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ro8 LA BELLA E SANTA RIFORMA diso, ed ella qua giù senza tema alcuna se ne vive; perciocchè il suo palagio è in cielo, la sua compagnia è con gli Angeli, e si gode star sempre innanzi Dio. Or ecco i suoi guadagni e i suoi utili, di cui ne fa partecipi i suoi figli, che di star seco sempre si contentano (I, 367). PUPILLA DEGLI OCCHI Ferventi e contentissimi se ne stavano nell'osservanza della promessa Regola, particolarmente dell'amata loro dolcissima madre povertà, quale come pupilla degli occhi loro tenevano ca– rissima, e la custodivano ed osservavano con diligenza (I, 374) POVERTA' ALTISSIMA « Questa - diceva Matteo da Bascio - fu l'intenzione del nostro Padre S. Francesco, che i suoi frati fossero perfettamente staccati dal mondo in perfetta povertà ; e però la chiamò altis– sima, differente da tutte le povertà del mondo. Però, :figlioli, al– lora vi potrete chiamare figlioli legittimi del Padre S. Francesco, quando che stando in questi luoghetti così poveri, non avete affe– zione nessuna, perchè l'affezione delle cose terrene è un grave peso che tiene l'anima in terra, che non si può volare al suo creatore. Però sappiate che il Padre nostro S. Francesco, da Dio illuminato, conobbe che non era possibile a potersi del tutto ap– plicare all'esercizio della perfetta contemplazione senza vero fondamento della povertà. Non vedete, benedetti :figlioli, che quantunque nel nostro Signor Gesù Cristo ci fossero per eccel– lenza tutte le virtù, nondimeno l'umiltà e la povertà più appar– vero nella Maestà sua che nessun'altra>> ? (II, 251). L'EVANGELICA POVERTA' CONSISTE Dall'altra parte ogni frate pensi che l'evangelica povertà consiste in non avere affetto a cosa terrena, usare queste cose del mondo parcissimamente, quasi per forza, costretti da neces– sità ed a gloria di Dio, dal quale si deve riconoscere il tutto (C), 67).
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