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GIORNATA DI PREGHIERA E DI LAVORO 95 La Religione è stata sempre santa per la Dio grazia; e q1,1anto appartiene al viver ,comune, santamente vive sì nell'osservanza regolare che ne astringe ed obbliga, si anco nell'esercitarsi nelle solite orazioni, messe, divini uffici, tanto di notte come di giorno, dette con devozìone, proferti agiatamente, con alta e spiccata voce e ben distinte parole ; medesimamente solleciti nella fre– quentazione dei santissimi sacramenti, confessioni e comunioni. E chi di tutte queste cose o in parte mancasse, non avendone necessaria cagione, se li mostra con parole e fatti che egli erra, e si opera che l'emendazione vi nasce (I, 268). E se si conoscono i servi di Dio che sono grati a sua Maestà quando fanno miracoli, la perseveranza di tanti anni senza mai fare il contrario, reputo essere il maggior miracolo che possa fare un servo di Dio ; viver tanti anni privo .della propria volontà e soggetto alla obbedienza santa. La perseveranza è quella che corona gli eletti di Dio; non basta incominciare a servire a Dio, ma il perseverare insino alla morte .merita la corona; e tanto pilì perseverando senza mai rompere il patto che con Gesù Cristo fatto abbiamo di osservare la Regola tutto il tempo della vita nostra, imperocchè una sola volta che facciamo contro quella viene a denigrare la vita nostra ; ma la perseverenza insino alla fine è degna di gran lode (III, 458). E quei che si ritrovarono in quella tribolazione .talmente si affinarono nella santa contemplazione e nelle sante virtù, che io, che li ho conosciuti, direi che tutti quei che morirono nella santa Religione senza altri miracoli si potrebbero canonizzare (II, 456) ..

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