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GIORNATA DI PREGHIERA E DI LAVORO 79 erano condivise da tutti. In egual maniera partecipavano ai mezzi di sostentamento: lo stesso cibo, lo stesso abito. Le particolarità non si conoscevano, anzi erano abborrite. E la perfetta osservanza regolare · giorno per giorno, ossia l'adempi,mento della volontà di Dio nel mo– mento presente secondo la regola e le costituzioni dell'Ordine, era la santità alla portata di tutti. Fu questa la via sicura che condusse molti frati all'unione con Dio, ad una elevata perfezione. TESORO DIVINO Perchè, come dice il devoto san Bernardo, nessuna cosa è più preziosa che il tempo e nessuna oggi è riputata più vile: e che di ogni tempo a noi da Dio concesso saremo sottilmente esaminati come avremo speso, esortiamo tutti i nostri fratelli mai stiano in ozio, nè spendano il tempo loro in cosa di poca o nessuna utilità, nè [in] vane ovvero inutili parole; ma tutto il tempo sperdano in lau– dabili, onesti e utili esercizi spirituali o corporali, a onore e gloria della Divina Maestà, e ad edificazione e buon esempio dei nostri prossimi e fratelli, religiosi e secolari (C, 68). Il perdimento del tempo apporta gran danno all'uomo e allo spirito freddezza inestimabile (I, 166). « Se di ogni parola oziosa - diceva Bernardino d'Asti - ab– biamo a rendere conto al di del giudizio, maggiormente renderemo conto a Dio del tempo mal speso, chè non è si. piccolo intervallo che il servo di Dio non possa fare un atto amoroso verso Iddio, per il quale merita un grado di gloria in paradiso, che vale più che mille mondi» (III, 185). E quando Francesco Titelmans vedeva i frati che spendevano il tempo malamente, duramente li riprendeva. E diceva che era quasi impossibile, massime ai giovani, di essere casti senza un con– tinuo esercizio o spirituale o manuale, e che non erano capaci di elemosine quei frati che, giovani e gagliardi, non essendo occupati negli studi e nelle cose divine, come i laici, abbondantemente vive– vano delle elemosine senza affaticarsi (III, 174).