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CAVALIERI DI MADONNA POVERTA' La povertà francescana non è la semplice mancanza o di/etto delle cose utili o necessarie. Non è nemmeno esclusivamente la ri– nitncia ai beni della terra e all' afjetto ai medesimi. Consiste soprattuttc nello spogliamento, nel rinnegamento totale di se stesso e di tutto ciò che è o può costituire un ostacolo alla unio– ne dell'anima con Dio nella contemplazione. Rinuncia e spoglia– mento che non sono provocati precisamente dal desiderio di afjran– carsi dalle preoccupazioni materiali o dalla schiavitù delle ricchezze terrene. Si basa sull'amore a Cristo, che si vuol seguire e imitare in ciò che la vita di Gesù ha di più caratteristico: la croce, alla quale Egli visse abbracciato e sulla quale mOrì appeso. Così intesa la povertà può considerarsi in qualche modo come la sintesi del francescanesimo, come la croce è la sintesi del cristia– nesimo. Ha un valore universale. Sotfoqitesto aspetto essa comprende .e abbraccia tutte le virtù morali, segnatamente l'umiltà, l' obbedien– za, ecc. L'amore di S. Francesco alla povertà, la capitale importanza che dà alta medesima nella sua spiritualità e nella sua opera di rico~ struzione, può sembrare una esagerazione soltanto a coloro che non comprendono il suo significato profondo. I Frati Cappuccini eredi dello spirito del Serafico Padre, giu– . rarono fedeltà incondizionata a madonna Povertà, la servirono con entusiamo, con amore, cavallerescamente. Questi' cavalieri di madonna Povertà non la seguivano inconsi– deratamente, a occhi cMusi. Conoscevano perfettamente ciò che que– sta parola austera significasse. Anzi il loro entusiasmo e la loro fedeltà derivavano precisamente da questa totale comprensione. Se
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