BCCCAP00000000000000000000795

CAPITOLO DECIMO ULTIMI BAGLIORI Aneliti di cielo! Chi fa testamento si mette di fronte alla morte. Padre Ignazio scrisse due testamenti. Il primo: Testamento ed ultime volontà porta la data precisa: 18 ottobre 1727. Fu quindi redatto nel primo decennio dalla sua professione religiosa e pochi mesi dopo il suo ritorno al Monte, quale Prefetto di Sacrestia. L'altro: Testamento dell'anima è senza data e rivela un periodo assai posteriore al suo Magistero dei novizi 1 • Fin dal primo testamento egli nutriva in cuore la speranza d'una corsa assai più breve nella vita religiosa. Lo confidò al compagno di noviziato, padre Paolo Francesco da Gassino: « Quando entrai nei cappuccini, al mio trentesimo anno di età, io feci i miei conti così: " in pochi anni compirò la mia carriera e me ne andrò in Paradiso " » •. Ora mentre i suoi parenti ebbero veramente assai breve la loro carriera mortale, l'austero cappuccino del Monte, che ha varcato il tra– guardo dell'ottantina, si lamenta di essere stato, nei suoi calcoli, burlato da Dio/ Il pianto sul cadavere del padre Stefano di Carrù ci ha già rivelato il suo pensiero in proposito. Ad ogni modo è preziosa per noi questa confidenza, che mani– festa l'intimo segreto del padre Ignazio. Egli visse nell'anelito dell'eter– nità, quasi nell'ansia del prossimo abbraccio con Dio. 267

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz