo che non· la lavava tutta, ma solamente dalla metà in