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IOO LA BELLA E SANTA RIFORMA Per questo il nostro Signore ci ha dato la lingua e tutti i membri, acciò che con tutti lo lodiamo. Non c'è membro nel uomo più prezioso che il cuore ; e la lingua è quella che manife– sta i concetti e secreti del cuore ; quello che abbiamo nel cuore 1o manifestiamo con la lingua ; chi porta Gesù nel cuore, la lingua non può tacere di lodarlo. Non è cosa più vituperosa che.un servo di Dio, consacrato a Cristo per i santi sacramenti tutti i suoi mem– bri, che abbia a profanar queIIi in cose profane. Noi con la bocca riceviamo il Santissimo Sacramento, con la lingua offriamo le lodi a Dio, dichiariamo le Scritture e le altre cose sacre. Di continuo questo membro benedetto si occupa; sarebbe grave peccato po– scia che ha lodato al suo creatore si ponesse a parlare di cose pro– fane, siccome vide quel santo Padre in visione e disse che il Mo– naco che ora parla di Dio e ora delle cose del mondo, è simile alla mosca che ora si posa in sul miele e ora si posa in sullo sterco. Sappiamo che il nostro Signore ci ha avvertiti che d'ogni parola •oziosa renderemo conto a sua Maestà» (III, 235). MAI PRONUNZIO' PAROLA OZIOSA Non si vedeva in Angelo da S. Angelo in Vado, se non cose edificatorie; era tanto corretto nel parlare che mai l'avreste sentito dire una parola oziosa, ma quel poco che conversava, o che parlava delle cose di Dio o che ragionava sopra la Regola (III, 56). Antonino Siciliano fu adornato di tutte le sante virtù. In par– ticolare ebbe da Dio questa grazia, che mai gli usciva una parola oziosa di bocca. Fuggiva la conversazione dei frati, e quando per obbedienza gli era imposto qualche esercizio manuale, sem– pre lo faceva solo, per non avere occasione di parlare (III, 145). Graziano da Norcia ebbe dono particolar da Dio del silenzio, chè era tanto moderato nel parlare, che mai dalla sua bocca usciva parola oziosa; e se pure qualche volta gli occorreva parlare, sem– pre parlava della Regola o cose spirituali (III, 307).