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II8 LA BELLA E SANTA RIFORMA più. E voltandosi al suo compagno gli disse: « Io mi vengo meno; bisogna di mangiare. Ma come faremo, che non abbiamo niente di vino >>? - Rispose Frate Angelo : « Gran mercè a voi, che non mi la– sciate portare un poco di zucchetta>>! E vedendo che Frate Angelo molto di questo si tribolava per compassione, il venerabile vecchio gli disse: «Non vi rincresca; è potente il mio Signore a provvederci>>. E camminando con molta fatica, Frate Angelo lo confortava a camminare. Ed arrivando vicino ad un poggio, vide venire giit per quel poggio un giovane bellissimo, che portava in mano un fiasco e sotto il braccio quattro pani bianchi involti in un tova– gliolino. E approssimandosi gli disse : « Pigliate, Padre : questo vi manda il Signore>>. E pigliando Frate Angelo il pane, svolse il tovagliolino per renderglielo, ed in un baleno gli sparve dinanzi. Della qual cosa stupefatti, conobbe chiaramente il santo uomo che quella provvisione gli era stata mandata per un'Angelo, non da signore temporale, ma da quello che tutto governa. E mangian– do allegramente del detto pane e bevendo il vino, per un altro segno conobbero che quella era stata provvisione del Signore Iddio, imperocchè i detti cibi gli diedero tanto diletto al corpo e tanto restarono accesi nell'amor di Dio e infiammati nel deside– rio della santa povertà e confidarsi nella divina provvidenza, che con tanta sollecitudine provvede nelle necessità ai suoi servi, che da queJlo in poi maggiormente non voleva che il suo compagno portasse niente. E lo pose nelle costituzioni e molto riprendeva i frati che portavano per viaggio tascate, dicendo non esser cosa da Frati Minori, che per voto solenne hanno giurato di confidarsi nella divina provvidenza. Ed arrivando a certe abitazioni, diedero il fiasco e il tovagliolino ai poveri per amor di Dio (III, 189). IL NOSTRO PROCURATORE E AVVOCATO Sapendo il nostro Padre S. Francesco che secondo l'apostolica dottrina, la cupidità è d'ogni male radice, volendo totalmente stirparla dal cuore dei suoi figlioli, comandò nella Regola che in conto nessuno si ricevano dai frati denari o pecunia, per se o per

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